Se nei vari capoluoghi culturali italiani gli studenti iniziavano ieri l’abbandono dei monumenti “assediati” con striscioni e slogan, a Firenze la protesta è proseguita prendendo di mira la Cupola del Brunelleschi e alcuni tra i ponti più importanti della città. Le proteste di questi giorni contro il ddl di riforma Gelmini si sono distinte infatti da tutti gli atri cortei e sit-in proprio per il coinvolgimento di luoghi storico-culturali tra i più famosi in Italia e nel mondo, per raggiungere l’opinione pubblica anche all’estero e tenere le fila di una protesta per l’università e l’istruzione ma anche, e soprattutto, per la tutela della cultura.
Dopo la Mole a Torino, il Colosseo a Roma, la torre pendente di Pisa, a Firenze non poteva mancare un altro tassello, che ha visto protagonista la Cupola del Brunelleschi simbolo della città. Dopo la partenza di un corteo per le vie di Firenze, un gruppo di giovani si è infatti dissociato per raggiungere la cupola e appendere uno striscione di protesta contro la riforma.
Secondo l’Udu erano circa 500 i ragazzi che hanno preso parte al corteo, ma solo una piccola “delegazione” avrebbe raggiunto il monumento per non creare disordine con le forze di polizia, “decorando” inoltre anche i tre famosi ponti fiorentini: Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinità, Ponte alla Carraia. “Per tutto il percorso – hanno chiarito gli studenti – ci hanno seguito a distanza le forze dell’ordine ma senza intervenire, siamo saliti sulla cupola in pochi proprio per evitare troppi problemi”.
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