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Guida università Censis-Repubblica 2015, tornano le classifiche più attese dagli studenti

da | Ago 2015 | News | 0 commenti

La regina degli atenei italiani è ancora una volta l’Università di Siena. Niente di nuovo sotto il sole della Guida università Censis-Repubblica 2015, che conferma l’istituzione toscana al vertice tra tutti gli atenei statali del nostro Paese. Le classifiche stilate dal Censis per La Repubblica sono ogni anno attesissime, specie da quegli studenti ancora incerti rispetto alla sede nella quale iscriversi, e costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile.

Per realizzare i ranking contenuti nella Guida università Censis-Repubblica 2015 sono stati valutati sia gli atenei pubblici che quelli privati, prendendo in esame una ricca serie di indicatori che è possibile raggruppare in alcune macro-categorie: borse di studio e contributi per gli studenti, strutture, web, internazionalizzazione e servizi.

 

Ai fini della realizzazione delle classifiche, anche nella Guida università Censis-Repubblica 2015 le università pubbliche sono divise in mega atenei (con oltre 40mila iscritti), atenei grandi (da 20mila a 40mila), atenei medi (tra 20mila e 10mila), atenei piccoli (fino a 10mila) e politecnici. Per le università private, invece, valgono le seguenti suddivisioni: grandi (da 10mila a 20mila iscritti), medie (tra 5mila e 10mila) e piccole (fino a 5mila). I punteggi assegnati a ciascuna università derivano dalla media di quelli riportati in ciascuna categoria e possono andare da un minimo di 66 a un massimo di 110.

Incrociando le varie graduatorie, Siena risulta il miglior ateneo pubblico, con i suoi 100,6 punti. Al secondo posto si piazza Trento, che totalizza un ottimo 99,8, e al terzo finisce Camerino, forte del suo 96,2. Tra le università non statali, invece, quella che brilla maggiormente è Bolzano, che arriva addirittura a 102,4 punti, e precede la blasonatissima Bocconi, che si ferma a 96,6, e la LIUC di Castellanza, cui sono stati assegnati 93,4 punti. Come già negli anni passati, si evidenzia un gap importante tra le università del Nord e del Centro e quelle del Sud, che nelle varie classifiche rimangono attardate.

Oltre ai ranking generali degli atenei, la Guida università Censis-Repubblica 2015 contiene anche delle speciali classifiche dedicate alla didattica, nelle quali viene valutata la qualità dei corsi di studio.

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