Dopo l’appello del Presidente Napolitano, affinchè “la politica ascolti la voce degli atenei” attraverso un confronto di tutte le parti politiche in Parlamento sui temi della ricerca e dell’università, diverse sono state le reazione, come quella di Domenico Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, il quale ha dichiarato che “i contenuti del ddl di riforma dell’università, approvato dal Senato, sono inaccettabili”.
Proprio prendendo spunto dalle parole di Napolitano, il segretario del sindacato che abbraccia istruzione, università e ricerca chiede nell’immediato un cambiamento di marcia in direzione opposta a quella dei contenuti del ddl sulla riforma.
Di fatto infatti, secondo Pantaleo, il Governo si muove secondo logiche sbagliate, che hanno determinato i tagli delle risorse, il blocco del turn over e l’ulteriore precarizzazione della figura del ricercatore. In questo modo, sempre secondo l’idea del segretario generale Flc-Cgil, si nega il diritto allo studio.
Una soluzione per costruire una vera riforma universitaria, sarebbe quella di coinvolgere dal basso tutte le componenti della comunità scientifica, le organizzazioni sindacali, gli studenti, i precari e i ricercatori.
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