UK, università e lavoro: avvantaggiati studenti con tirocinio
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Università e lavoro, nel Regno Unito avvantaggiati gli studenti che fanno un tirocinio

da | Feb 2012 | News | 0 commenti

Maggiore collaborazione tra le università ed il mondo del lavoro: è questo il focus centrale della ricerca che sta conducendo in Gran Bretagna Sir Tim Wilson, docente ed ex vice presidente dell’Università dell’Hertfordshire, incaricato un anno fa dal governo di trovare il modo per rendere il Regno Unito leader mondiale nella collaborazione tra mondo universitario e imprese. Un tema, quindi, negli ultimi tempi ricorrente non solo in Italia.
Tra le proposte ideate dal professore, quella centrale sembra riferirsi all’accesso libero e illimitato per gli studenti ai corsi di laurea quadriennali, che prevedano, durante gli anni di studio, un inserimento dei ragazzi all’interno delle aziende.
Osservando la situazione di diverse università inglesi, tra cui Surrey, Aston, Bath e Loughborough, l’analisi ha infatti evidenziato come gli studenti che abbiano partecipato ad un anno di tirocinio previsto da questi corsi di laurea siano molto più avvantaggiati a trovare lavoro rispetto ad altri.
Lo studio di Sir Wilson dovrebbe quindi suggerire l’attivazione di incentivi affinchè le università possano espandere questo tipo di offerta formativa. All’Hefce (Higher Education Funding Council for England) verrà chiesto di riconsiderare l’assegnazione dei benefici che consentono agli studenti di entrare a far parte di questi corsi. Tra gli esempi di proficua collaborazione fra atenei ed aziende, la ricerca metterà in luce il caso della cooperazione tra le Università di Coventry e Warwick e Jaguar Land Rover.
Un cambiamento di prospettiva, quindi, che veda le università d’oltremanica impegnate nella collaborazione reciproca. Puntare sui punti di forza e impegnrsi a migliorare le debolezze: questo il motto promosso da Wilson che, tuttavia, pare avere difficoltà nell’essere attuato. È infatti difficile per ogni università, abituata alla competizione, accettare “publicamente” i propri aspetti negativi e basare le proprie azioni sui plus di altri atenei.
Altro obiettivo dell’analisi, quello di sollecitare le università a far apprezzare agli studenti le opportunità di lavoro che lavoro autonomo e piccole e medie imprese possono offrire. Del resto, per gli universitari inglesi questi non sono certo tempi facili. Tasse in aumento, corsi di laurea che con sempre più frequenza sono costretti a chiudere e calo delle iscrizioni, soprattutto femminili. Lo ha dimostrato, qualche tempo fa, il Servizio di Ammissione a College e Università che ha registrato una fortissima diminuzione della percentuale di ragazze iscritte ai corsi.

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