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Siria, prosegue la protesta anti Assad. Università private in agitazione

da | Nov 2011 | News | 0 commenti

In Siria la protesta contro il regime si estende anche alle università private. Proprio mentre la Lega araba contratta con Bashar al Assad una maggiore apertura almeno alla stampa araba e Damasco fa sapere di accettare “con riserva” di porre fine alla repressione, i recenti episodi di contestazioni seguite da interventi repressivi confermano che il dissenso comincia ad esprimersi anche all’interno di quelle che fino ad oggi sono state considerate roccaforti del potere.

Finora le proteste in ambito universitario avevano avuto come teatro soltanto atenei pubblici, come a Damasco e ad Aleppo, dove la repressione aveva portato a centinaia di arresti. Significativo quindi che ora forme di contestazione si verifichino anche nelle università private, ai cui vertici ci sono tradizionalmente esponenti del mondo accademico fedelissimi di Hassad, legati a dioppio filo – talvota anche tramite rapporti di parentela – con i vertici dello Stato.

È il caso dell’università privata di Qalamun, a nord di Damasco, dove le lezioni sonos tate sospese a seguito di una protesta silenziosa degli studenti davanti alla mensa in memoria dei manifestanti uccisi durante gli scontri dei mesi scorsi. Il rettore dell’ateneo, Salim Daabul, a seguito dell’episodio ha interrotto ogni attività accademica fino allo svolgimento delle prossime elezioni amministrative, previste per l’11 dicembre. Daabul è figlio del segretario particolare di Hafez al Assad, padre dell’attuale presidente e fondatore del regime nel 1970.

Scontri e violenze si sono verificati invece all’Università Araba Internazionale di Daraa, dove i tafferugli hanno coinvolto un gruppo di sostenitori del regime che hanno reagito alle proteste degli studenti. Questi ultimi hanno tinteggiato di rosso la fontana al centro dell’ateneo per portare simbolicamente l’attenzione sulla sanguinosa repressione messa in campo dalle truppe governative contro le pacifiche manifestazioni della “primavera siriana”. La rissa che ne è scaturita si è conclusa con l’intervento degli uomini della sicurezza dell’università privata.

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