Per il personale ATA il mese di marzo segna l’inizio di un periodo importante: la possibilità di inoltrare la richiesta di mobilità per l’a.a. 2025-2026. Con l’Ordinanza Ministeriale n. 36 del 28 febbraio 2025 sono state definite le modalità e i termini per presentare la richiesta per il cambio sede. Quest’anno però è stata introdotta una novità importante, la possibilità di selezionare più province nella stessa richiesta.
Novità per la mobilità ATA 2025, cosa fare ora?
Fino ad oggi il personale ATA poteva presentare la domanda per il trasferimento solo all’interno della provincia di titolarità, o in alternativa, in un’altra provincia, ma con un’unica scelta. Ora, grazie all’ordinanza ministeriale, sarà possibile selezionare più opzioni nella stessa richiesta.
Il periodo in cui la richiesta di mobilità ATA potrà essere inoltrata va dal 14 al 31 marzo 2025. In questa finestra temporale, i diretti interessasti dovranno compilare e inoltrare le proprie richiesta tramite il portale Polis Istanze Online. Per eventuali problemi o ripensamenti sarà possibile revocare la domanda entro il 2 maggio 2025.
Il 3 giugno 2025 verranno poi pubblicati i risultati tramite graduatoria, qui sarà possibile prendere atto dell’esito della richiesta di trasferimento e, se approvata, in quale sede.
Come presentare la domanda di mobilità ATA
La domanda potrà essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma Polis Istanze Online, ma è necessario registrarsi nell’area riservata del Portale Ministeriale. Chi è in possesso delle credenziali SPID potrà accedere senza doversi registrare.
Una volta entrati nel portale è necessario seguire dei passaggi fondamentali:
- Controllare e completare ogni sezione della domanda,
- Allegare le documentazioni necessarie (titoli di servizio o altre dichiarazioni),
- Inoltrare la richiesta entro il 31 marzo 2025.
Moduli e autodichiarazioni
Per la corretta presentazione della domanda di mobilità è necessario compilare e allegare la modulistica richiesta.
Sul sito del Ministero sono stati pubblicati i documenti ufficiali tra cui:
- Domanda di trasferimento per chi vuole cambiare sede e mantenere lo stesso profilo professionale,
- Domanda di passaggio di profilo per chi vuole cambiare ruolo all’interno del personale ATA.
Oltre ai moduli bisogna compilare anche tutte le autodichiarazioni per attestare la propria carica lavorativa ed eventuali punteggi.
Tra i documenti troviamo:
- Allegato D ATA, per dichiarare l’anzianità del servizio,
- Allegato E ATA, per certificare la continuità del servizio,
- Allegato F ATA, per richiedere punteggi aggiuntivi,
- Allegato G ATA, per i DSGA che hanno diritto a deroghe.
Questi documenti servono per l’assegnazione corretta del punteggio nella graduatoria del 3 giugno. Se non verranno allegati, allora la richiesta sarà ritenuta non valida.
Tabelle per titoli e servizi, nessun aggiornamento per il 2025
Un altro aspetto che bisogna considerare quando verrà presentata la domanda di mobilitazione riguarda la valutazione dei titoli e dei servizi. Per il 2025 le tabelle relative a questi dati non hanno subito alcun cambiamento, quindi i criteri di attribuzione dei punteggi rimangono invariati rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, nell’Ipotesi di CCNI è stata inserita una dichiarazione congiunta nel quale si specifica che le tabelle verranno aggiornate con il prossimo contratto.
Pro e contro della mobilità ATA 2025
La nuova Ordinanza Ministeriale cambia completamente le carte in regola per la mobilità ATA, offrendo al personale nuove opportunità sia per cambiare sede di lavoro, che per cambiare ruolo professionale. La possibilità di indicare più scelte nella stessa domanda incorona finalmente un punto di svolta per tutti quelli che, fino ad oggi, si trovavano intrappolati nella rigidità del sistema.
Per molti lavoratori questo cambiamento significa tanto, significa avere la possibilità di lavorare più vicino alla propria famiglia e ridurre i tempi di spostamento, spese e inquinamento. Anche per chi desidera cambiare profilo e avanzare di carriera che ora, con le nuove regole, ha la possibilità di realizzare il suo sogno, aprendo le porte alla crescita e allo sviluppo professionale.
Dall’altro canto però, rimangono alcune criticità, come la necessità di aggiornare le tabelle dei punteggi per garantire una valutazione più equa e iniziare il processo di adattamento degli istituti al nuovo sistema di mobilità.
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