pediatri in via d'estinzione
Sempre meno medici si specializzano in pediatria, nel nostro paese i
pediatri sarebbero una specie in via d’
estinzione. L’allarme è stato lanciato qualche giorno fa proprio dai pediatri italiani durante il 120enario della Sip (Società italiana di pediatria). A questa esigenza è arrivata la risposta dei ministri dell’Istruzione e della Salute, Gelmini e Fazio, che hanno promesso
più posti nelle
università agli aspiranti pediatri.
3 milioni, è questo il numero di bambini italiani coinvolti dalle ‘malattie croniche complesse’ vale a dire quelle che pur non portando alla morte nel breve termine, peggiorano nettamente lo
stile di vita dei più piccoli, hanno spiegato i pediatri italiani. I motivi sono tanti, anche quelli non strettamente di natura sanitaria, come la progettazione di città sempre meno a misura di bambino. Anche se la mortalità infantile si è ridotta negli anni, insomma, “i bambini devo tornare ad essere al centro delle scelte e politiche” ha detto
Alberto Ugazio, presidente della Società italiana di pediatria.
“Molte malattie un tempo fatali, quali cardiopatie congenite, diabete, leucemie, oggi possono essere curate. Sono diventate croniche. Ma l’organizzazione sanitaria deve strutturarsi per garantire adeguate cure e continuità assistenziale” ha spiegato ancora il presidente della Società italiana di pediatria Ugazio.
“Con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, stiamo predisponendo un provvedimento per aumentare il numero dei posti di pediatria nelle scuole di specializzazione di medicina” ha detto infatti la ministra dell’Università e della Ricerca,
Mariastella Gelmini. Per quanto riguarda la formazione sanitaria, la pediatria, insieme alla geriatria, ha assicurato da parte sua il ministro Fazio “sarà l’assoluta priorità del Governo”.