Altri tre anni di esonero dal pagamento delle rette per le matricole e gli studenti già iscritti. Una conferma importante per gli studenti e in generale per l’Università dell’Aquila, duramente colpita, come tutta la città, dal terremoto del 6 aprile 2009. Grazie al rinnovo dell’accordo di programma con il ministero dell’Università l’ateneo ha ottenuto la proroga dell’esenzione fino al 2014, potendo così programmare l’offerta didattica contando su un buon incentivo all’iscrizione di nuovi studenti e, conferma il rettore Ferdinando Di Iorio, consentendo all’ateneo di proseguire sulla via della qualità dell’offerta didattica.
“Grazie anche all’esonero delle tasse – ha spiegato Di Iorio nel dare l’annuncio del rinnovo – gli studenti hanno risposto bene”. Erano 22.135, infatti, gli iscritti subito dopo il sisma (2009-2010), con un calo nell’anno accademico successivo, quando sono passati a 21.528.
L’accordo con il ministero ha portato anche allo stanziamento di 14 milioni di euro l’anno per compensare il mancato introito proveniente dalle rette, oltre a 3 milioni per sostenere i canoni di locazione delle sedi dell’università.
Nel frattempo continuano i lavori per assicurare una nuova sede – dovrebbe essere pronta per il 2013 – alle facoltà di Lettere e Scienze della formazione, mentre nelle località di Roio e Coppito i lavori dovrebbero terminare entro l’anno. Il rettore ha tenuto a sottolineare il forte impegno del sottosegretario Gianni Letta e il sostegno del capo dello Stato e dei presidenti dei due rami del Parlamento, che hanno contribuito con determinazione al rinnovo del protocollo con il Miur. E ha aggiunto: “Era il 6 maggio 2011 quando ho mandato lettere a tutte le istituzioni cercando di far capire l’urgenza di un intervento”.
Il rettore Di Iorio ha anche annunciato imminenti assunzioni (“mi auguro di poter far entrare i giovani” ha detto) in virtù del raggiunto equilibrio di bilancio, che – spiega – consente anche all’ateneo aquilano di entrare nell’area delle università virtuose. Un accenno anche alla questione delle residenze universitarie, molto sentita vista la carenza di alloggi e il caro affitti. Il rettore ha accolto con entusiasmo la proposta dell’Udu di realizzare un campus per circa mille studenti presso la caserma Campomizzi. “Sistemare mille studenti su ottomila pendolari sarebbe importantissimo” ha spiegato, ricordando però che l’ateneo sul fronte delle strutture è ancora nella fase dell’emergenza.