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Dottorato di ricerca, si cambia: più risorse e anagrafe nazionale di dottori e dottorandi

da | Mar 2018 | News | 0 commenti

Non si è ancora raggiunto il cambiamento auspicato dall’Associazione dottorandi italiani (Adi), ma qualche passo in questa direzione sta per essere fatto. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, infatti, ha quasi completato la stesura del decreto di modifica del regolamento sul dottorato di ricerca. Rispetto a quello attualmente in vigore (dm n.45 dell’8 febbraio 2013) ci sono alcune novità attese da tempo. In primis il riferimento al fatto che questo titolo di studio possa consentire di accedere “ai più elevati profili professionali delle pubbliche amministrazioni”.

Più dettagliata definizione degli obiettivi formativi del dottorato di ricerca. Torna la proroga per la consegna della tesi

Tra i punti salienti del decreto di modifica del regolamento sul dottorato di ricerca c’è sicuramente la definizione più dettagliata degli obiettivi formativi di questo grado di studi. Il decreto dovrebbe contenere anche un elenco di attività formative per il perfezionamento linguistico e informatico dei dottorandi. Inoltre, pare che vi sia una sezione dedicata alle attività per la gestione e la valorizzazione della ricerca e la conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali.

Il decreto si occuperà anche di migliorare il raccordo tra specializzazione medica e dottorato di ricerca, stabilendo l’obbligo per lo specializzando che opta per la frequenza congiunta dei due percorsi di assicurare che gli impegni siano compatibili. Sembra che sarà reintrodotta la proroga di un anno sulla consegna della tesi. Essa potrà avvenire su richiesta dal dottorando o, in caso di comprovate esigenze di carattere scientifico, potrà essere disposta dal collegio dei docenti.

Più risorse e istituzione di un’anagrafe nazionale di dottori e dottorandi

Stando alle anticipazioni, pare che saranno fissate delle tempistiche certe (30 giorni) per la valutazione della tesi da parte dei revisori esterni, i quali produrranno un giudizio analitico scritto. Aumenteranno, inoltre, le risorse a disposizione: sarà assicurato un budget aggiuntivo del 10 per cento anche ai dottorandi senza borsa. Un’altra grande novità sarà l’istituzione di un’anagrafe nazionale di dottori di ricerca e dottorandi.

Le modifiche sono state accolte positivamente dall’Adi. L’associazione, tuttavia, ha sottolineato che restano in sospeso alcune importanti questioni. In primo luogo quella della tassazione a carico dei dottorandi non borsisti e del fondo per i loro soggiorni di ricerca all’estero. Il decreto, inoltre, sorvola sulla compatibilità del dottorato di ricerca con attività lavorative.

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