coordinamento universitario link manovra 2010
Una “bomba” che si abbatte su studenti, ricercatori e precari. Così i giovani del
Coordinamento Universitario Link hanno voluto definire la
manovra da quasi 25 miliardi varata dal governo. Ancora una volta, dicono gli studenti, si adotta la politica dei
tagli e delle spese rinviate. Ancora una volta, a pagare la crisi saranno l’istruzione e la cultura.
Tagli alla cultura e nessun investimento della ricerca, una manovra che non considera il
futuro delle nuove generazioni, insomma. Parole forti e decise quelle del Coordinamento Link, che passa subito ai dati di fatto: l’anno prossimo, spiegano gli studenti, ci saranno meno borse di studio, molte facoltà chiuderanno, le casse degli atenei saranno vuote e le
tasse degli studenti continueranno a crescere.
Sulla questione dei
finanziamenti gli studenti si allineano a quanto ricordato già dai
rettori sui tagli 2011. Quella in arrivo per gli atenei italiani è una “nuova stangata”, dicono. “Dalla manovra sono sparite, infatti, le modifiche che le prime bozze fatte circolare del governo promettevano di apportare alla famigerata legge 133” . Significa che restano invariati i tagli ai finanziamenti previsti per i prossimi tre anni: “316 milioni nel 2011, 417 milioni per il 2012 e 455 milioni per il 2013”.