L’8 marzo è universalmente riconosciuto come la Festa della Donna. Una giornata per riflettere sulle conquiste sociali, economiche e politiche. Ma anche una giornata per denunciare le discriminazioni e violenze che purtroppo oggi ancora esistono.
Tuttavia, non tutti conoscono la vera storia di questa giornata e quali sono le reali motivazioni che hanno portato a questa scelta simbolica.
Le origini della Festa della Donna
Per molti anni era diffusa la credenza che la Festa della Donna sia nata a causa del tragico incendio avvenuto il 25 marzo del 1911 in una fabbrica di camicette a New York, la Triangle Shirtwaist Company. In quel tragico episodio morirono 146 persone, di cui 123 donne e 23 uomini, per lo più giovani italiane ed ebree immigrate. Le giovani lavoratrici rimasero intrappolate nella struttura poiché le porte erano state chiuse dai proprietari per impedire le pause non autorizzate. Questa tragedia suscitò un forte sconvolgimento nell’opinione pubblica, che portò all’introduzione di nuove leggi sulla sicurezza nel posto di lavoro.
Sebbene tante persone credano ancora che le origini della giornata dell’8 marzo derivi da questo evento, possiamo con certezza dire che non è questa la causa. Le vere origini risalgono ai primi anni del ‘900, legati ai movimenti socialisti e alla Rivoluzione Russa.
Le prime proteste e la prima Festa della Donna nel 1908
Ripercorrendo la storia di questa celebrazione a ritroso arriviamo fino ai primi anni del ‘900, un periodo caratterizzato fortemente dai cambiamenti sociali e politici. In quegli anni il dibattito sulla parità di genere era sempre più acceso e le donne iniziavano a organizzarsi per richiedere quei diritti che fino ad allora non erano mai stati concessi.
Uno degli eventi più significativi per la Festa della Donna avvenne nel febbraio del 1908 a Chicago, quando Corinne Brown, attivista e figura di spicco del movimento femminile, organizzò una conferenza rinominata “Woman’s Day”. Nell’occasione vennero affrontati temi cruciali come la disparità di genere, la mancanza del diritto di voto per le donne e lo sfruttamento delle operaie.
L’evento riscosse un grandissimo successo, al quale parteciparono milioni di donne. Così, negli Stati Uniti, si decise di istituire la Giornata Nazionale della Donna, che oggi conosciamo come la Festa della Donna.
La conferenza di Copenaghen del 1910 e la prima Festa della Donna in Europa
Nel frattempo che negli Stati Uniti si celebrava il Woman’s Day, in Europa i movimenti per i diritti delle donne iniziavano a fermentare. Nel 1910, a Copenaghen, venne indetta una Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, alla quale parteciparono più di 100 donne provenienti da tutta l’Europa. È proprio in questa occasione che l’attivista tedesca Clara Zetkin propose l’istituzione di una Giornata Internazionale della Donna, dedicata alla lotta per il suffragio universale e per l’uguaglianza di genere.
La proposta venne poi approvata, ma senza stabilire una data fissa. Così, nel 1911 la Festa della Donna venne celebrata per la prima volta il 19 marzo in Europa, più precisamente in Germania, Austria, Danimarca e Svizzera. A questa manifestazione parteciparono più di 1 milione di persone, richiedendo i diritti fondamentali come:
- Diritto al voto
- Diritto di occupare incarichi pubblici
- Diritto al lavoro e formazione professionale
- L’esclusione di ogni forma di discriminazione di genere nei luoghi pubblici e di lavoro
Il primo 8 marzo della storia
La giornata dell’8 marzo inizia a prendere significato nel 1914, quando in diversi Paesi europei le donne scesero in piazza per protestare contro l’imminente Prima Guerra Mondiale.
Ma fu nel 1917 in Russia che l’8 marzo divenne il giorno che conosciamo oggi. Quando migliaia di donne russe scesero in piazza per protestare contro la guerra e contro i pochi diritti in loro possesso. Questo movimento diede vita a una serie di proteste che portarono alla caduta dello Zar e alla concessione del diritto di voto per tutte le donne.
Questo avvenne il 23 febbraio del 1917 del calendario giuliano, che in quello gregoriano corrisponde all’8 marzo.
I riconoscimenti dell’ONU
Nonostante iniziò a diffondersi rapidamente in molti paesi, la Festa della Donna non aveva ricevuto un riconoscimento ufficiale a livello globale. Nel 1975, in occasione dell’Anno Internazionale della Donna, le Nazioni Unite decisero di riconoscere a livello mondiale la giornata dell’8 marzo come la Festa della Donna.
Nel 1977, l’Assemblea Generale dell’ONU decise di approvare la risoluzione 32/142 invitando tutti gli Stati membri a istituire l’8 marzo come “Giorno delle Nazioni Uniti per i Diritti delle Donne e per la Pace Internazionale”.
La Festa della Donna al giorno d’oggi, perché usiamo le mimose?
Oggi l’8 marzo è una giornata riconosciuta in tutto il mondo. Un’occasione per riflettere riguardo la lotta che hanno dovuto supportare le donne e le conquiste ottenute durante il corso della storia. Sfide che ad oggi purtroppo ancora esistono.
La mimosa è il fiore simbolo utilizzato per rappresenta la forza e la resilienza delle donne. Un fiore resistente e capace di crescere in terreni difficili. La sua fragilità apparente, unita alla sua robustezza, è vista come un simbolo delle donne, che nonostante discriminazioni e violenze, riescono sempre ad emergere e a prosperare.


