università privata Usa sotto inchiesta. Polemica sul piano del ministro Uk
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Dagli Usa al Regno Unito, polemiche sulle università private

da | Apr 2011 | News | 0 commenti

Rimbalzano da una sponda all’altra dell’Atlantico le vicende giudiziarie a carico del gruppo finanziario Apollo, un piccolo colosso nel settore privato dell’alta formazione. Proprio mentre il ministro inglese dell’istruzione David Willetts (nella foto) spalanca le porte del Regno agli atenei privati, in Grande Bretagna scoppiano le polemiche sulla “cattiva fama” che aleggia negli States intorno allo stesso gruppo che possiede una delle due università private d’Inghilterra, la Bpp Professional Education.

E il Gruppo Apollo, che possiede e gestisce – tra le altre – l’Università di Phoenix, è accusato dal governo degli Stati Uniti di avere “ingannato” le aspiranti matricole, prospettando garanzie di carriera post-laurea decisamente troppo brillanti per gli studenti che avessero deciso di iscriversi alle università del gruppo. L’azienda dovrà rispondere entro la fine del mese ad una serie di domande sulle sue pratiche e politiche di “reclutamento, ammissione e aiuto finanziario”.

Ma i recenti sviluppi sono in realtà l’ultimo strascico di una serie di scandali che hanno riguardato l’azienda, poco più di un anno fa ammonita per lo stesso motivo dal Dipartimento per l’Istruzione americano, mentre anni fa il gruppo avrebbe nascosto informazioni ai propri investitori e con conseguente condanna a risarcire una ingente somma di denaro.

L’eco di queste vicende giunge agli orecchi dei sudditi di Sua Maestà proprio quando il ministro Willetts preme il piede sull’acceleratore di una riforma universitaria che punta ad aprire il sistema dell’alta formazione, “parificando” in sostanza atenei pubblici e privati. A differenza degli atenei pubblici, quelli privati non godono infatti di finanziamenti statali e possono fare affidamento quasi esclusivamente sulle tasse pagate dagli studenti.

Un sistema che secondo il ministro inglese avvantaggia le università pubbliche, ma che verrà presto “sbloccato”. La riforma inglese prevede infatti che anche gli atenei pubblici traggano la maggior parte del proprio finanziamento dalle rette, che non a caso balzeranno alle stelle dal prossimo anno accademico, mentre il programma di prestiti e borse verrà esteso anche agli studenti che si iscriveranno alle private.

Al momento gli atenei privati sono soltanto due nel Regno Unito, e uno è proprio la Bpp di Apollo Group, specializzata in legge, economia e business management, a cui soltanto lo scorso anno lo stesso ministro ha concesso lo status di università. Ora, proprio alla luce delle inchieste d’oltreoceano, l’opposizione chiede a gran voce di frenare il progetto governativo.

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