Le sigarette elettroniche aumentano la resistenza dei "superbatteri"
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Uno studio americano rivela: “Le sigarette elettroniche aumentano la resistenza dei superbatteri”

da | Mag 2014 | News | 0 commenti

Nonostante le sigarette elettroniche siano considerate meno nocive di quelle tradizionali, non sarebbero del tutto esenti da rischi per la nostra salute. Stando a uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California, infatti, sono capaci di aumentare la resistenza di alcuni “superbatteri”, in particolare del temuto MRSA, lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina che provoca acute infezioni in diverse parti dell’organismo. L’effetto del fumo di tabacco rimane, comunque, sempre peggiore.

In particolare, secondo lo studio americano, il vapore emesso dalle sigarette elettroniche andrebbe ad aumentare la resistenza e la virulenza del batterio MRSA, rendendo ancora più difficile per il sistema immunitario e i farmaci combattere l’infezione.  Allo stesso tempo, il vapore indebolirebbe la capacità delle cellule epiteliali umane di uccidere i patogeni. “Il nostro lavoro – dichiara Laura Crotty Alexander, uno gli autori della ricerca – suggerisce che anche se le e-cig possono non nuocere quanto il tabacco, hanno comunque effetti negativi misurabili sulla salute”.

Alla conclusione che le sigarette elettroniche aumentano la virulenza dei superbatteri, si è giunti notando – durante un esperimento in vitro – che il vapore prodotto dalle e-cig causava alterazioni nella carica della superficie del batterio e della formazione del biofilm protettivo, conferendogli maggiore resistenza agli attacchi del sistema immunitario e degli antibiotici. Nel dettaglio, stando allo studio presentato alla Conferenza Internazionale della Società Toracica Americana, questo tipo particolare di sigarette andrebbe a innalzare il pH del batterio da 7,4 a 8,4, rendendo l’ambiente più alcalino.

Questo aumento del pH funziona da allarme, come se un attacco da parte dei meccanismi di difesa dell’organismo fosse imminente. Ed è così che il batterio si corazza e diventa più resistente, aumentando lo spessore del proprio biofim protettivo e, di fatto, rendendo le infezioni provocate dal MRSA più difficili da curare con gli antibiotici di uso comune. Anche se si tratta di risultati che fanno riflettere su quella che viene considerata una preferibile alternativa al fumo da tabacco, gli studiosi tengono a precisare che gli stessi esperimenti fatti con la sigaretta tradizionale mostrano una virulenza perfino maggiore del batterio.

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