Studenti e scienziati insieme, il doposcuola della Bicocca
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Studenti al fianco di grandi scienziati, il ‘doposcuola’ della Bicocca

da | Ott 2010 | News | 0 commenti

doposcuola bicocca studenti scienziati


Chiamare scienziati di fama internazionale e organizzare dei seminari per full immersion con i laureandi e con i dottorandi nelle materie di cui lo scienziato in questione è massimo esperto. Succede all’Università Bicocca di Milano dove la facoltà di Scienze dei Mateirali si è inventata un ‘doposcuola’ del tutto particolare per sopperire all’assenza di relazioni dirette tra docenti e studenti. Il visiting professor non basta più, spiega l’ateneo, per recuperare il legame fecondo nella trasmissione dei saperi c’è bisogno di un ‘gomito a gomito’ tra scienziati e studenti. Ognuno ha qualcosa da imparare dall’altro.

Così il primo ospite della Bicocca di Milano è stato Kizhakeyil Lukose Sebastian (nella foto), docente di Chimica presso il dipartimento di Chimica Inorganica e Chimica Fisica dell’Indian Institute of Science di Bangalore, uno dei massimi studiosi di chimica teorica ed esperto d meccanica quantistica. Arrivato nell’ateneo milanese a inizio ottobre e a disposizione di dottorandi e laureandi fino a fine mese, il professore sta passando intere giornate con gli studenti di Scienze dei Materiali. Nei prossimi mesi toccherà a Rugian Wu, professore di fisica alla University of California, Irvine e Yi Cui professore di Scienza dei materiali alla Stanford University.
Un’idea, quella del doposcuola con gli scienziati, che è venuta in mente ad uno dei professori dell’ateneo, Gianpaolo Brivio, che insegna Fisica della Materia nel dipartimento di Scienza dei Materiali dello stesso ateneo e coordina l’omonimo dottorato. “In questo modo – ha spiegato il prof. Brivio – i giovani possono lavorare ‘gomito a gomito‘ con lo scienziato e superare quella barriera di soggezione che può impedire domande e discussioni dopo una lezione o un seminario. Essi possono inoltre ‘sentire’ come opera quotidianamente un ‘grande’ davanti a problemi scientifici simili ai loro”
(Foto Università di Milano-Bicocca)

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