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USA, studentessa mette all’asta la propria verginità. Offerti 800mila euro

da | Mag 2014 | News | 0 commenti

Giovane, bionda e bella. Elizabeth Raine – questo il suo nome di fantasia – è una studentessa americana di 28 anni che aveva deciso di vendere la propria verginità per pagarsi l’università. Anzi, per la precisione, di metterla all’asta, ricevendo offerte addirittura di 800mila dollari, per un appuntamento di 12 ore. Ma la giovane ci ha poi ripensato, anche a causa della campagna contro di lei che nel frattempo si era scatenata.

Prometteva faville la giovane studentessa americana che ha messo all’asta la propria verginità. A chi avesse fatto l’offerta più alta sarebbe spettato un appuntamento di 12 ore con lei e lo svelamento della sua identità. Perché della giovane universitaria si conoscevano solo il volto, che aveva voluto svelare a tutti i partecipanti – e che, vista l’avvenenza, ha probabilmente aiutato a far alzare le offerte – e il nome di fantasia scelto.

Alcune delle offerte sono state altissime. Il picco massimo è stato di ben 800mila dollari per l’illibatezza della studentessa. Che, dopo aver donato il 35 per cento in beneficenza, avrebbe dovuto usare il resto gli introiti per pagarsi le tasse dell’università – dove, a sentire lei, studierebbe Medicina. Anche se non sarebbe stato il bisogno di denaro a muoverla – secondo quanto da lei raccontato, non ne avrebbe strettamente bisogno –  bensì, il desiderio di mettere all’asta una virtù rara: la verginità di una donna matura, con studi accademici e economicamente indipendente.

Perché non monetizzarla, dunque? Così deve aver pensato. Fatti due conti, la giovane sarebbe riuscita a portarsi a casa una cifra molto alta. Anche grazie a un gioco di svelamento che ha condotto sul proprio blog, dove ha postato il suo annuncio. Raccontando di sé prima, inserendo fotografie a volto coperto poi e mettendoci la faccia, come si dice, in ultimo. La scelta? Ben ponderata, spiegava la studentessa USA. Che suggeriva a chi stesse seriamente pensando di emularla di riflettere per almeno dieci anni. E che si riservava la possibilità di tirarsi indietro fino all’ultimo in caso avesse visto minacciata la propria sicurezza personale. Cosa che ha poi in effetti fatto.

Non si tratta del primo caso del genere al mondo, ma per l’argomento e le cifre raggiunte, il caso di Elizabeth ha fatto molto discutere. Tanto che si è creato un fronte contro di lei, che alla fine l’ha convinta a rinunciare al proposito di mettere all’asta la propria verginità.

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