Test ammissione Medicina: petizione online contro l'abolizione
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Abolizione test d’ammissione a Medicina: una petizione online per far cambiare idea al ministro Giannini

da | Mag 2014 | News | 2 commenti

Come prevedibile, l’annuncio del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini di voler eliminare il test d’ingresso a Medicina – sostituendolo con un sistema analogo a quello francese – è diventato subito uno dei temi caldi nel mondo universitario. E dopo le reazioni positive di associazioni studentesche e di molti studenti, alle critiche di alcuni atenei si unisce ora una petizione online per il mantenimento dello status quo.

Pubblicata sulla piattaforma di petizioni online Change.org il 20 maggio, in meno di tre giorni la richiesta al ministro Giannini di tornare sui propri passi e non abolire il test d’ammissione a Medicina chiamata- “Mantenimento del test di ingresso ai corsi di laurea per le professioni sanitarie (Medicina e chirurgia)” ha già raccolto più di 500 firme.

Tra le ragioni addotte nella formulazione della petizione per il mantenimento del test, primeggia la volontà di una selezione onesta e trasparente, che non potrebbe essere garantita dall’abolizione “di un quiz obiettivo e non soggetto a preferenzialismi a favore di un sistema che dia completa discrezionalità al corpo docente”. Ma compare anche la preoccupazione del criterio di valutazione che i docenti potrebbero assumere per scremare l’alto numero di studenti al termine del primo anno, che potrebbe mutarsi in un “approccio terroristico“.

Altre criticità sono le stesse evidenziate dalle università: se il test d’ammissione a Medicina venisse cancellato e si optasse per un accesso libero al primo anno, con quali risorse – strutture, aule, docenti – i nostri atenei potrebbero fronteggiare i migliaia di aspiranti medici? E, se ci dovessero essere revisioni anche del numero chiuso, come il mercato del lavoro potrebbe assorbire il maggior numero di laureati, anche dati i continui tagli alle borse di specializzazione? Infine, sostengono i promotori della petizione, abolire il test di ammissione a Medicina sarebbe “una cocente ingiustizia nei confronti di chi si è preparato e ha superato il quiz”, tra sacrifici e alti costi per le famiglie legati anche alla graduatoria nazionale che ha visto molti studenti doversi spostare lontano da casa.

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roberto
roberto
9 anni fa

dopo il terremoto politico vedremo che fara’ la Giannini..SE terra’ fede alle promesse di rivedere il test di accesso a medicina….o cosa altro si inventa
si il test non ha senso ma fa paura anche un sistema alla francese che porterebbe famiglie e ragazzi magari a perdere tempo e soldi per poi essere lasciati fuori al secondo anno..
perche non lasciare il test facendo accedere tutti quelli che superano il punteggio minimo di 20?
quest’anno si ridurrebbero gia’ alla meta.
i primi 11000 vengono ammessi con tasse di immatricolazione normale e secondo reddito
gli altri entro il punteggio minimo con tasse di iscrizione doppie per permettere si sovvenzionare atenei e stato e tasse diversificate per chi ha reddito alto e chi lo ha piu’ basso
selezione naturale ma secondo criteri di onesta’ da parte dei professori nei primi due anni che gia’ e’ nella logica delle cose a medicina
se entro il terzo anno non sono stati fatti gli esami dei primi due anni si va fuori e si ricomimncia per un max di due volte.sempre con stesso criterio test e tasse
vedrete che si studia di piu ‘ e che i numeri alla fine restano quelli

maria simona
maria simona
9 anni fa

Sono un medico, un trascorso di docente e sono d’accordo con roberto.Il test così come è strutturato seleziona chi ha una forma mentis selettiva per le risposte a quiz; non seleziona chi ha l’attitudine all’ascolto ,capacità di relazione ed empatia, fondamentali per curare e prendersi cura del malato. Questi aspetti lo studente li verifica in corso di studi. Il livello motivazionale ed attitudinale, la capacità di comunicare non si misurano grazie al superamento una batteria di domande; per questo sono sufficienti un pò di esercizio con la Settimana Enigmistica ed un buon liceo . Così si seleziona una classe medica più spiccatamente nozionistica. Nei miei anni di università era chiaro a tutti gli studenti che lo sbarramento erano due esami: anatomia e fisiologia. La selezione era assolutamente naturale, fortissima (1 su 20 passava anatomia, che era propedeutico a fisiologia; 1 su 50 passava fisiologia) competitiva, meritocratica. Oggi invece , passato il test, sembra che gli studenti, anche quelli scarsi, o ai quali consiglierei di riverificare il corso di studi,-e ce ne sono- debbano per forza andare avanti in virtù di un diritto acquisito.I criteri di roberto premierebbero i più motivati e costanti nello studio in tutto il corso di laurea