Top 100 Global Innovators, le 100 aziende più innovative del mondo secondo Thomson Reuters
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Global innovators, nessuna italiana tra le 100 aziende più innovative del mondo

da | Dic 2011 | News | 0 commenti

Non c’è spazio per nessuna azienda italiana nella classifica dei Top 100 Global Innovators stilata da Thomson Reuters per il 2011. Il ranking in questo caso non mette in fila gli atenei del mondo ma le aziende all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative e che maggiormente si distinguono nella creazione di brevetti industriali, purché abbiano delle ricadute davvero innovative. È questo il punto su cui scivola, ad esempio, il colosso economico cinese: qui i brevetti fioccano, ma il loro potenziale di innovazione è scarso. La classifica inoltre non prende in considerazione nessuna azienda o ente di ricerca italiano.

Dati che non sono trascurabili in tempo di crisi, se pensiamo che le 100 grandi aziende prese in considerazione hanno generato da sole 400.000 posti di lavoro a livello globale nel 2010. Dove sono allora nel mondo i grandi innovatori? La massima concentrazione di imprese ad alta tecnologia si trovano in Nord America (dove hanno sede ben il 40 per centro delle aziende in classifica) e poi l’Asia, con il 31 per cento. Anche la vecchia Europa però si difende e mantiene quota 29 per cento.

Scendendo ad un dettaglio maggiore in Asia è il Giappone a fare la parte del leone che vanta inoltre un’ampia gamma di innovatori, piazzando almeno una impresa nipponica in 12 dei 16 ambiti tecnologici presi in considerazione. L’unico altro Paese a distinguersi in Oriente è la Corea del Sud, con 4 “grandi innovatori” su 100, mentre la Cina come anticipato resta a bocca asciutta nonostante l’enorme volume di brevetti messo in campo.

Più vario invece il panorama europeo, dove però è la Francia a padroneggiare con un profilo originale: è infatti l’unico paese al mondo a distinguersi per il tasso innovativo delle società pubbliche: primo fra tutti il Cnrs (omologo del nostro Cnr), seguito dall’Ente per l’energia atomica. Gli enti francesi quotati sono ben 11, un numero davvero impressionante considerate le ridotte dimensioni geografiche rispetto, ad esempio agli Stati Uniti. Ma si difendono anche Svezia, Paesi Bassi, Germania e Svizzera. Un’altra sorpresa tutta europea è il Liechtenstein: su 160 chilometri quadrati e una popolazione di 35.000 persone vanta una delle cento compagnie più innovative al mondo, la Hilti Corporation.

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