L’intensa prima fase delle prove di selezione per i corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale si conclude oggi con il test di ammissione ad Architettura 2014. L’esame iniziato alle 11.00 ha impegnato 11.884 candidati, che in 100 minuti si sono dovuti cimentare con 60 quesiti a risposta multipla. I test d’ingresso nazionali riprenderanno il 29 Aprile con la prova per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina in lingua inglese. L’appuntamento successivo, dopo una lunga pausa, sarà il 3 Settembre con le selezioni per le Professioni sanitarie, mentre non è stata ancora fissata dal MIUR la data per Scienze della Formazione primaria.
I posti che saranno assegnati tramite il test di ammissione ad Architettura 2014 sono in tutto 7.621, suddivisi tra i vari atenei e i diversi corsi di laurea direttamente finalizzati alla formazione di architetto: Architettura, Ingegneria edile-Architettura, Scienze dell’Architettura, Architettura ambientale e Architettura delle costruzioni. Le probabilità di potersi immatricolare per l’anno accademico 2014-2015 sono piuttosto alte, se comparate a quelle di Medicina e Veterinaria, e dovrebbero farcela 2 candidati su 3.
L’alta possibilità di riuscita è dovuta non all’aumento dei posti disponibili (che sono, invece, scesi di oltre mille unità), bensì al calo delle iscrizioni. Per il test di ammissione ad Architettura 2014 ne sono, infatti, pervenute circa 5mila in meno rispetto all’anno precedente. Coloro che non si sono fatti spaventare dalla prospettiva di diversi anni di precariato post-laurea e hanno deciso di sostenere comunque la prova per inseguire il proprio sogno di diventare architetto, dovranno attendere il 24 Aprile per sapere quale punteggio avranno ottenuto e poi incrociare le dita fino al 12 Maggio, giorno della pubblicazione della graduatoria nazionale.
Intanto, mentre viene archiviato anche il test di ammissione ad Architettura 2014, come ogni anno non mancano le polemiche e già si annunciano le prime azioni legali. Il Codacons, ad esempio, ha già fatto sapere che quanti non supereranno le prove potranno aderire a un ricorso collettivo al TAR del Lazio e pure l’UDU annuncia nuove battaglie nelle aule dei tribunali. Ma c’è anche chi difende il numero chiuso, come AlphaTest, sottolineando che permette di selezionare gli studenti più motivati e preparati. In questo modo si abbatte il tasso di abbandono delle matricole che, se in generale è di circa il 20 per cento, grazie ai test si abbassa notevolmente e a Medicina ammonta solo al 3,5.
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