A sentire questa vicenda, il titolo del progetto “Ritorno al futuro” suona sarcasticamente
profetico. Si tratta di un progetto messo in atto dalla Regione
Puglia che insieme allo Stato e all’Ue metteva a disposizione nel 2008
borse di studio per la partecipazione a
master post-laurea, di cui ora gli studenti dovranno “pagare” alcune conseguenze.
Si parla di
tasse, perché l’ente erogatore della borsa di studio ricevuta, che già prevedeva lo storno per le imposte previste, a distanza di più di un anno richiede in realtà ai ragazzi beneficiari delle somme di pagare altre tasse “a sorpresa”. E così i vincitori della borsa “
Ritorno al Futuro“, che incoraggiava gli studenti ad applicare le proprie competenze nella loro Regione di origine, si sono visti recapitare dalla Regione il Cud che riportava la tassa da versare per il contributo ricevuto.
La
cifra, basata sul reddito e corrispondente a una somma piuttosto
sostanziosa, sui 4 mila euro, è arrivata come una doccia fredda per i ragazzi e le loro famiglie, ai quali era stato invece comunicato, tramite il
bando, che “all’atto dell’erogazione delle borse, l’amministrazione regionale opererà la ritenuta fiscale limitatamente alla quota di contributo a carico dello Stato (40 per cento) e della Regione (10 per cento)”.
Intanto il
gruppo su Facebook, da cui è partita la
rivolta, è infuocato da commenti e frasi di indignazione per l’accaduto, in attesa, come promesso dalla giunta, di una risoluzione in tempi brevi, ma soprattutto a favore degli studenti
Sono contento che vengano fuori questi argomenti…finalmente…diventiamo in tanti a dire la stessa cosa…io lo avevo detto qualche giorno fà…http://estremocentropuglia.wordpress.com/2010/06/02/la-beffa-delle-borse-di-studio-di-ritorno-al-futuro-quale-la-puglia-migliore/…teniamo duro e speriamo bene…