I pistacchi? Sono un aiuto naturale contro il diabete
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I pistacchi come aiuto naturale contro il diabete: ecco il risultato di alcuni nuovi studi

da | Nov 2013 | News | 0 commenti

Nuovi studi, condotti con il supporto dell’International Nut and Dried Fruit Council e presentati all’International Congress of Nutrition di Granada (Spagna), hanno evidenziato i benefici ottenibili dal consumo di frutta secca e, in particolar modo, da quello di pistacchi, risultati un vero e proprio aiuto naturale contro il diabete di tipo 2. Potenzialità al vaglio già di altre ricerche, attraverso le quali si spera ora di caratterizzare nel dettaglio gli effetti che questo tipo di alimento ha sul metabolismo del glucosio e sulla resistenza all’insulina, nonché sul rischio di sviluppare la malattia.

Per comprendere il loro effetto salutare sul nostro organismo, basti sapere che i pistacchi sono privi di colesterolo e che una loro porzione da 30 grammi contiene 13 grammi di grassi, di cui solo 1,5 saturi. Si tratta soprattutto di grassi monoinsaturi e polinsaturi, cui si aggiungono altri numerosi nutrienti, incluse molecole antiossidanti (vitamina E e carotenoidi), potassio e proteine. Inoltre, sono ricchi di fibre, che unite “alla particolare composizione dei grassi contenuti nel pistacchio”, spiega Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, possono “da un lato aiutare la modulazione della glicemia postprandiale e dall’altro contribuire efficacemente a un miglior profilo dei lipidi ematici, funzionale alla protezione cardiovascolare”. Un alleato contro il diabete, che fa bene anche al cuore.

Oltretutto, da questi nuovi studi è emerso che i pistacchi non solo sono un efficace aiuto naturale contro il diabete, ma non fanno nemmeno ingrassare. Se da un lato è vero che una porzione di pistacchi apporta 160 calorie, dall’altro è falso pensare che il consumo di frutta secca sia associabile a un aumento significativo della probabilità di accumulare chili in più: “I dati epidemiologici indicano che – tiene a precisare Joan Sabaté, docente di Sanità pubblica all’Università di Loma Linda, negli Stati Uniti – l’inclusione di frutta a guscio nella dieta rappresenta un rischio minimo per l’aumento di peso e questo è supportato da studi clinici”.

Che la frutta secca sia salutare e non attenti alla linea non è una novità. Recentemente un altro studio, condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Harvard, ha rivelato, infatti, che consumare almeno 2 volte alla settimana 28 grammi di noci, nocciole, pistacchi e altri alimenti di questo genere riduce la probabilità nelle donne di sviluppare il cancro al pancreas. E le donne che mangiano grandi quantità di frutta secca sono risultate più magre di quelle che, invece, non la amano particolarmente e non la inseriscono nel loro regime alimentare abituale.

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