Ha lasciato quella che è ritenuta una delle più prestigiose università nel mondo per la grande e pubblica City University of New York (CUNY). Si tratta di Paul Krugman, premio Nobel per l’Economia e docente dal 2000 a Princeton. La notizia è stata data dallo stesso economista tramite la rubrica bisettimanale “La Coscienza di un Liberal”, che egli cura sul New York Times con l’obiettivo di sostenere la necessità di un maggior ruolo dello Stato a sostegno della crescita e dell’occupazione. Una decisione che sta già facendo discutere.
Krugman lascia Princeton per unirsi ai professori del Graduate Center della CUNY come docente in un programma di dottorato di ricerca (PhD), inoltre sarà uno degli studiosi del Luxembourg Income Study Center, all’avanguardia – secondo l’economista, sempre più interessato a studiare i temi della diseguaglianza – quanto a raccolta, analisi e produzione di dati globali sul tema del reddito. “Ad esser sincero, il centro di gravità del mio lavoro – spiega il premio Nobel – è sempre più diretto verso il settore delle politiche pubbliche. Sono contento per questo di associare il mio nome a una grande università pubblica”.
Il passaggio da Princeton alla pubblica City University of New York non vuole essere, però, una critica nei confronti del prestigioso ateneo americano che rimane – tiene a precisare Krugman – “un posto meraviglioso per me, personalmente e professionalmente”. La sua nomina al centro Luxembourg scatterà in Luglio, mentre nell’Agosto 2015 l’economista statunitense potrà iniziare a insegnare alla CUNY. Gli studenti di Princeton, però, lo rimpiangono già: “Per l’università quando un premio Nobel se ne va è una grossa perdita”, dichiara, ad esempio, Jonathan Lack, che frequenta il corso di Krugman sulla Grande Recessione.
Le differenze tra i due atenei non mancano. Alla CUNY le rette annuali non hanno niente a che vedere con gli oltre 50mila dollari all’anno richiesti agli studenti da Princeton. Il Graduate Center, inoltre, ha quasi 270mila studenti in 24 campus sparsi in tutta New York. Quanto a prestigio, invece, nonostante Princeton sia considerata una sorta di fortezza del sapere, la City University of New York – sebbene pubblica – non è da meno: tra i suoi laureati ci sono 12 premi Nobel, oltre al giurista di Harvard Alan Deshowitz e al comico Jerry Seinfeld.