Il 2025 rappresenta un anno cruciale per migliaia di docenti italiani che intendono conseguire la specializzazione per il sostegno. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha attivato tre percorsi specializzanti per il sostegno, offrendo un totale di 72.000 posti per rispondere al crescente fabbisogno di insegnanti specializzati. Con l’emanazione di tre diversi decreti ministeriali, si apre una fase decisiva per chi desidera operare nel settore dell’inclusione scolastica.
Le tre tipologie di percorsi specializzanti sostegno previste dal MUR
I percorsi specializzanti sostegno 2025 si articolano in tre canali distinti, ciascuno pensato per una categoria specifica di aspiranti:
- Percorso per triennalisti (DM 75/2025): rivolto a chi ha svolto almeno tre anni di servizio su sostegno nel grado richiesto, tra il 2018/19 e il 2022/23. Il titolo di studio deve essere coerente con il grado di insegnamento. Il corso da 40 CFU dura quattro mesi ed è organizzato da INDIRE e dalle università. Il costo è pari a 1.316 euro. I posti disponibili sono 5.850 per INDIRE e 20.700 per gli atenei.
- Percorso per specializzati all’estero (DM 77/2025): riservato a chi ha presentato domanda di riconoscimento del titolo estero entro il 1° giugno 2024 e non ha ancora ricevuto risposta. Il percorso prevede 48 CFU per chi non ha prestato servizio in Italia e 36 CFU per chi ha almeno un anno di insegnamento su sostegno in una scuola pubblica. I costi variano da 916 a 1.516 euro. I posti previsti sono 6.000 per INDIRE e 4.500 per le università.
- TFA Sostegno ordinario – X Ciclo (DM 436/2025): aperto a tutti gli aspiranti con titolo valido per l’insegnamento. Le prove preselettive si svolgeranno dal 15 al 18 luglio. È previsto l’esonero dalla preselezione per chi ha almeno tre anni di servizio su sostegno negli ultimi dieci anni. Il TFA non prevede riserve né punteggi prioritari, ma conferisce un titolo universitario valido anche all’estero.
Tutti i percorsi prevedono esami in presenza, valutati con un minimo di 18/30. Il completamento di uno dei tre percorsi consente l’accesso alla prima fascia delle GPS, condizione necessaria per partecipare a eventuali procedure straordinarie di assunzione.
Requisiti di accesso e criteri di selezione
Ogni canale dei percorsi specializzanti per il sostegno è regolato da criteri di accesso specifici. Il primo canale, riservato ai docenti con esperienza triennale su sostegno, richiede almeno tre anni di servizio sullo stesso grado scolastico, effettuati in scuole statali o paritarie entro il 31 agosto 2024. Non viene considerato valido l’anno scolastico 2025/25 per il primo ciclo, ma sarà invece utile per la seconda edizione, attesa tra settembre e dicembre 2025.
Per i titolari di specializzazione estera, il requisito chiave è la presentazione della domanda di riconoscimento entro il 1° giugno 2024. È necessario rinunciare formalmente alla procedura di riconoscimento per accedere al percorso nazionale, che ha l’obiettivo di armonizzare la formazione con gli standard italiani.
Il TFA ordinario rimane accessibile a tutti gli aspiranti con titolo abilitante all’insegnamento, senza obbligo di esperienza pregressa. Tuttavia, la selezione è articolata in tre fasi: preselettiva, prova scritta e orale. I docenti con tre anni di servizio sono esonerati solo dalla prima fase.
In caso di domande eccedenti il numero di posti disponibili per i triennalisti, il Ministero ha stabilito criteri di priorità: in primo luogo, viene data precedenza a chi ha svolto più anni di servizio su sostegno nei cinque anni di riferimento. In caso di parità, prevale il candidato anagraficamente più giovane.
Modalità di iscrizione, pagamento e sedi degli esami
Per accedere ai percorsi specializzanti di sostegno è fondamentale rispettare le scadenza fissate dai decreti e dai bandi universitari. Per i percorsi INDIRE, il termine per presentare la domanda è fissato all’8 luglio 2025 alle ore 17. Le università pubblicano i bandi autonomamente, con scadenze variabili.
Il pagamento del percorso INDIRE avviene in tre fasi. Il primo versamento, obbligatorio, è di 116 euro e va fatto al momento della domanda. Le rate successive vengono richieste solo agli ammessi, dopo la pubblicazione della graduatoria. Questo sistema tutela gli aspiranti, evitando spese inutili in caso di esclusione.
Gli esami si svolgeranno in presenza, in sedi che saranno comunicate da INDIRE su base macroregionale. È ipotizzabile la presenza di sedi in Sicilia e Sardegna, ma l’assegnazione sarà stabilita in base alla distribuzione dei candidati. Le università, invece, definiscono autonomamente le sedi e le date di esame.
È importante sottolineare che, sebbene INDIRE non rilasci un titolo universitario, i suoi percorsi consentono comunque l’accesso alle GPS e ai concorsi nazionali. Le università (tradizionali o telematiche), invece, conferiscono CFU validi anche all’estero.
Percorsi specializzanti sostegno e validità del titolo per GPS e concorsi
I titoli conseguiti tramite i percorsi specializzanti sostegno hanno effetti diversi a seconda del tipo di percorso seguito. Il TFA ordinario, in questo percorso selettivo universitario a numero programmato, attribuisce un punteggio superiore nelle GPS rispetto agli altri canali. Inoltre, è l’unico a rilasciare un titolo riconosciuto anche a livello internazionale.
Il percorso INDIRE, invece, pure essendo valido per l’accesso alla prima fascia GPS e per i concorsi nazionali, non conferisce CFU ma solo CFA (Crediti Formativi Accademici). Questo implica una spendibilità limitata al contesto italiano.
Per quanto riguarda l’inserimento in GPS, è fondamentale il rispetto delle tempistiche. I percorsi INDIRE del primo ciclo si concluderanno dopo l’aggiornamento delle GPS 2025/26, pertanto i titoli ottenuti saranno validi solo per l’inserimento dell’anno successivo (2026/27), se sarà confermata la procedura straordinaria.
In ogni caso, il possesso della specializzazione rappresenta un requisito imprescindibile per eventuali assunzioni da GPS prima fascia, oltre che per la partecipazione ai futuri concorsi su sostegno.
Compatibilità con altri corsi e possibilità di cumulo
Chi è già di ruolo o sta svolgendo l’anno di prova, può iscriversi ai percorsi specializzanti di sostegno senza alcuna incompatibilità. I percorsi non interferiscono con il contratto di lavoro o con le attività previste per la conferma in ruolo. Inoltre, è possibile usufruire delle 150 ore di permesso studio per frequentare i corsi.
Per quanto riguarda la possibilità di presentare più domande, è prevista una regola precisa: non è ammessa l’iscrizione contemporanea a più percorsi con obbligo di frequenza. Tuttavia, è consentito candidarsi sia al percorso INDIRE, sia al TFA ordinario. Solo in caso di ammissione ad entrambi sarà necessario scegliere quale frequentare.
Un’ulteriore possibilità riguarda la seconda edizione del percorso INDIRE per triennalisti, già confermata dal Ministero. Potranno accedervi i docenti che completano il terzo anno di servizio con l’anno scolastico 2024/25 o che non sono stati ammessi al primo ciclo.
Percorsi specializzanti sostengo: quali sono gli impatti sulle carriere e le prospettive future
I percorsi specializzanti sostegno rappresentano un’opportunità strategica per migliorare la propria posizione nelle graduatorie e aprire nuove possibilità professionali. La specializzazione è sempre più richiesta, sia per l’insegnamento in classi con alunni con disabilità, sia per l’accesso a incarichi stabili.
L’assenza di una riserva del 25% nei bandi TFA ordinari segna un passaggio definitivo verso un sistema più flessibile, in cui ogni categoria di docenti trova un percorso mirato. Il Ministero ha costruito questa offerta formativa partendo da un’analisi puntuale del fabbisogno nazionale, calcolato in base ai contratti a tempo determinato su sostegno negli ultimi anni.
Infine, è importante ricordare che i percorsi sono a pagamento, ma con costi calmierati rispetto ad altri percorsi universitari. È anche prevista la possibilità di utilizzare la Carta del Docente per coprire parte delle spese.


