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Regno Unito, l’aumento delle tasse universitarie spinge gli studenti alla prostituzione

da | Dic 2011 | News | 0 commenti

L’aumento delle tasse universitarie ha messo in seria difficoltà molti studenti del Regno Unito. Il costo degli studi che salirà a 9.000 sterline l’anno sta spingendo gli universitari a cercare soluzioni particolari e non poco pericolose per ottenere il denaro necessario. Secondo l’Unione Nazionale degli Studenti della Gran Bretagna (NUS) in molti sono disposti a fare dei lavori offerti “dall’industria del sesso“. Altri studenti britannici scelgono di correre dei rischi sottoponendosi anche a sperimentazioni mediche pur di guadagnare dei soldi.

Secondo una esponente del NUS, Estelle Hart, gli studenti stanno ricorrendo a misure pericolose per risolvere le loro incombenze. Con una congiuntura economica che offre pochi posti di lavoro, e con i consistenti e drammatici tagli agli aiuti per gli universitari, si decide di accettare anche le opportunità concesse dall’economia sommersa, e fra queste vi è la prostituzione. Si tratta di lavori pericolosamente non regolamentati, accettati solo al fine di poter proseguire gli studi.

Gli esponenti del governo tuttavia minimizzano la portata dei disagi causati dall’aumento delle tasse universitarie, sostenendo che le nuove riforme hanno creato un sistema più equo. Un portavoce del Dipartimento per l’Educazione ha inoltre aggiunto che saranno stanziati 180 milioni di sterline l’anno per aiutare i più meritevoli, che però versano in condizioni di ristrettezze economiche, a proseguire i propri studi.

Il problema dell’aumento delle rette delle università e del calo dei finanziamenti statali è stato particolarmente sentito dagli studenti britannici, generando veementi proteste e costringendo in molti a fuggire verso atenei esteri, se non ad abbandonare gli studi, come testimoniato del resto dal calo delle iscrizioni. Gli altri tentano di barcamenarsi ricorrendo appunto ad occupazioni non convenzionali, come fornire prestazioni sessuali.

Si tratta comunque di un fenomeno già presente, ma che tuttavia ha subito un’impennata con i tagli imposti dalla crisi. Sempre più universitari del resto sono più aperti vers la prospettiva di accettare lavori legati al sesso per pagare le rette, con un numero crescente di studenti e soprattutto studentesse presenti su siti online appositamente dedicati.

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