presidio ricercatori torino
Si riuniranno in
presidio domani i
ricercatori di Torino per chiedere il ritiro del ddl di riforma dell’università che non valorizza abbastanza il loro ruolo negli atenei.
Dalle 12 alle 14 davanti alla Prefettura, in piazza Castello, i ricercatori chiederanno di incontrare il prefetto in modo che faccia da tramite con il ministero dell’Università e della Ricerca e renda visibili le conseguenze che potrebbe comportare l’effettivo
blocco della didattica, annunciato nelle settimane scorse dai ricercatori piemontesi in segno di protesta.
La manifestazione, organizzata dal sindacato Flc-Cgil, è stata indetta proprio nello stesso giorno della conferenza d’ateneo convocata dal
rettore di Torino per discutere dello stato di agitazione generale che coinvolge la ricerca da alcune settimane.
Proprio da
Torino, infatti, è partito a marzo l’
allarme dello “
sciopero bianco” dopo l’
annuncio di un gruppo di ricercatori di voler rinunciare alla didattica per protesta contro il ddl di riforma in esame al Senato.
Ora, spiegano i ricercatori è arrivato il momento di
uscire dalle aule: “la protesta che sta investendo il nostro ateneo deve essere portata all’attenzione del ministro in modo ufficiale tramite il prefetto di Torino” dicono. Anche perché ricorda la nota sindacale: “Nessun passo avanti, anzi nessun cenno, è stato fatto sul confronto in tema di precariato universitario dall’attuale Governo”.
I ricercatori fanno inoltre riferimento agli
oltre 800 emendamenti presentati in commissione al
Senato da maggioranza e opposizione. Questa mole di proposte di modifiche per il ddl, spiegano i ricercatori, rischia di generare un “mostro legislativo devastante per l’Università italiana”.
(Foto: Luigi Marino)