Fuga cervelli italiani. Ecco il rapporto dell'European Research Council
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Ricercatori italiani? Bravi ma realizzano i progetti all’estero. Parola di Erc

da | Ott 2009 | News | 0 commenti

Fuga cervelli rapporto Erc

Fuga cervelli rapporto Erc

Bravissimi e con un’ottima formazione, i ricercatori italiani, ma alla fine partono sempre per l’estero o lo stanno per fare. La loro scelta lavorativa ricade su laboratori e i centri di ricerca esteri capaci di valorizzare le loro competenze, professionalmente e non solo.

È questa la fotografia scattata dall’Erc, l’European Research Council, il centro europeo per il finanziamento di idee e progetti scientifici che giungono da tutto il mondo: nello Starting Grant 2009 saranno distribuiti 325 milioni di euro.

Secondo la relazione dell’Erc però i ricercatori italiani, pur bravi, sono primi in classifica anche per la ricerca di fondi: le domande provenienti da ricercatori del Belpaese sono 434 su 2.503 domande.

Primi della classe gli italiani lo sono anche per chi alla fine ottiene finanziamenti: 32 al pari la Germania, a seguire la Francia.

Un primato c’è anche per le donne ricercatore: le italiane sono quelle con più progetti approvati, 10 (la media delle quote rose in generale si assesta al 23%).

I problemi però non mancano: dei 32 progetti italiani vincitori, ben 18 saranno effettuati all’estero soprattutto nel Regno Unito (8) e in Francia (4). Così precipitiamo al settimo posto nei Paesi che ospitano le ricerche più innovative.

Tra i paesi più accoglienti per progetti innovativi il podio è tutto straniero: primo posto al Regno Unito (43), seguito dalla Francia (31) e dalla Germania (28)

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