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Università italiana: taglio dei corsi di laurea, offerta formativa verso il minimo storico

da | Feb 2013 | News | 1 commento

Sono passati dai 5.519 del 2007 ai 4.324 del 2013, con un taglio del 20,63 per cento i corsi di laurea previsti dall’offerta formativa complessiva del sistema universitario italiano: si va ormai verso il minimo storico. Che verrebbe toccato se il decreto su “Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica” (che recepisce il documento Ava dell’Anvur) venisse applicato senza quei correttivi che invece il mondo accademico chiede a gran voce, facendo arrivare il numero totale dei corsi ad appena 2mila.

Qualche numero: l’ultimo anno in particolare ha visto la chiusura di 84 corsi di laurea triennale e di 28 di secondo livello. Le aree maggiormente soggette a ridimensionamento sono quella umanistica prima di tutte, poi l’area sociale e quella scientifica, mentre si registrano meno tagli nell’ambito medico.

Quali gli scopi del taglio dei corsi di laurea, proliferati in gran numero soprattutto dopo la riforma dei 3+2? Fare chiarezza agli occhi degli studenti e ridurre i costi del personale. Ad esempio alla Sapienza di Roma, l’ateneo più grande d’Europa, si è optato per facoltà più leggere e dipartimenti dimezzati: rispettivamente da 23 a 11 e da 106 a 67. A Siena nell’offerta formativa i corsi in meno sono circa 50 e a Firenze dal 2007 si è registrato un calo di 90 corsi. Circa 20 quelli tagliati alla Federico II di Napoli e all’Università di Cagliari. Di minore entità i tagli ai politecnici: a Torino per esempio è stato deciso di disattivare progressivamente i corsi delle sedi decentrate, mentre i quelli spariti al Politecnico di Milano sono solo 5.

Il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), Mancini,  ha avvertito che da questo taglio del 20 per cento dell’offerta formativa rischiamo di arrivare in tempi brevi addirittura a un meno 40 per cento, che significherebbe il collasso del sistema universitario italiano. Inoltre questi tagli, così come il progressivo calo delle iscrizioni che è stato registrato negli ultimi anni, sono segnali di una crisi più complessa che dovrebbe essere affrontata in maniera globale, mentre finora ogni fattore è stato considerato come a sé stante. Dobbiamo insomma prepararci a una stagione difficile per la nostra realtà universitaria.

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Tecnici Sanitari di Radiologia Medica Disoccupati >:-(
Tecnici Sanitari di Radiologia Medica Disoccupati >:-(
11 anni fa

PER DOVERE DI CRONACA, AFFINCHÉ TUTTI SAPPIANO!

” Tecnici Sanitari di Radiologia Medica Disoccupati >:-( ” è la comunità di Tecnici Sanitari di Radiologia Medica INOCCUPATI/DISOCCUPATI, che intende sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica la REALTÀ DEI FATTI:
Apparati Amministrativi quali Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (M.I.U.R.), che di comune accordo con gli Enti Territoriali, nello specifico le Regioni, non hanno tenuto e non tengono conto (nonostante PROBLEMI FINANZIARI e GESTIONALI prodotti in ANNI DI INEFFICIENZA, INADEMPIENZA ed IMPUNITÀ), del COLLASSO del NOSTRO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE!

Aggiungiamo a tutto ciò la “BEFFA” del CONTINUO ESUBERO di neolaureati TT.SS.R.M. che si protrae da ANNI, favorito dal TURNOVER INESISTENTE, da turni straordinari che precludono di considerare nuove assunzioni-collaborazioni e soprattutto dalla politica di facili introiti tributari universitari-regionali, che in nome della QUANTITÀ anziché della QUALITÀ, contribuisce a questa CONTINUA EMORRAGIA: non è possibile proseguire a pubblicare e farsi approvare tabelle di “FABBISOGNO FORMATIVO”, definendo i posti per le immatricolazioni al corso di Laurea della Nostra Professione Sanitaria, SENZA TENER CONTO, ed è UN DATO DI FATTO, le CENTINAIA di domande di partecipazione ad AVVISI PUBBLICI e CONCORSI PUBBLICI sempre più AFFOLLATI, nelle condizioni del suesposto S.S.N.!
Un esempio? Vi invitiamo a VERIFICARE quante domande di partecipazione sono pervenute al Concorso Pubblico dell’Azienda U.L.S.S. N.6 “VICENZA” da TUTTA la Nazione…

Come al solito non ci sono MAI “RESPONSABILII”! Errare Humanum Est, Perseverare Autem DIABOLICUM!

« Ogni società, ogni aggregazione umana non può vivere senza un complesso di regole che disciplinano i rapporti tra le persone che l’aggregazione stessa compongono (ubi societas, ibi ius) e senza apparati che S’INCARICHINO DI FARLE OSSERVARE ».
Andrea Torrente, Giurista ed Alto Magistrato della Suprema Corte di Cassazione – Piero Schlesinger, Giurista.

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