Test di ammissione a Medicina 2013, gli ammessi devono emigrare al Sud
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Medicina: atenei del Nord presi d’assalto dalle aspiranti matricole, ma con la graduatoria nazionale molti dovranno emigrare al Sud

da | Ott 2013 | News | 0 commenti

Una migrazione “al contrario” quella che attende molti di coloro che hanno superato il test di ammissione a Medicina 2013. Appena pubblicata la graduatoria nazionale, arrivano i primi responsi e si scopre che le università del Nord Italia hanno fatto la parte del leone nelle preferenze indicate dalle aspiranti matricole. Per tanti studenti che aspirano al camice bianco, quindi, non resterà che spostarsi in un ateneo del Sud.

Se fino all’anno scorso erano per lo più i giovani del Sud a trasferirsi al Nord per frequentare l’università, quest’anno potremo assistere anche al movimento opposto. L’introduzione della graduatoria nazionale per il test di ammissione, infatti, costringerà molti a fare le valige per coronare il proprio sogno: volenti o nolenti, quanti non intendono rinunciare alla possibilità di immatricolarsi dovranno prepararsi al trasferimento in una regione del Sud.

I posti a disposizione per il test di ammissione a Medicina 2013 erano circa 10mila in tutta Italia e c’era l’obbligo di svolgere la prova nell’ateneo indicato come prima preferenza per l’immatricolazione. A sostenere l’esame in un ateneo del Centro o del Sud Italia è stato il 44 per cento degli studenti ammessi, mentre ben il 56 per cento di quanti ce l’hanno fatta, ossia 5.887 candidati, aveva scelto come prima opzione un’università del Nord. E il numero degli idonei in diverse sedi dell’Italia settentrionale supera di molto i posti disponibili: per esempio, alla Statale di Milano sono 905, a fronte di 430 posti tra Medicina e Odontoiatria; a Padova, dove i posti sono 445, sono più di 900.

Che sia un fenomeno da imputare alla maggior preparazione degli studenti settentrionali, o alla possibilità che in molti al Sud abbiano indicato come prima scelta un ateneo del Nord, cambia poco: in tanti dovranno comunque optare per l’immatricolazione in una delle università indicate come preferenze secondarie. E mentre gli studenti che nella graduatoria nazionale risultano già “assegnati” si iscriveranno alla propria sede di prima scelta, si prevedono molte necessarie migrazioni di quelli “prenotati”. Gli atenei indicati come seconda, terza, quarta scelta? Sono per lo più nelle regioni meridionali e hanno ancora molti posti disponibili: in Sicilia, per esempio, a fronte di più di mille posti a disposizione, solo 674 partecipanti al test di ammissione a Medicina 2013 risultano già ammessi.

Insomma, non pochi dovranno emigrare, se vorranno diventare medici. Tra di essi anche quanti non ce l’hanno fatta a superare il test, che partiranno con destinazione Albania, Spagna o Romania, dove Medicina è ad accesso libero.

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