Il 5 e 6 giugno 2025 Cagliari si trasformerà in un punto di riferimento nazionale per la riflessione sullo sviluppo sostenibile, l’innovazione e collaborazione tra mondo accademico, istituzioni e imprese. L’evento di cui parliamo è il Sardinia Sustainability Summit, un evento di caratura nazionale che punta a creare collaborazioni per un futuro più equo, verde e competitivo.
A promuovere l’iniziativa è l’Università degli Studi di Cagliari, in sinergia con la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), Confindustria Sardegna Meridionale e i poli di innovazione PNRR Fondazione NEST ed e.INS Scarl. Il Sardinia Sustainability Summit 2025 rappresenta una preziosa occasione per confrontarsi sui temi più attuali legati alla transizione ecologica, allo sviluppo locale e al ruolo delle università nei processi di cambiamento.
Università di Cagliari motore del cambiamento
A giocare un ruolo chiave nell’organizzazione del Sardinia Sustainability Summit è l’Ateneo cagliaritano, che da anni si impegna nel promuovere la sostenibilità. Infatti, l’Università di Cagliari ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia istituzionale, diventando un modello per molte realtà italiane. Il summit, infatti, rappresenta la naturale evoluzione di un percorso già avviato e un’occasione per rafforzare le alleanze. Come ha dichiarato il rettore Francesco Mola:
“Università e territorio devono procedere insieme nella costruzione di un nuovo paradigma di sviluppo, fondato su conoscenza, innovazione e responsabilità sociale”.
I temi del Sardinia Sustainability Summit 2025
Il titolo scelto per l’edizione 2025 “Declinare la sostenibilità come motore dell’innovazione e dello sviluppo”, sintetizza efficacemente l’ambizione del summit. Infatti, il tema principale è quello di superare la logica emergenziale della sostenibilità e trasformarla in un vero e proprio driver per ripensare i modelli economici, produttivi e istituzionali.
Durante le due giornate saranno organizzati meeting con esperti, workshop e momenti divulgativi, tutti finalizzati a esplorare le diverse dimensioni dell’innovazione sostenibile.
Alcuni dei temi principali riguardano:
- Innovazione responsabile, come rendere la tecnologia e la ricerca strumenti di inclusione e benessere collettivo.
- Transizione energetica e decarbonizzazione, il ruolo strategico delle università nella ricerca di soluzioni a basse emissioni.
- Sinergie tra mondo accademico e impresa, esperienze virtuose e nuove forme di collaborazione pubblico-privato.
- Sviluppo locale e rigenerazione territoriale, come la sostenibilità può diventare leva per rilanciare le aree interne e le economie periferiche.
- Educazione alla sostenibilità, l’importanza della formazione come strumento di trasformazione culturale.
La prima giornata del Sardinia Sustainability Summit
Ad aprire la giornata di giovedì 5 giugno sarà Enrico Giovannini, ex Ministro delle Infrastrutture e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Il suo intervento offrirà una riflessione lucida e articolata sul futuro sostenibile del Paese, tra sfide globali e politiche locali.
La giornata si articola poi con incontri dedicati a buone pratiche e progetti di eccellenza, ai quali interverranno docenti universitari, imprenditori e ricercatori. Il pomeriggio invece sarà animato da un talk divulgativo aperto alla cittadinanza, tenuto da Valerio Rossi Albertini, fisico del CNR e noto volto televisivo. Con il suo approccio coinvolgente aiuterà a comprendere meglio le implicazioni scientifiche e sociali della transizione ecologica.
Il secondo giorno focus sull’innovazione industriale
La giornata di venerdì 6 giugno invece avrà luogo nell’Aula Magna Gaetano Cima di via Corte d’Appello e sarà dedicata al ruolo della ricerca accademica nel sostenere l’innovazione industriale e nei processi di transizione.
Tra gli argomenti principali ci saranno:
- integrazione delle università nei distretti produttivi
- applicazione di tecnologie green nei processi industriali
- creazione di ecosistemi dell’innovazione capaci di attrarre talenti e investimenti
Saranno inoltre presentati i progetti sviluppati nell’ambito degli hub PNRR Fondazione NEST ed e.INS Scarl, tutte realtà che lavorano per potenziare le capacità di innovazione del sistema universitario italiano in settori chiave come il digitale, l’ambiente e le scienze della vita.
Perché partecipare al Sardinia Sustainability Summit?
Chi parteciperà al Sardinia Sustainability Summit 2025 avrà l’occasione di confrontarsi con esperti e stakeholder di alto livello. Avrà modo di venire a conoscenza delle ultime innovazioni nel campo della sostenibilità e scoprire esempi concreti di collaborazione tra università, imprese e pubbliche amministrazioni.
Il summit è pensato come un vero e proprio evento aperto, inclusivo e multidisciplinare, dove studenti, ricercatori e cittadini possono contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore. La sostenibilità, infatti, non è un tema per pochi, ma una sfida collettiva che richiede il contributo di tutti.
La Sardegna come laboratorio di sostenibilità
La scelta di Cagliari come sede del Sardinia Sustainability Summit non è causale. La Sardegna infatti, con il suo patrimonio naturale, la sua storia di autonomia e le sue peculiarità geografiche, rappresenta un contesto ideale per sperimentare i nuovi modelli di sviluppo sostenibile. L’isola infatti è sempre più al centro di nuovi progetti innovativi legati all’energia rinnovabile, all’agricoltura e alla gestione di risorse idriche. Il Summit vuole quindi valorizzare queste esperienze e diffonderle, favorendo la nascita di un ecosistema regionale della sostenibilità capace di dialogare con il resto dell’Italia e dell’Europa.
Connettendo competenze, risorse e visioni, l’evento ci lascia un messaggio chiaro: è possibile costruire un futuro sostenibile, ma serve il contributo di tutti. E così, le università, con il loro potenziale formativo e innovativo, sono pronte a fare la loro parte, come dimostra l’Università di Cagliari. Ora tocca anche a istituzioni, imprese e cittadini raccogliere la sfida.


