Gelmini commenta la classifica del Times: necessaria una Riforma immediata
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Gelmini: Classifica Times conferma le nostre analisi, serve Riforma subito

da | Ott 2009 | News | 1 commento

ridimensiona-digelmini32 “La classifica del Times conferma clamorosamente quello che abbiamo sempre sostenuto, cioè che il sistema universitario italiano va riformato con urgenza”. Con queste parole il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini commenta la classifica pubblicata oggi dal prestigioso quotidiano britannico Times.

Nella classifica del Times l’Italia è presente solo al 174 esimo posto con l’Alma Mater di Bologna che, rispetto allo scorso anno è salita in graduatoria guadagnando otto posizioni e si piazza prima de La Sapienza, la più grande università italiana ferma al 205° gradino, come nel 2008.

“Siamo agli ultimi posti nelle classifiche mondiali – continua Gelmini – per questo motivo presenteremo a novembre la riforma dell’Università, con l’obiettivo di promuovere la qualità, premiare il merito, abolire gli sprechi e le rendite di posizione”.

Secondo il ministro è “risibile il tentativo di qualcuno di collegare la bassa qualità dell’Università italiana alla quantità delle risorse erogate”. Il nodo cruciale per il ministro infatti non sono le risorse ma come esse vengono investite.

Spesso infatti i finanziamenti vengono utilizzati, per Gelmini, per l’apertura di sedi distaccate “non necessarie e corsi di laurea inutili. Tutto questo deve finire. Mi auguro di non dover più vedere in futuro – conclude la responsabile del Miur – la prima università italiana al 174° posto”.

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rosario nicoletti
rosario nicoletti
14 anni fa

Tutti coloro che parlano delle graduatorie di merito delle università dovrebbero essere consapevoli che, nei paesi le cui università occupano posti migliori, esistono università di serie A, B, C, fino a lettere che descrivono scuole dove si insegna a tagliare i capelli. Da noi le università sono tutte uguali (almeno in linea di principio). Sarebbe più corretto e ragionevole paragonare settori, facoltà o dipartimenti nei diversi paesi: non credo che un tale paragone ci penalizzerebbe in ugual misura.