aumentano donne iscritte medicina
Sempre più
donne scelgono di studiare
Medicina e sognano il ‘camice bianco’, a dirlo è la Società Italiana di Chirurgia che ha appena inaugurato il 112esimo congresso nazionale. Le
iscrizioni alle facoltà di Medicina in Italia sarebbero infatti costituite al
50 per cento da iscritte donne. Lo ha confermato il presidente della Sic, Enrico D’Antoni. Eppure la carriera per le donne medico non è così facile.
Soprattutto se si tratta di
donne-chirurgo, spiega il presidente D’Antoni, di cui in realtà c’è carenza in un Paese come l’Italia, la carriera è ostacolata rispetto a quella dei colleghi maschi. Il principale fattore sembra essere proprio quello culturale. La
professione del chirurgo è vissuta ancora in modo totalmente maschile in Italia ed è difficile per una donna continuare a svolgere il ruolo di madre, moglie e professionista, a maggior ragione in un settore che non lascia tempo né spazio al privato e in un Paese che poco fa per assicurare quel lavoro di cura familiare che ancora spetta principalmente alle donne.
“Bisognerebbe fare come in Svizzera, dove le anestesiste, se vogliono, possono rinunciare a uno
stipendio più alto, rifiutando le guardie mediche, quindi avendo più tempo a disposizione per loro stesse”, questo il suggerimento del presidente D’Antoni. Oppure spingere per politiche di
welfare statali – aggiungiamo noi – che garantiscano assistenza a bambini e anziani, in modo che ogni donna abbia la possibilità di decidere come meglio spendere il tempo “per se stessa”, anche a lavoro e non per forza in famiglia.