Con il progetto ‘Parma Climate Neutral 2030’, il Comune di Parma e l’Università di Parma hanno firmato un nuovo accordo attuativo. L’obiettivo è quello di tutelare il capitale naturale locale, attraverso la ricerca scientifica, l’educazione ambientale e una partecipazione attiva dei cittadini.
Questa sinergia rappresenta un modello innovativo di collaborazione istituzionale, che punta a rafforzare le competenze in ambito ambientale. Il progetto rientra perfettamente nel piano europeo per raggiungere la neutralità climatica e riconoscere l’importanza delle università nella transizione ecologica.
Università di Parma e Comune, un’alleanza per la transizione ecologica
L’accordo coinvolge direttamente il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (SCVSA) dell’Università di Parma e il Settore Transizione Ecologica del Comune. Le due istituzioni collaborano da anni su numerosi temi legati alla sostenibilità, tra cui:
- energie rinnovabili
- materiali rinnovabili
- sensoristica
- giustizia ambientale
- mobilità sostenibile
- biodiversità
Con la nuova intesa, l’obiettivo è quello di aggiornare le conoscenze sullo stato di conservazione degli ecosistemi nel territorio del Comune di Parma. Allo stesso tempo, si punta a valorizzare la biodiversità con progetti di ricerca applicata e percorsi formativi universitari.
Ricerca e didattica sul campo, protagonisti gli studenti dell’Università di Parma
Uno dei punti di forza del progetto è l’integrazione tra formazione accademica e pratica sul campo. Infatti, gli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e le Risorse dell’Università di Parma saranno impiegati in attività di monitoraggio ambientale nelle aree naturali del comune.
Le uscite didattiche e i sopralluoghi riguardano principalmente due aree classificate come ‘Ambito agricolo di rilievo paesaggistico’, candidate a diventare ‘Aree di Riequilibrio Ecologico’. Quindi gli studenti, guidati da docenti e specialisti del settore, svolgono rilievi su vegetazione, fauna e acqua, contribuendo alla redazione di un Quadro Conoscitivo tecnico-scientifico.
Parallelamente all’attività scientifica, l’accordo prevede anche la sensibilizzazione dei cittadini sui temi della biodiversità e della qualità ecologica territoriale. E, in questo ambito, l’Università di Parma ha organizzato diversi eventi aperti al pubblico, dove verranno organizzate attività e incontri a temi scientifici. L’obiettivo è quello di creare una maggior consapevolezza sul valore degli ecosistemi locali e l’importanza della loro conservazione.
Parma Climate Neutral, tutela dei fontanili come laboratorio per la sostenibilità
Per il 2025, le attività del progetto si focalizzano sui fontanili di Beneceto e San Donato, aree idrografiche che rivestono un ruolo fondamentale per la biodiversità della pianura padana. Questi ambienti, infatti, ospitano numerose specie di interesse conservazionistico e forniscono servizi ecosistemici fondamentali, come la depurazione naturale delle acque, il supporto alla fauna e la regolazione del microclima.
Attraverso analisi e osservazioni sul campo, l’Università di Parma contribuirà alla definizione delle strategie gestionali volte a proteggere e valorizzare questi habitat. Una volta raccolti i dati, questi saranno poi integrati nel Quadro Conoscitivo utile per avviare l’iter istituzionale finalizzato al riconoscimento delle aree come zone protette.
Il 30 maggio primo workshop pubblico
I primi risultati delle attività verranno presentati durante il workshop pubblico in programma per il 30 maggio, presso il Campus di Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma. Durante l’evento verranno illustrate le analisi e i dati che gli studenti hanno raccolto, esponendo poi le prospettive di sviluppo per il progetto.
Ma il ruolo svolto dall’Università di Parma non si limita solo alla divulgazione di conoscenze scientifiche, ma si estende alla co-progettazione di politiche ambientali basate su dati empirici e coinvolgimento territoriale. Una magnifica iniziativa, che rappresenta un modello replicabile anche in altri contesti, dimostrando come la collaborazione tra questi tipi di istituti possa produrre risultati concreti nel miglioramento ecologico di un territorio.
Parma Climate Neutral per il presente e per il futuro della sostenibilità ambientale
Uno degli elementi più caratteristici del Parma Climate Neutral è il forte investimento sulla formazione delle nuove generazioni. Infatti, le attività previste consentono agli studenti di acquisire competenze legate al monitoraggio ambientale, alla valutazione delle biodiversità e all’uso sostenibile delle risorse naturali. Competenze sempre più richieste nel mondo del lavoro, in risposta alla crescente domanda di figure professionali capaci di operare nella transizione ecologica e nella gestione sostenibile dei territori.
L’accordo tra il Comune e l’Università di Parma sulla biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi si preannuncia come un intervento strutturale orientato alla costruzione di un futuro sostenibile che integra la ricerca scientifica, la didattica universitaria e il coinvolgimento civico. Attraverso l’esplorazione e la valorizzazione delle aree naturali, il progetto contribuisce significativamente alla tutela del patrimonio ecologico locale, rafforzando il ruolo delle università come motore di innovazione e sostenibilità.
Così, l’Università di Parma si afferma come città-laboratorio della transizione ecologica, in cui l’interazione tra istituzioni e università produce conoscenza, consapevolezza e cambiamento.


