Università: i diplomati del Sud emigrano al Nord. 170mila in 20 anni
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Dal Sud al Nord per studiare: 1 diplomato su 5 sceglie di trasferirsi. Più di 170mila in vent’anni quelli emigrati per andare all’università

da | Ott 2013 | News | 0 commenti

Più di 170mila in vent’anni: tanti sono i giovani diplomati del Sud che sono emigrati al Nord Italia per frequentare l’università. In pratica, è come se si fosse trasferita l’intera popolazione di una città come Reggio Calabria. A spingere i ragazzi a lasciare il Mezzogiorno sono soprattutto la mancanza di lavoro e la ricerca di atenei più prestigiosi. Di conseguenza, il calo generale delle immatricolazioni, che affligge tutti gli atenei del Paese, al Sud si fa sentire con più forza.

Come ha segnalato Sergio Rizzo in una recente analisi sul fenomeno pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera, dal 2007 al 2010 le università del Sud hanno perso il 19,6 per cento delle matricole. Tra coloro che decidono di proseguire gli studi, un diplomato meridionale su cinque preferisce emigrare al Nord. E i dati Unioncamere del 2011 mostrano che la tendenza è in crescita. In particolare, ben il 31,6 per cento – quasi uno su tre – dei laureati meridionali si laurea in una regione che non è la propria: più del doppio degli studenti settentrionali (15,5 per cento).

L’emigrazione dei giovani diplomati da Sud a Nord acuisce i problemi del Mezzogiorno, sottraendo forze produttive importanti a realtà già più depresse economicamente. Il dato diventa ancora più rilevante se si considera che, in realtà, i laureati nati al Sud sono, in proporzione agli abitanti, più di quelli di Centro e Nord: il Mezzogiorno vanta il 34 per cento della popolazione totale e il 40,8 per cento dei laureati. Ma a laurearsi nella provincia di residenza è solo il 46 per cento degli studenti del Sud, rispetto al 52,9 e 59,3 rispettivamente di Nord Ovest e Centro Italia.

Le province col maggior tasso di emigrazione sono Barletta Andria Trani (93 per cento), Matera (82,8 per cento) Potenza (72,6 per cento), Isernia (quasi il 60 per cento), Foggia (59,2 per cento) e Reggio Calabria (58,4 per cento). E il confronto con alcune realtà del Nord è schiacciante. In Lombardia, ad esempio, a laurearsi altrove è solo l’11,5 per cento dei giovani, con punte verso il basso che arrivano al 4,4 per cento per gli studenti della provincia di Lecco, al 5,6 per cento per quelli di Varese e al 6 per cento per i milanesi.

Forse, però, quest’anno i numeri cambieranno un poco. Con la graduatoria nazionale per il test di ammissione a Medicina, infatti, molti diventeranno emigrati ‘al contrario’, dovendosi trasferire dal Nord al Sud.

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