Per chi ha intenzione di studiare discipline ingegneristiche, architettoniche e del design il consiglio che viene dalla classifica Censis 2015 dei politecnici è di scegliere il Politecnico di Milano. L’ateneo del capoluogo lombardo è in vetta alla graduatoria per il terzo anno consecutivo, ribadendo il proprio eccellente livello anche se il punteggio medio ottenuto, pari a 91,8, è di 6,2 punti inferiore rispetto a quello riportato nel 2014. A determinare il primo posto dell’università meneghina sono state in particolare le borse di studio, indicatore nel quale per il secondo anno consecutivo il PoliMi ottiene il punteggio pieno (110). Il suo punto debole, invece, si confermano i servizi (80).
Al secondo posto della classifica Censis 2015 dei politecnici quest’anno c’è lo IUAV di Venezia, con una media di 89 punti, che gli ha consentito di spodestare l’agguerrito e storico rivale del PoliMi, cioè il Politecnico di Torino, che scende al terzo posto e si ferma a 88,8 punti. L’ateneo veneto ha avuto dalla sua l’ottimo punteggio attribuito all’internazionalizzazione (110), mentre quello piemontese – nonostante il 101 avuto per i servizi web e il 104 per l’internazionalizzazione – paga nuovamente le carenze dei servizi, che non vanno oltre un misero 71 e ne zavorrano la performance generale, sulla quale pesano anche i soli 80 punti che il Censis ha attribuito alle sue strutture.
Al quarto e ultimo posto della classifica Censis 2015 dei politecnici si conferma il Politecnico di Bari, con un punteggio medio pari a 82,2. Eppure, ancora una volta, l’ateneo del capoluogo pugliese può vantare una buona valutazione per i servizi (89), superiore a quelle di tutte le altre università della categoria, dato che non riesce, però, a compensare il 73 attribuito all’internazionalizzazione.
Soffermandosi sull’analisi dei punteggi relativi ai singoli indicatori della classifica Censis 2015 dei politecnici, si scopre che il PoliMi è leader nelle borse (110), lo IUAV nell’internazionalizzazione e nelle strutture (110), il Politecnico di Torino nei contenuti web (101) e quello di Bari nei servizi (89).
