La popolazione universitaria della Sapienza infatti, per il 27,8% non sostiene alcun esame in un anno e l’esorbitante cifra dell’ateneo romano è superata solo dall’Università di Teramo con il 28,6% di “fannulloni”.
Rigano dritti invece gli studenti di Venezia Iuav, con una percentuale di inattività del 4,8%, l’Università di Siena stranieri (5,4%) e l’ateneo di Brescia (8,2%).
Secondo la classifica del Sole24Ore si conferma, anche per questo parametro un trend negativo, per le università del Sud: gli studenti che non hanno sostenuto neanche un esame in un anno sono il 26,6% all’Università di Bari, il 25,4% in quella di Sassari, il 24,5% a Messina e il 23,3% a Lecce.
Il podio degli atenei migliori per studenti diligenti lo vincono, nel settore delle non statali, le tre università milanesi: per il Sole24Ore Milano San Raffaele ha solo l’1,3% di iscritti che non ottengono crediti in un anno, la Cattolica il 3,6% e la Bocconi il 4%.
Quarta in classifica tra gli atenei virtuosi la Luiss di Roma con il 5,3%. Ultime in classifica invece Roma San Pio V con il 19% di studenti “fannulloni” e Bari Lum con il 18%.
Penso che sia normale… le percentuali dovrebbero essere viste in proporzione al numero degli studenti!! La Sapienza è l’ università più grande d’ Europa e la seconda al mondo (dopo Città del Messico)!!