Le università della Svezia verso la fusione
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Le maggiori università svedesi vanno verso la fusione

da | Dic 2011 | News | 0 commenti

Le maggiori università della Svezia verso la fusione? Dopo il calo del 25% delle iscrizioni degli studenti e l’annuncio del governo di finanziare solo gli atenei con un maggior numero di domande a discapito di quelle meno popolari, l’Università di Stoccolma, l’Istituto Karolinska e l’Istituto Reale di Tecnologia (Kth) stanno ora discutendo una possibile integrazione di bilanci e attività.

Era stato lo stesso ministro all’Istruzione, Jan Björklund, ad incoraggiare le fusioni fra università quando nel mese di ottobre aveva annunciato le nuove misure del governo per fermare il calo di iscrizioni. Per coprire i costi di eventuali fusioni universitarie e facilitare il processo, il governo svedese ha stanziato 20 milioni di corone (2,2 milioni di euro) per il 2012 e 75 milioni di corone (8,3 milioni di euro) per il 2013.

L’intento del governo sarebbe infatti quello di canalizzare i finanziamenti principalmente verso le università con una forte domanda di posti di studio e spingere le università minori a cercare fusioni con università più grandi e istituti di ricerca. A quanto pare tre fra le migliori università del Paese hanno accolto il suggerimento e stanno discutendo una possibile unificazione. La nuova università verrà organizzata in 4 aree scientifiche: medicina, tecnologia, scienze naturali e scienze umane e sociali.

Il Karolinska potrebbe dedicarsi esclusivamente alle scienze mediche, il Kth si concentrerà invece sulla tecnologia, mentre l’Università di Stoccolma verrebbe riorganizzata, già dal primo gennaio, in due grandi aree: scienze naturali e scienze umane e sociali (compreso il diritto). La fusione farebbe nascere un istituto d’élite responsabile del 40% della ricerca svedese con circa 70.000 studenti, oltre 6.000 dipendenti e un budget di oltre 9 miliardi di corone (circa 1 miliardo di euro).

Secondo il professor Kåre Bremer, rettore dell’Università di Stoccolma, una mossa di questo tipo darebbe molta più visibilità a Stoccolma e alla Svezia nel campo dell’istruzione superiore e della ricerca. La nuova Università potrebbe competere per entrare nella Top 25 della classifica accademica di Shanghai sulle università del mondo.

Nonostante la fusione delle tre università svedesi abbia incontrato il placet di gran parte dei professori e dei dirigenti, qualche rappresentante dell’Istituto Karolinska non è pienamente concorde, ma piuttosto a una cooperazione con gli altri istituti rimanendo de facto indipendente. In Olanda invece il progetto di fusione di alcuni atenei è stato fortemente contestato da studenti e docenti.

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