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Gasparri: “In piazza potenziali assassini”. Monito del Quirinale

da | Dic 2010 | News | 0 commenti

Torna ad alimentare le polemiche il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri. Dopo le sue dichiarazioni sugli arresti preventivi, l’esponente di centrodestra non si limita a replicare alle polemiche, ma rincara la dose infiammando sempre più l’opposizione e buona parte della comunità universitaria.
A dare il via alle dichiarazioni di questi giorni è stato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, che ha proposto per i facinorosi intervenuti ai cortei del 14 dicembre un provvedimento simile al Daspo, applicato ai tifosi di calcio per controllare gli accessi negli stadi.

Ora il nuovo appello di Gasparri, dagli spalti della trasmissione Agorà in onda su Rai Tre: “Genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate”. Il senatore Pdl ha fatto esplicito riferimento alle proteste in programma per mercoledì 22 dicembre, data del passaggio definitivo della riforma dell’Università.
Nel tentativo di placare gli animi sono giunte poi, le dichiarazioni del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, fatte in occasione degli auguri al corpo diplomatico al Quirinale. Il monito sui fatti del 14 dicembre è chiaro: “Le democrazie non possono ignorare queste proteste”, in quanto, ha ribadito il presidente, i cortei, sebbene talvolta oscurati da manifestazioni sporadiche e violente, sono una “evidente spia di malessere”.
Dal Quirinale sono arrivate invece altre dichiarazioni, stavolta però di preoccupazione per le prossime giornate di proteste, a causa delle posizioni espresse dalla politica di centrodestra, che in questi giorni vengono lette come una vera e propria “provocazione che serve a eccitare gli animi in un momento già molto delicato”. A manifestare preoccupazione è anche il segretario del sindacato di polizia Felice Romano, che ha parlato di incitamento delle proteste, riferendosi al Governo come a chi “pensa di farci giocare alla guerra e a chi si arma di più”. “Con i giovani bisogna parlare, discutere e non mostrare i muscoli – ha ribadito il segretario Romano – In particolare chi rappresenta un gruppo parlamentare dovrebbe avere senso di responsabilità e comprendere che solo il dialogo serio può farci uscire da questa situazione”.

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