Test ammissione università 2010
Ormai lo chiamano “quizzone”, “lotteria”, “roulette russa”. Iniziano domani i
test d’ammissione per accedere alle facoltà a
numero chiuso che per legge richiedono il test selettivo. Si comincia domani con gli aspiranti medici, circa 90mila in tutta Italia quest’anno, che a partire dalle 11.00 si contenderanno gli 8755 posti disponibili nelle varie sedi dello stivale. Solo uno su dieci di loro avrà la possibilità di iscriversi a Medicina dopo il
test. Da venerdì gli altri test per accedere alle facoltà a numero chiuso.
Venerdì 3 sarà la volta degli aspiranti
dentisti, per i quali la metà del
test consisterà in domande su materie specifiche come biologia, chimica, matematica e fisica. Poi a seguire ci saranno i
test d’ammissione per accedere a Veterinaria, il
6 settembre, con 60 domande incentrate su materie specifiche (biologia, chimica, matematica e fisica). Il
7 settembre ci sarà il
test per accedere ad Architettura e l’
8 settembre il
test per gli studenti che vogliono iscriversi a lauree relative alle Professioni Sanitarie.
Ultimi nel calendario dei test d’ammissione 2010 per accedere alle facoltà a numero chiuso saranno gli studenti di Scienze della Formazione, che sosterranno il
test il
20 settembre, seguiti solo dai colleghi già laureati triennali che intendono iscriversi ad un corso di laurea Specialistica in Professioni Sanitarie (
test fissato per il
28 ottobre).
Per tutti ci saranno
80 quesiti a risposta multipla e due ore di
tempo per segnare con una crocetta le risposte esatte (solo gli studenti di Architettura avranno un quarto d’ora in più rispetto ai colleghi delle altre facoltà a numero chiuso). La
valutazione delle prove avverrà in base ai criteri stabiliti dal ministero.
52.788 in totale i
posti disponibili quest’anno per i neodiplomati che intendono iscriversi alle facoltà a numero chiuso, un’offerta – quella universitaria – che non sempre soddisfa la domanda degli studenti. È il caso di Medicina, ad esempio, che ancora una volta ha registrato un
boom di iscrizioni ai test con uno squilibrio tra i posti offerti e gli iscritti al test nazionale.