Scoperto il meccanismo di azione del virus ebola
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Scoperto il meccanismo di azione del virus ebola. Ma non ci sono cure e l’epidemia non si arresta

da | Ago 2014 | News | 2 commenti

Da quando per la prima volta fece la propria comparsa nella specie umana, nel 1976 in Sudan e nell’ex-Zaire, gli scienziati hanno cercato di individuare il meccanismo di azione del virus ebola. Sempre senza successo, però, almeno fino ad oggi: uno studio, appena pubblicato sulla rivista Cell Host & Microbe, sembra infatti essere riuscito ad identificare il modo in cui il pericoloso virus agisce, bloccando il sistema immunitario.

L’autore dello studio è Gaya Amarasinghe della Washington University School of Medicine di St. Louis (USA). Amarasinghe sembra aver finalmente capito in che modo ebola riesce a far sì che non vi sia una reazione di difesa da parte del corpo dei soggetti infettati. Si tratta di una scoperta molto rilevante, perché è proprio la mancanza dell’innesco di una risposta immunitaria che causa l’elevatissimo tasso di mortalità, che per alcuni ceppi del virus può raggiungere anche il 90 per cento.

A bloccare il sistema immunitario sarebbe una molecola virale, denominata Vp24. Tale molecola ne inibisce un’altra, la Stat1, il cui compito è quello di fare da “messaggero” e avvertire il corpo che è il momento di difendersi da una minaccia, attivando una serie di geni in grado di avviare rapidamente la reazione immunitaria. Questo spiegherebbe perché, come è noto da tempo, il virus ebola blocca anche l’azione antivirale dell’interferone, che viene mediata proprio da Stat1, e potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie.

Terapie che sono quanto mai necessarie, visto che l’epidemia di ebola attualmente in corso – che interessa al momento già quattro stati africani e ha finora provocato oltre mille morti su meno di duemila soggetti infettati – non accenna ad arrestarsi e non ci sono al momento cure per la febbre emorragica che il virus causa. Al punto che l’Organizzazione mondiale della Sanità si è vista costretta a dover autorizzare il ricorso a una terapia che non era mai stata sperimentata sull’uomo, ma che sembra abbia dato ottimi risultati sulle scimmie.

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psicoterapeuta comportamentale
psicoterapeuta comportamentale
9 anni fa

In tutti i casi di patologie complesse dove non si riesce a individuare una precisa causa (è questo è proprio il caso del VIRUS EBOLA) di solito i naturopati provvedono – in caso di assenza di cure mediche certe – alla “resettazione dell’organismo” tramite disintossicazione intestinale così come meglio descritto anche alle pagine 141, 2016, 217, 223 e 230 del Manuale pratico del benessere (Ipertesto editore) patrocinato, nelle sue due edizioni italiane, dal club UNESCO. Il “ripristino” poi diventa più agevole.

Giorgio N.
Giorgio N.
9 anni fa

Se non l’avessi capito il virus provvede già da solo alla “disintossicazione intestinale” tramite profusa diarrea muco-sanguinolenta. Solo che, purtroppo, lo fa a suo vantaggio…

Ma una sana dieta a base di carrube, olio di jojoba e bacche di Tapioca, così come meglio descritto dalla pagina 1 alla pagine 2458 del Manuale pratico della Sfliguda come se foss’Antani (Manana editrice) patrocinato dall’associazione bocciofila del varesotto, potrebbe rendere il “ripristino dello sciacquone” più agevole.