protesta sindacati miur manovra 2010
Ricercatori e sindacati davanti al
Miur dalle 14 di oggi,
protestano contro la
manovra economica che definiscono come “un attacco senza precedenti alla ricerca pubblica e a tutti i lavoratori”.
Ancora una volta, dicono, la conoscenza viene considerata come un’occasione di risparmio per la spesa pubblica e come principale destinataria dei
tagli per sopravvivere alla crisi.
Dopo l’intervento dei
rettori sui tagli previsti per il 2011 e sulla manovra, sindacati e ricercatori si riferiscono esplicitamente al “blocco degli stipendi per quattro anni, all’azzeramento della contrattazione, al blocco del turn over”. Ma anche ai tagli delle
risorse per la stabilizzazione dei precari e alla possibilità di accorpare e
sopprimere enti ed istituti di ricerca, decisione a riguardo della quale si era espressa giorni fa l’astrofisica
Margherita Hack sulle pagine del Corriere della Sera.
La
manovra finanziaria del Governo, spiegano i ricercatori della Flc Cgil, peggiora il quadro della ricerca in Italia, che, ricordano “è fra gli ultimi in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL” rimasti fermi ai livelli degli anni ottanta. Ad essere criticato, anche il
silenzio del ministro dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini.