Università Roma Tre, 18 politico all'esame senza domande
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L’esame si supera senza domande: per chi s’accontenta c’è il 18 politico. La denuncia de “Le Iene”

da | Feb 2017 | News | 0 commenti

L’esame di Storia della Musica del corso di laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) all’Università Roma Tre è meno di una pura formalità. A denunciarlo è stato un servizio mandato in onda ieri sera, domenica 26 febbraio, dalla trasmissione televisiva di Italia1 “Le Iene”. A chi si accontenta, infatti, il professore dà la possibilità di superarlo con un 18 politico, senza dover rispondere ad alcuna domanda.

Potrebbe sembrare una leggenda metropolitana, quella del docente che è disposto a far superare l’esame col voto minimo anche a chi non ha studiato neppure una singola pagina, eppure è tutto vero. La voce girava da qualche tempo perfino sui social ed è arrivata fino alla redazione della popolare trasmissione televisiva, specializzata nello smascherare truffe, imbrogli, malaffare e scandali di ogni tipo. A realizzare il servizio sul professore che garantisce il 18 politico anche a chi non è preparato sono stati Dino Giarrusso e Roberto Marcanti.

La prassi dell’assegnazione del 18 politico a chiunque lo richiedesse è stata documentata attraverso il ricorso a una telecamera nascosta consegnata a uno studente. Non appena giunto in aula per l’esame, il docente chiede se c’è qualcuno che è lì solo per il 18, aggiungendo “chi si accontenta, mi auguro che goda”, e invitando quelli che vogliono superare l’esame senza neppure sostenerlo ad avvicinarsi subito alla cattedra per la compilazione del libretto. Inutile dire che in molti rispondono alla chiamata del professore. Per essere certi che non si trattasse di un’eccezione, la telecamera nascosta è stata usata anche all’appello successivo. Risultato? Tutto come la prima volta, con la processione degli aspiranti al 18 politico che è sfilata rapidamente senza che nemmeno una domanda fosse fatta.

Intervistato da Giarrusso, il docente non ha neppure provato a negare. Anzi, ha confermato la cosa e si è giustificato dicendo che “il vero lavativo deve cuocere nel suo brodo” e che ci pensa la vita “a dar tante sberle”. L’abitudine di dare il 18 politico è, secondo il professore, una forma di “beneficenza che non costa nulla, senza far la parte del destino infame”. Del resto, ha aggiunto “sangue dalle rape non se ne cava”. Per cui, rispetto a quei colleghi che fanno ridare l’esame un certo numero di volte prima di dare comunque il 18, lui ha deciso di accelerare “i tempi di smaltimento”. Perché, ha proseguito, “è inutile tenere a scaldare i banchi chi comunque non ci ha voglia”.

Nonostante le giustificazioni, i dubbi sull’esempio che si dà agli studenti concedendo loro il 18 politico senza studiare restano e anche la rabbia di coloro che passano ore e ore sui libri.

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