Esame di Stato per fare l'avvocato: presto la riforma
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Esame di Stato per fare l’avvocato: presto la riforma?

da | Feb 2009 | News | 135 commenti

All’interno della riforma generale sulla Giustizia, il Governo dovrebbe inserire anche una sotto-riforma riguardante l’accesso alla professione giudiziaria. La stesura della riforma è stata delegata dal ministro della Giustizia Agelino Alfano.

La riforma per entrare nell’avvocatura, che sta già creando tensioni e proteste in diverse facoltà di Giurisprudenza, prevede che l’abilitazione alla professione di avvocato venga ottenuta solo dopo aver frequentato delle scuole professionali post laurea, a numero chiuso e a pagamento, mentre attualmente è sufficiente seguire un libero tirocinio presso un qualsiasi studio legale.

E dovrebbero essere modificate anche le modalità di accesso all’esame di Stato per diventare avvocato, a cui potrà accedere esclusivamente chi avrà frequentato le scuole post laurea.

 

Per diventare avvocato si dovranno insomma, sostenere diversi esami: uno per accedere alle scuole professionali post laurea, un altro al termine del corso ed infine, per diventare avvocato, si dovrà ottenere il superamento dell’esame di Stato.

Saranno inoltre posti dei limiti di età, sia per l’iscrizione al registro dei praticanti (40 anni), sia per accedere all’esame di Stato (50 anni). E dopo più di 3 bocciature, non si potrà più sostenere l’esame.

L’esame di Stato dovrebbe inoltre essere sostenuto senza l’ausilio dei codici commentati con la giurisprudenza, e dovrebbero essere eliminate materie ritenute più semplici per gli orali, come il diritto ecclesiastico.

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carmela
carmela
15 anni fa

è semplicemente una vergogna.è la terza volta che ci provo e non riesco a capire perchè non l’abbia passato prima dato che nei miei compiti non vi era alcuna correzione. io lavoro da sola con qualche clientuccio, solo che quando il valore della causa esorbita quello di mia competenza son costretta a fare io l’atto e chiedee il favore a qualche collega iscritto all’albo di firmarlo. così anche quei quattro soldi che racimolo se ne vanno nelle mani di chi ha titolo. non ci sono parole per questa pratica disumana e sconcertante qule è l’esame di accesso all’avvocatura. voglion persino renderlo più rigido. persino l’esame per l’iscrizione all’albo dei medici è più semplice. eppure se sbagliamo noi avvocati al òiù avrem perso una causa, dl tempo, dei soldi, se invece commettesse un errore un dottore…………….la si si rischia la vita. ……….che chi ha il potere di giocare con le nostre vite possa riflettere in fondo non deve mica darci uno stipendio, solo la possibilità di crearci un futuro dopo anni distudio sacrifici e umiliazioni, la selezione avverrà sul campo

Catone il censore
Catone il censore
1 anno fa
Reply to  carmela

L’esame di Stato di medico ha da sempre oltre il 99.8% di promossi. Chi viene bocciato è per motivi formali (errore di compilazione di scartoffie et similia). Ma la cosa non mi scandalizza considerando che la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina viene rilasciata fuori corso solo in circa il 15% dei casi e comunque sempre con una votazione molto elevata (se vedi le serie storiche di AlmaLaurea, oscilliamo tra una media del 110 e una media del 112, ove il 110 e lode viene computato come 113), mentre quella in Giurisprudenza viene rilasciata fuori corso in oltre il 90% dei casi e comunque con una media del 97/110.
Comunque dottore non è una professione, ma una qualifica accademica (che spetta anche a te).

La Fenice
La Fenice
15 anni fa

La riforma deve essere fatta a livello di università, ponendo l’accesso a numero chiuso come esiste per medicina. Credo che sia inconcepibile per uno stato civile che un ragazzo, dopo anni di studi in giurisprudenza, si trovi in mezzo ad una strada…tanto meglio allora che possa cambiare strada subito,all’inizio degli studi. Chi vuole veramente studiare giurisprudenza infatti sarà sicuramente motivato a superare l’accesso alla facoltà. Molti ragazzi studiano giurisprudenza tanto per avere un titolo e poi non trovando lavoro (perchè in Italia gli studenti tutti sono dei poveracci) si buttano sulla libera professione, senza magari averne passione.
E’ ovvio che i figli dei politici continueranno a diventare avvocati anche con la riforma e non avranno certo problemi a permettersi una scuola a pagamento, ma per i comuni cittadini le prospettive sono davvero tristi.
L’Italia sta diventando sempre più il terzo mondo.

Barbara
Barbara
15 anni fa

Io ho dovuto sostenere lo scritto per la quarta volta a Torino dopo venti giorni dalla bocciatura all’orale che non ho passato nonostante abbia saputo tutto. non sono raccomandata nè figlia di avvocati e questo è il risultato.credo di sapere fare bene il mio lavoro e nonostante tutto sono ancora appassionata. ho l’impressione di essere stata bocciata proprio per questo motivo. e poi mi dicono che la riforma è finalizzata a far passare i meritevoli. non mi facciano ridere!

keybi
keybi
15 anni fa

Siamo nel paese dei buffoni…che pretendete…!!! MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANA…

giorgio
giorgio
15 anni fa

Invece di riformare i tirocini si rende più difficile l’esame di abilitazione.
Si dovrebbe,di contro ,semplificare l’esame e migliorare l’apprendimento della professione
Si vuole consolidare una squallida realtà: pochi principi del foro strapagati che sfruttano i praticanti non abilitati.
Non bastava lo scandalo della riforma castelli ocorreva difendere i baroni delal professione

enzo
enzo
15 anni fa

ho letto la riforma non parla di nessun limite anagrafico di 40 anni per essere iscritto nelregistro dei praticanti.da dove deriva tale fonte di limite di 40 anni grazie.per il resto sono con voi contro la riforma

cristiano
cristiano
15 anni fa

E ovviamente una vergogna.
Non si dice che il 90% degli avvocati proviene da famiglie benestanti, e ora con le scuole post professionali a pagamento sarà peggio.
Ulteriore assurdità un praticante abilitato (che dunque fa cause in proprio) non viene giudicato in base ai risultati professionali ma sulla base di nozione meramente teoriche (che gli esaminatori stessi non saprebbero senza l’ausilio dei testi), e per di più dopo sei anni perdono l’abilitazione. Per cui c’e gente come Carmela, o come me che fa bene il suo lavoro, ma che dopo sei anni perde l’abilitazione perche non si ricorda una cosa nozionistica o una scadenza su tremila che ce ne sono nel codice. Ora mi chiede il diritto al lavoro, di chi lavora bene dove è andato a finire? protestare? non serve a nulla…l’unica cosa e sperare nella buona sorte, cambiare lavoro o fare l’abusivo… GRAZIE ITALIA PAESE DALLA MILLE POSSIBILITA (SOLO PER I RICCHI) E PAESE DEL POPOLO DELLE LIBERTA (LIBERTA DI BERLUSCONI E DEI SUOI FIGLI DI AVERE 4 TELEVISIONI, GIORNALI, QUOTIDIANI, COMANDARE L’OPINONE PUBBLICA DEL PAESE MANDANDO IN ONDA IL GRANDE FRATELLO INVECE DI ELUANA)

Minime
Minime
15 anni fa

Ciao Christiano,

ma che t’aspetti. Io sono dovuto andare a lavorare in Inghileterra e questo e’ uno dei tanti motivi. Qui non mi hanno chiesto chi fosse mio padre, mio zio o mio fratello.
Mi hanno fatto fare un c@#+ quadrato, mi hanno pagato ed adesso posso svolgere almeno parte della professione che vorro fare in futuro.
Non tutti pero’ hanno la voglia o la possibilita di fare quello che ho fatto io… che a molti puo’; sembrare un atto codardo.

Comunque, l’attuale situazione mi richiama ad una poesia di Hikmet, se non ricordo male, “la vita non ‘e uno scherzo”…

meditate gente, meditate

Silvia
Silvia
15 anni fa

E’ assurdo!!!ma non parlavano di liberalizzazione delle professioni??poi (per quanto credo sia prevista una disciplina transitoria quinquennale)le cose (se proprio devono) le devono cambiare per chi deve ancora iniziare giurisprudenza non per chi l’ha finita o la sta facendo!Si deve sapere da subito a cosa si va in contro scegliendo una facoltà al posto di un’altra e non si possono cambiare le regole del gioco a metà partita!Io mi sono appena laureata e se dai 5 anni di vigenza della vecchia disciplina ne tolgo 2 di praticantato e 1 perchè devo aspettare ottobre per l’esame mi rimangono 2 tentativi…E non sono figlia di nessun Paperon de Paperoni..Quindi mi chiedo se non passo in 2 botte cosa devo poi tornare a fare la scuola di specializzazione? E chi me la paga?I genitori svenati dagli anni universitari che si ritrovano una figlia ormai trentenne (ho 25 anni) che deve ancora chiedergli i soldi per le sigarette?Se proprio devono fare qualcosa che cambino le materie o levino i codici commentati almeno quelle sono cose democratiche e ci si ritroverebbe tutti sulla stessa barca ma mettere scuole di specializzazione a pagamento è profondamente ingiusto!Del pari limitare i tentativi a 3…Chi ha meno possibilità non sceglierebbe mai una strada che dopo anni di sacrifici (passi l’università ma i 2 anni di praticantato gratis proprio no)può non portare a nulla!!Quindi se proprio vogliono mettere le mani sulla carriera forense (già proibitiva) che pensino al primo esame di diritto privato e al sinallagma: do ut des e facciano pagare gli anni di praticantato!

Mauro
Mauro
15 anni fa

x Enzo … sebbene in ritardo … ma ho trovato solo ora e per caso questo thread

il limite deriva dall’art 48 a) della bozza

http://www.consiglionazionaleforense.it/files/5282/bozza%20riforma%20ordinamento%20professionale%20_seduta%20amm.va%2024%20luglio%202008_.pdf

Strano pero’ che nel testo di 48a) ce ne siano due

BAH

Tony
Tony
15 anni fa

Più di preoccuparmi di effettuare vergognose riforme dell’accesso, già abbastanza difficile e che di per sè non garantisce alcuna garanzia alle nuove leve che entrano nel mondo giudiziario, io CONSIGLIEREI CALDAMENTE a chi governa di effettuare una riforma del periodo di pratica forense, che è davvero scandaloso: inutile ai fini della preparazione all’esame, degradante e dequalificante, non pagato e in più (almeno x mia esperienza personale) sfruttato dal dominus per i propri bisogni personali piuttosto che per finalità formative. Si vuole poi ottenere una riduzione del numero di avvocati che inquinano le aule giudiziarie? bene, anzichè mettere dei limiti d’accesso, mettendo un limitè per l’esercizio dell’attività professionale a 65 o 70 anni vedrebbero come il numero di avvocati sulla piazza diminuirebbero almeno della metà! VERGOGNA

Francesco
Francesco
15 anni fa

Abolite l’esame di stato che serve solo a dare potere alle caste!
Rendete il tirocinio qualificante!
Sarà il mondo del lavoro a fare selezione, non devono decidere i grassi potenti dei consigli forensi!

Carmela
Carmela
15 anni fa

E’ vergonioso ciò che sta accadendo secondo me si tenta di bloccare la formazione di nuovi avvocati perchè gli avvocati di vecchia data mantengano il loro posto nei tribunali

andrea
andrea
15 anni fa

cosa aspettiamo a fare una grande manifestazione ed andare sotto la casa di Alpa presidente del Consiglio Nazionale Forense e del ministro della giustizia Alfano? la riforma prevede che dopo tre tentativi falliti all’esame uno deve abbandonare! vergogna!! l’esame di abilitazione per avvocato è esame non concorso a numero chiuso come per notai e magistrati dove valgono i tre tentativi. Muoviamoci ora perchè la riforma si avvvicina e il comitato ristretto al senato che si sta occupando della riforma ha terminato il proprio lavoro! cosa aspettano le associzioni dei praticanti a muoversi con studenti universitari e giovani avvocati (la riforma infatti elimina i giovani avvocati oltre che i praticanti legali)

Gian
Gian
15 anni fa

La colpa è nostra perchè non ci ribelliamo a queste ingiustizie.
Dovrebbero mettere invece l’accesso per l’iscrizione alla Facoltà di Giurisprudenza, così se uno non entra non spende denaro e anni di tempo.

elena
elena
15 anni fa

Ciao
Sono rumeno. Ho studiato 4 anni presso l’Università di Studi Giuridici specializzazione in Giurisprudenza. In Romania, può esercitare la professione di avvocato in aziende private o consulente legale della pubblica amministrazione. Per fare pratica, di diritto o il notaio deve soddisfare tutti i tipi di condizioni di concorrenza sleale.
Ora mi riconosce la mia laurea in Italia. Non posso più probabile che in Romania.
3 anni di lavoro come una società avvocato. Mi auguro che questo periodo equiparato per vedere quanto tempo è necessario che tutto il mondo.
Che miseria!
Dopo molti anni di studio hanno un diploma e non è possibile in pratica, il campo che si desidera …
Tutti i migliori e tutti di successo!

Pier Giulio
Pier Giulio
15 anni fa

Concordo pienamente con Andrea…… bisogna andare sotto la casa del professor Alpa e di Alfano e farci sentire!
Questi sono dei pazzi che ci stanno portando via il nostro futuro per salvare le loro poltrone…… ci dobbiamo mobilitare in massa per evitare di farci mettere i piedi sopra la testa! la votazione in commissione giustizia doveva esserci ieri ma è stata rinviata per il 15 settembre….. comunque è solo questione di tempo…. se non facciamo sentire la nostra voce subito poi sarà troppo tardi!
A SETTEMBRE TUTTI A ROMA!

Clara
Clara
15 anni fa

Carissimi colleghi nonchè Italiani, la situazione italiana degli studenti di giurisprudenza sta diventando una vera e propria porcheria .
Anni ed anni ad inghiottire insulti e a continuare a piangere sui libri per bocciature non meritate ma dettate semplicemente dalla prevaricazione di un baronato squallido…I vecchi avvocati, stanno semplicemente preservando le loro sedie alle loro generazioni, e ciò ormai non ci sbalordisce…il numero chiuso le bocciature le scuole post-laurea, il lavoro del padre!Questo è quello che conta non dimentichiamoci che la rivoluzione è sempre stata degli altri (v. Riv. francese), a noi non resta che abbassare la testa…tanto più sono ingiuste le cose meglio risultano..
A questo punto occorrerà però che cè lo dicano in faccia:”lei è preparata forse più di me, che sono solo un ricco figlio di papà e ancora ho dolore per i calci ricevuti……..ma purtroppo sa presto si laurereà quel cesso di mia sorella e da qualche parte la dovremo pur mettere ….(lo zoo era chiuso!!!!!)…però se magari lei forse ……è libera stasera??????…..
Questa è la realtà, a noi dicono di andare a fare i lavori non intellettuali pur essendo preparati e intelligenti e loro conservano ala poltrona…..
La riforma della giustizia ….i tempi sono lunghi accorpiamo le udienze….bla…bla….ma far entrare più gente in magistratura ????no….per carità…e poi un giudice, per un anno si occupa di esecuzioni e la’nno successivo l’ho mandano ad occuparsi di minori….tanto gli immmobili si sà nel nostro codice sono meglio tutelati….no?????

francesca
francesca
15 anni fa

..chi aderisce in senso favorevole a questa riforma e’ senz’altro molto frustrato dalla vita e da cio’ che non e’ riuscito ad ottenere dalla vita e che non otterra’mai….mi fanno tanta pena…io mi arrangero’ cosi’ come il destino mi riservera’….impegnandomi come sempre e sperando di avere gran pochi contatti con quaeste “persone”.

matteo
matteo
15 anni fa

per qualunque manifestazione io ci sono l’ho sempre detto. da anni.
svegliamoci.
scegliamo un giorno anche ad agosto o settembre.
chiamatemi o scrivetemi
matteo_gaffuri@libero.it
3471673984

FEDERICO
FEDERICO
15 anni fa

IO DICO SOLO UNA COSA: AVREI PREFERITO SCEGLIERE LA CITTADINANZA….IN ALTRI PAESI EUROPEI GLI STUDENTI VENGONO PAGATI PER STUDIARE(PER ESEMPIO IN GERMANIA)QUI INVECE BISOGNA STRAPAGARE PER CREARSI IL NULLA DAL MOMENTO CHE IL FUTURO VIENE ELIMINATO DA RIFORME RIDICOLE E SCONCERTANTI….CHE TRISTEZZA!! POVERA ITALIA!!!

Francesco
Francesco
15 anni fa

Purtroppo credo che l’esigenza di una riforma del settore giustizia sia evidente per tutti gli addetti alla materia.

Il problema sta in verità sta a monte, servirebbe il numero chiuso per l’accesso a giurisprudenza.

Dato che questo non c’è il numero dei laureati nella facoltà è sproporzionato, quello degli attuali avvocati è poi imbarazzante e tale da ledere gli stessi neo ammessi.

Non credo ci sia altra strada che riformare integralmente il comparto giustizia, ridando decoro alla professione forense e, allo stesso, tempo limitare ingiustificabili posizioni di privilegio proprie del notariato (nelle forme attuali è, a mio avviso, retaggio medioevale) e di magistratura.

Gli accessi a tali professioni sono infatti troppo discutibili ed il loro numero assolutamente inadeguato alle attuali esigenze.

Figliadinessuno
Figliadinessuno
15 anni fa

Il mio sfogo; sicuramente qualcuno si riconoscerà nella mia storia.
Mi sono laureata in giurisprudenza (vecchio ordinamento) ad aprile scorso dopo aver superato un calvario degno di un martire, avrei potuto laurearmi 2 anni prima se solo non avessi dovuto ripetere l’esame di procedura civile per 7 volte. Avevo già terminato la mia tesi che nell’attesa è stata sottoposta ad innumerevoli cambiamenti ed aggiornamenti dovuti al tempo perso per superare l’esame.Finalmente è arrivato il giorno della mia laurea e solo solo 15gg fà ho effettuato l’iscrizione al registro dei praticanti perchè la mia città straborda di avvocati e nessuno intendeva prendere un praticante in più ed ho anche dovuto pagare una cifra esorbitante per l’iscrizione che ho conquistato lavorando in call center 8 ore al giorno e andando in un bar la sera a servire ai tavoli. Lo so, non è bello lamentarsi e ricevere compassione ma se questa riforma dovesse essere approvata io che sono figlia di nessuno cosa dovrei fare per diventare avvocato e mettere a frutto i sacrifici miei e quelli dei miei genitori????

Matteo
Matteo
15 anni fa

Salve a tutti, anche io sosterrò la prova scritta per la seconda volta quest’anno, lo scorso anno sono stato bocciato solo perchè sono figlio di nessuno e non abbasso la testa mai di fronte a chi sostiene questo modo di fare barbaro e castista.
Purtroppo in questa professione vanno avanti i vari figli di e gli affiliati alle Massonerie, si le Massonerie!!! Nessuno ne parla ma tanto funziona così, anche se la costituzione vieta le associazioni di stampo fascista (e le Massonerie lo sono) chi vi è iscritto va avanti e dopo lavora anche con cospicui guadagni in quanto è tutto un farsi favori tra di loro.
Mi domando perchè non venga fatta una riforma che ci renda concorrenziali nel mercato internazionale, ossia una riforma sul tirocinio basata su di una pratica abilitante e volendo con un test di ingresso pre università.
Alla fine il nostro esame non è un esame di abilitazione ma si è trasformato in tutto e per tutto in un concorso…solo che chi supera i concorsi poi riceve stipendi profumati dallo stato, mentre chi supera l’esame di Avvocato se non possiede studi di famiglia deve cominciare da zero, magari indebitandosi per chiedere qualche prestito alle banche per cominciare l’attività.
I due anni di pratica, con prove intermedie presso i rispettivi consigli dell’ordine dovrebbero essere sufficienti per dare l’abilitazione alla fine sono i membri dei rispettivi consigli che ci vedono in giro per i tribunali e che possono constatare se effettivamente abbiamo svolto una pratica adeguata. Perchè sostenere ulteriormente (parlo dell’orale) un esame basato su materie accademiche?? Allora quelli sostenuti all’università non erano validi?..sei materie in 45 minuti…come si può concepire di dare una valutazione corretta su programmi così vasti in così poco tempo e con così poche domande??..qua si parla di ragazzi/e che hanno investito tempo, denaro e vedono il loro futuro stroncato nel giro di pochi minuti! Per non parlare dello scritto…dovrebbe esserci un metro di valutazione uniforme da nord a sud e non basato sull’umore di chi in quel momento legge il compito..
Secondo me servirebbe una protesta ben fatta, inutile lamentarsi e non fare niente per poi dimenticarsi di tutto una volta superato l’esame! Potremmo superare l’esame in un’eta dove ormai non saremmo più concorrenziali.
Proteste in piazza, manifestazioni sotto i palazzi del potere e soprattutto scioperi nei rispettivi studi, si lo so che rischiamo un bel pedatone dai nostri dominus..ma vedrete che se ricominciano a farsi le file nelle cancellerie, ufficiali giudiziari, assicurazioni ecc…come capiscono l’utilità del praticante che non hanno mai pagato fino a quel momento!!!
Loro guadagnato soldi sulle nostre spalle..mentre noi siamo in coda loro trattano con i clienti, mentre noi scriviamo memorie ed atti lunghissimi che poi loro firmeranno loro si fanno la bella vita e poi incassano soldi ed attestati di stima.
Se ricominciassero a fare quello che facciamo noi forse qualcuno che conta potrebbe spendere due parole nei palazzi del potere in nostro aiuto.
Ricordiamoci che lavoriamo gratis per anni e che questi anni non ci verranno riconosciuti ai fini pensionistici…semplicemente siamo una categoria che non esiste e non ha diritti…..
Secondo me è giunto il momento di farci sentire in maniera forte ed imponente!

silvia
silvia
15 anni fa

ragazzi,io ci sto!organizziamo qualcosa è una vergogna!mi hanno bocciata un mese fa all’orale e credetemi non me lo meritavo!e poi dicono che all’orale dovrebbero premiare chi ha fatto una pratica seria..ma non diciamo fesserie!sono passate persone che hanno già un posto fisso e ben retribuito, le quali non se ne fanno niente del titolo!ed io che studio da una vita,mi sono sbattuta in giro per tribunali e cancellerie risparmiando la fatica al deominus che non mi ha mai dedicato 5 minuti del suo prezioso tempo per parlare di diritto,ho fatto un corso per prepararmi allo scritto,l’ho passato,ho trascorso un’estate sui libri,sono ancora sulle spalle dei miei quando mie coetanee impiegate stanno molto meglio di me?!?è vergognoso!!!

guido
guido
15 anni fa

bhe che dire…l’esame è selettivo ma non impossibile….io l’ho passato al primo tentativo, peraltro senza fare alcun corso di preparazione) e non sono certo un genio…Non credo che che entrino in gioco nepotismo e raccomandazioni. La figlia del titolare dello studio in cui ho fatto pratica ha fatto l’esame quattro volte e non l’ha passato e vi assicuro che non è affatto stupida. La chiave del successo in questa prova sta in tre fattore: studio costante (ragionato, non mnemonico stile università) pratica effettiva (no cancelleria, no soli precetti o decreti ingiuntivi, ma atti, pareri, ricerche giurisprudenziali, lettura ragionata delle sentenze) e fortuna. Io durante la pratica nei ritagli di tempo studiavo, mi informavo, se andavo a fare una notifica mi leggevo l’atto da notificare e non perdevo ore al bar del tribunale come molti altri praticanti. Il problema cari amici, è il dopo, siamo veramente tanti e il lavoro è poco. Se continua cosi vi confesso dovrò mollare…forse andro all’estero..qui in italia o sei troppo vecchio (ho 31 anni) o troppo qualificato. Quindi ai giovani mi permetto di dare un consiglio…o avete degli agganci, delle conoscenze, delle raccomandazioni…o fate altro prima che sia troppo tardi..(un avvocato pentito)

Francesco
15 anni fa

Con tutti i problemi della giustizia si va a riformare l’accesso alla professione!!! Semplicemnte assurdo folle ed insensato si va a penalizzare chi non ha avuto mai nulla a che fare con la giustizia e non chi per anni ed anni non ha fatto altro che peggiorare questo sistema!!!
Invece di andare verso una liberalizzazione della professione che non farebbe altro che comportare minori costi, maggiore professionalità e risolverebbe realmente il problema si vuole blindare l’accesso a pochi privelegiati!!!
Questo paese deve lasciare la libertà ai giovani di affermarsi invece di creare continue problematiche ed allungare sempre di più il loro ingresso nel mondo del lavoro, i problemi che abbiamo oggi non li abbiamo mica creati noi giovani!!!
Mi chiedo ma quanto ITALIA diventerà veramente LIBERA ed inizierà ad essere COMPETITIVA…..lo dovrebbe fare con questi sono i progetti di riforma????!!!!!
Semplicemente assurdo!!!!
Semplicemente Vergognoso

no avvocato
no avvocato
15 anni fa

mi rivolgo a guido che ha superato l esame al primo tetativo …….penso che l orale nn lo superi perche in sede di esame capiranno che parli col c..o —-poi mi dirai studio costante,etc etc tu arai un altro che andra poiu a rispondere al telefono in un call center senza offese a loro

alexius
alexius
15 anni fa

Lavoro presso uno studio legale una media di 40/45 ore la settimana; raggiungo lo studio con mezzo privato; faccio lavoro di cancelleria nonchè una media di 1 trasferta la settimana presso i tribunali della provincia; mi sono laureato nel gennaio 2008 ed ho cominciato la pratica forense a marzo dello stesso anno; ho pagato più di 300 euro per l’abilitazione a patrocinare le cause di minor valore (ma all’infuri di qualche multa ad un parente – ovviamente gratis – non faccio); il mio avvocato ha molta stima di me e mi fa lavorare sodo apprezzando quello che faccio e come lo faccio.Non mi paga nemmeno un centesimo di euro, al più un caffè al bar. Che ne penso di questa riforma secondo voi?Che è giusto fare andare avanti solo quelli che vogliono davvero fare l’avvocato così com’è giusto che a fregiarsi del titolo siano solo quelli che veramente vogliono esercitare la professione, ma oggi questo giro di vite mi dà l’impressione di essere una rappresaglia degli avvocati che il lavoro ed i guadagni abbondanti già ce li hanno e vogliono trovare un modo per impedire di lasciare spazio alle nuove leve.Ditemi che ne pensate.

Davide
15 anni fa

Mi sembra una riforma citrulla.

lUIGI
lUIGI
15 anni fa

Salve, mi chiamo Luigi. Sono praticante avvocato dal 2003; purtoppo, per quattro volte non ho superato l’esame di abilitazione. Mi chiedo, in forza della riforma preannunciata e oramai prossima, potrò ancora continuare a sostenere l’esame? Sono amareggiato, disperato! Sento che mi si vuole stroncare la carriera! Vorrei che qualcuno mi aiutasse! Sono disponibile ad ogni tipo di iniziativa per contrastare questa ingiustizia che si va profilando! Aspetto vostre determinazioni.

giuseppe78
giuseppe78
14 anni fa

cari colleghi viviamo nel paese delle banane!
il praticante avvocato non ha mai avuto diritti ma solo obblighi nei confronti di un dominusa che, rispristinando la schiavitù, ha lucrato sul nostro lavoro, sulla nostra passione e al termine dei due anni ti dice:”grazie per latua preziosa collaborazione, ma non ho più bisogno di te” mandandoti a quel paese… tanto ogni anno le facoltà sfornano tanta nuova forza lavoro gratuita…che ne penso?? senza parole

Francesca
Francesca
14 anni fa

Cari colleghi anch’io come molti di voi dovrò sostenere l’esame per la terza volta!Mi sento proprio umil1iata da tutto questo sistema!Non possiamo e non dobbiamo continuare a subire!Svegliamoci e facciamoci sentire!!!!!

luca
luca
14 anni fa

l avvocato è l’unica professione al mondo in cui per guadagnare 1000 euro al mese (senza un contratto, tfr, malattia, diritto a ferie, straordinari, perche di questo parliamo, cioé peggio dell’ultimo apprendista dell’ultima aziendina del mondo) devi fare due anni gratis più in esame che ti fa perdere un altro anno. e poi? uno su mille ha la bravura ( e soprattutto la fortuna) di capitare nel posto giusto al momento giusto e diventare socio,non prima dei quarant anni passati ovviamente; per la restante massa si apre una prospettiva di schiavitu a vita in uno studio legale a fare i dipendenti senza diritti, con la speranza prima o dopo di avere un numero sufficiente di clienti per riuscire a mettersi in proprio, cosa oggigiorno quasi impossibile: i clienti non pagano perché le cause durano un eternita e quindi prima di te pagano il dentista che in un giorno fa il lavoro; quello che assicura un entrata fissa sono le convenzioni con le aziende per il giudiziale e lo stragiudiziale, che sono in mano a pochi studi avviati. se non hai un grosso giro di clienti a fine mese non mangi, se poi devi pagare una segretaria non ne parliamo: ti devono entrare almeno 100000 euro lordi, altrimenti non vale la pena. conosco bravi avvocati quarantenni che pero non hanno abbastanza clienti per mettersi definitivamente in proprio (dove vuoi andare con un paio di usucapioni, due tre sfratti, e qualche precetto?)
poi a fine mese se anche lo studio ti da 4000 euro devi togliere iva, irpef cassa avvocati e un mucchio di cose (perche sei un libero professionista che fa la fattura allo studio, anche se é lo studio che decide quanto darti)e alla fine non ti resta un piffero, e considerato che una brava segretaria, di direzione si porta a casa anche 2300 euro netti al mese, non laureata, con la tredicesima ecc, alle cinque è a casa e il sabato non lavora, chiedo: vale la pena fare sto mestiere? la maggiorparte degli avvocati con cui ho parlato mi ha detto che se tornasse indietro farebbe altro, e io prima di entrare nel tunnel senza uscita di questa professione diventata un disastro, faccio l’esame e poi cerco altre strade.se devo lavorare per fare volontariato vado a fare il missionario in africa, non certo lo schiavo in uno studio legale.

Nicola
Nicola
14 anni fa

Sono un ragazzo praticante avvocato dal 2004 e, quest’anno, dovro’ ridare questo benedetto esame per la quarta volta!
Ma è possibile che dopo anni di studio, un’attività legale continua e con un certo fatturato, con moglie e due figli a carico oltre alla casa appena acquistata, debba sentirmi certo del precariato e con nessuna prospettiva?
Per lo stato io tra un anno e mezzo, quando scadrà il patrocinio, dovro’ salutare i miei clienti e dire loro che fino adesso abbiamo scherzato! Che si affidino pure ad altri professionisti perchè io non posso piu’ assisterli?
Sono veramente deluso dal sistema che ti permette di gestire il contenzioso per 5 aani di patrocinio e poi ti lascia a casa a 35 anni, quando sei un ramo secco per le assunzioni!
Mi auguro che il sistema cambi, senno’, dovro’ valutare lavori alternativi con profondo dispiacere e rammarico.
In bocca al lupo a tutti e che sia l’anno buono!!

Fra
Fra
14 anni fa

Io ho dato l’esame per la prima volta quest’anno e sono stata bocciata all’orale. Sono andata ad assistere a tutti gli appelli della mia commissione, perchè passavo il penultimo giorno, e ogni volta su cinque candidati due venivano bocciati, il 2° e il 5° o il 1° e il 3°. Sarà un caso???
Stavolta è toccato a me… tra poco riproverò lo scritto, ma se per disgrazia non dvessi passarlo credo che abbandonerò il mio sogno e mi cercherò un lavoro “vero”

Paolo
Paolo
14 anni fa

Io ho dato l’esame un infinità di volte una volta..una volta ho anche superato lo scritto per poi essere bocciato all’orale,.. che dire. Ogni tanto ci riprovo ,non so per quanto tempo potrò ancora visto che sono quasi al limite di età che viene ora proposto.
Ovviamente dovendo campare, da anni ho cambiato attività ora sono un piccolo imprenditore. Sono soddisfatto anche se un po di rammarico mi è rimasto perchè è una professione che mi sarebbe piaciuto svolgere.Se posso dare un consiglio ai giovani praticanti .. non investiteci troppo, valutate un ventaglio di possibilità professionali, tenete presente che dopo i 32/33 anni è praticamente impossibile trovare un lavoro dipendente nel privato…In bocca al lupo a tutti!!

jo'
jo'
14 anni fa

ahahahah un laureato deve soffrire per più di 3 anni per diventare avvocato (se è fortunato) e un criminale deve aspettare 2 anni per essere discolpato??!! hahahahah si vede che ne capiscono di giustizia…

giovanna
giovanna
14 anni fa

ciao, colleghi tra qualche giorno saremo d’esami…sono a pezzi, è la 3 volta….e parlano di stato di diritto ed i nostri diritti, dopo anni di studio e di lavoro non retribuito…una 30enne in piena crisi di nervi.

ernesto
ernesto
14 anni fa

questa riforma è una vera fesseria, semplicemente inutile e improduttiva di effetti positivi, se non per i baroni avvocati che sono i veri beneficiari della predetta riforma, che hanno trasformato l’ordine degli avvocati in una vera corporazione produttiva di privilegi finalizzati a drogare il mercato del lavoro, secondo logiche parassitarie ed immorali contro la meritocrazia ed il libero mercato, che vuole la leale competitività come vaccino, agli arbitrati dei potenti, che in spregio ad ogni ragionevole buon senso, sta nel caso in argomento distruggendo e depauperando la professione forense. n.b. se passa questa vergognosa riforma lo scrivente praticante da elettore del pdl passerà a votare di pietro, e questo è l’invito che rivolgo a tutti i praticanti avv. passate la voce un abbraccio a tutti.

Alessandro
Alessandro
14 anni fa

Naturalmente esistono esempi sia in un senso che nell’altro, mentre non credo proprio – e parlo per esperienza personale – che si possa fare di tutta l’erba un fascio additando l’esame da avvocato come un esame pilotato o che premia solo i figli di qualcuno.
Io non avevo nessun “santo in paradiso” e, come me, altri 4 colleghi che nel mio stesso anno fecero l’esame. Era il 2003, l’anno in cui la commissione incaricata di correggere i compiti di Roma era quella di Milano; quindi non certo una delle più permissive, anzi.
Personalmente, ho studiato 14 ore al giorno circa per 7 mesi consecutivi (giugno-dicembre) mentre, laddove non potevo per impegni presso il dominus, studiavo di notte. In questo modo, ho dapprima passato i 3 scritti con una votazione complessiva superiore a 120 (più di 40 per compito) e poi l’orale con tanto di complimenti della commissione; e per quelli che pensassero che potrei essere stato privilegiato cito un paio di domande che mi vennero fatte all’orale e che ancora mi danno gli incubi la notte: la doppia causa nella delegazione, nell’espromissione e nell’accollo con tanto di descrizione analitica dei tre istituti e la procedura di adozione internazionale, passaggio per passaggio.
Lo stesso è accaduto ai miei quattro amici, tutti passati come me alla “prima botta”, sia allo scritto, sia successivamente all’orale.
Nel frattempo, anch’io ho potuto assistere nei tre giorni di compito a gente che diceva di aver fatto l’esame 7 volte e poi, al momento di sviluppare la traccia, confondeva un contratto reale (quale il comodato) con un contratto ad effetti reali o usava a briglie sciolte brocardi latini “rivisti” e decisamente “italianizzati”, per non dire altro sugli orribili orrori di ortografia di alcuni aspiranti avvocati.
Come venne riferito anche a me, infatti, gli errori di ortografia e quelli di sintassi non sono accettabili; confondere un “se io avessi” con un “se io avrei” o un “che” con un “ke” vuol dire rivedersi l’anno dopo di nuovo allo stesso banco e non c’è nulla di più giusto.
Passi infatti la mancanza dell’italiano giuridico, ma non certo la mancanza dell’italiano.
Il bello è che le stesse cose le vedevo anni prima all’università.
Condivido quindi il pensiero di chi propone una miglior selezione universitaria ed un praticantato più qualificante, mentre non condivido neppure lontanamente l’assurdo concetto secondo cui l’esame è pilotato, privileggerebbe le caste, e bla bla bla. Fandonie belle e buone.
Studiare come e più degli altri premia. Sempre.
Uno dei tanti avvocati di Roma

gigiunz
gigiunz
14 anni fa

E’ triste la situazione di chi, dopo anni di studio e praticantato e di effettivo svolgimento della professione sul campo non vede riconosciuti i suoi sacrifici, sono solidale con tutti i colleghi che non ce la fanno più con questo sistema nè con le prevaricazioni ( e credetemi tante!) di chi è un “vecchio ” avvocato nei confronti dei giovani!!! Sono anche d’accordo con Alessandro da Roma, il lavoro e lo studio premiano!!! La tua esperienza può essere da conforto(!) ma non può essere presa ad esempio se su dieci testimonianze solo la tua è “positiva”! Bisogna che effettivamente le cose cambino per tutti, è vero il lavoro e lo studio premiano ma solo se verificati sul campo!!! Auguro a tutti un anno pieno di serenità e forza per ottenere il successo che ognuno di noi merita!!!

Francesca
Francesca
14 anni fa

La penso esattamente come Ernesto.
Se passa questa vergognosa riforma per un esame che andrebbe già abolito in quanto “ostacolo non rimosso dallo Stato”
MAI PIU’ VOTARE PDL MA VOTARE “DI PIETRO”
Noi abbiamo sudiato già abbastanza per poter esercitare una LIBERA professione.
STIGMATIZZIAMO I POLITICI CHE VOTERANNO A FAVORE!

Barbara
Barbara
14 anni fa

Credo che tu Alesandro parli così perchè sei stato fortunato oltre che bravo ovviamente. Quest’anno ho sostenuto l’esame per la quinta volta dopo essere stata bocciata una volta all’orale e nonostante quest’ultimo fosse andato bene. le cose sono andate proprio così . che tu voglia crederlo o meno. esercito a pieno ritmo e con ottimi risultati eppure a Torino non erano dello stesso avviso. ho subito una ingiustizia di portata inestimabile. ma considerata la tua esperienza non potresti capire. Le ingiustizie e le caste esistono eccome nel nostro ambiente ed è giusto che si sappia. é scandaloso ma solo chi vive un simile calvario sulla propria pelle ne prende atto.

SAMUELE
SAMUELE
14 anni fa

Cari giuristi,
se potessi tornare indietro pagherei oro per non fare più giurisprudenza, ne tanto meno l’avvocato.
Premetto, non sono figlio di nessuno, mi sono laureato in legge con sacrifici immani,studiavo e lavoravo e allo stesso tempo sognavo, come tutti Voi, un futuro migliore…
Ho conseguito la laurea in legge a Firenze, e mi sono accorto come tutti Voi che ero di nuovo, a 28 anni, punto e da capo; sciaguratamente ho pensato bene di mettermi a fare la pratica forense, pensando sempre in un futuro migliore ehe heh, dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno pagato solamente con le firme del dominus. A 32 anni, finalmente, conseguo il titolo di avvocato da principio sinceramente ho pensato che la mia vita potesse cambiare in meglio eh eh eh eh…, ora che ero un avvocato, credevo solamente a questo punto di poter condurre una vita dignitosa e decorosa, invece no, ho aperto uno studio che mi sta affossando dai costi, affitto, telefonate, tasse varie,e vivo a 36 con i miei. Guadagnerò si e no 500 euro al mese come la maggior parte dei miei colleghi della mia età che si vergognano di dire quanto guadagnano a 30- 40 anni e vanno avanti con gli sponsor.. .salvo che non siano figli di…….ovviamente. Se accettavo di andare a lavorare in uno studio legale già avviato si prospettavano dai 500 euro agli 800 euro senza essere assicurato ehehh e.e lavorando solo e esclusivamente per l’avv. senior, punto e da capo eheh eh
Sono arrivato alla conclusione che per svolgere la professione ai giorni d’oggi non è importante essere dei bravi avvocati devi avere le spalle coperte o essere figlio di un avvocato o avere una fonte di clientela sicura che ti garantisca di fatturare veramente, se no sei alla fame come l’80 percento dei giovani avvocati che guadagnano 500 euro al mese e che non parlano sui loro guadagni da miseria dai 30 ai 40 anni.
Per me la vergona sono i vecchi avvocati che hanno creato questo sistema inflazionato con l’unico fine di garantirsi la loro sporca e ricca pensione lasciando marcire le generazioni future.
Per me la vergogna sono le università di giurisprudenza e tutto quello che ruota intorno queste, che pur sapendo che il mercato era inflazionato hanno continuato a illudere gli studenti sfornando disoccupati ho futuri giovani avvocati alla fame.
Per me la vergogna è questo paese che per i giovani se non sono figli di….. sono condannati a morire lentamente.
Concludo dicendo a tutti quelli che vogliono fare l’avvocato, se non siete figli di avvocati, politici, non avete soldi di famiglia per sopperire, quantomeno a cinque- dieci anni di miseria dopo essere diventati avvocati, trovatevi un altro lavoro fintanto che siete in tempo con i limiti di età.

diana
diana
14 anni fa

O Dio!!! e io che voglio iscrivermi quest’ anno..prima avevo pensato al notariato pero ho letto che e molto difficile, quasi impossibile….
Come e possibile che un laureato in legge sia tratato in questo modo? secondo me, andra meglio in romania che in italia.
Cosa faccio? si o no alla giurisprudenza? Andro a chiedere anche l’opinione di un avv che conosco….

annamaria
annamaria
14 anni fa

davvero che vergogna questa riforma…………invece di varare riforme tendenti alla praticità delle cose a ridurre gli esami universitari e a promuovere iniziative meno onerose ed assurde. dopo tanto studio si rischia di non essere ripagati anzi di vedersi tarpate le ali dato ke non tutti ci possiamo permettere di accedere a corsi privati. io proporrei piu selezione e piu onesta nei criteri valutativi prescindendo da parentele e da altro sinceramente…..

Giulia C.
Giulia C.
14 anni fa

Che desolazione! Non comprendo perchè penalizzare i giovani, quelli che si divertono a definire bamboccioni e che purtroppo lo sono, senza speranza.
Leggere i commenti mi ha destabilizzata. Tra un paio d’anni dovrei completare il mio ciclo di studi in Giurisprudenza, nel frattempo mi sono sempre rimboccata le maniche per riuscire a studiare e lavorare contemporaneamente, cercando di pesare il meno possibile sulla mia famiglia (4 persone, padre militare e mamma casalinga) agognando il momento in cui finalmente i sacrifici verranno ripagati…Ma chi mai avrebbe potuto immaginare che le prospettive sarebbero state queste?
Perchè ogni Ministro, ogni governo, ogni legislatura, vuole lasciare la propria impronta andando a dissestare un sistema già squilibrato? Per ogni questione si mettono d’impegno per trovare la soluzione peggiore e più insulsa?
Ad averlo saputo chissà, forse avrei optato per qualcos’altro cinque anni fa, ma adesso è troppo tardi e non possono cambiare tutto e rendere inaccessibile il già proibitivo esame…Per non parlare della meritocrazia che è praticamente inesistente! Ma ci prendono forse per stupidi?
Abbiamo il diritto di protestare e farci sentire, è assurdo che mangino sulle nostre spalle e che si permettano pure il lusso di definirci bamboccioni, RELEGANDOCI AI MARGINI DELLE POSSIBILITA’ E NON LASCIANDOCI NULLA IN MANO!

Maria
Maria
14 anni fa

é uno schifo, mi vergogno di esser italiana!Ho messo da parte la vita privata per fare l’avvocato,tentare dato che non lo sono ancora dopo 4 volte a Roma..!!!!confermo quanto dite sopra, e se tornassi indietro farei scienze politiche, lavorano + di noI! Il risultato dei miei sacrifici: ho fatto passare troppo tempo e lo stress forse mi ha portato alla sterilità. BELLO AVERE SOGNI VERO?!?!???????????????????????????

Sara
Sara
14 anni fa

Ciao a tutti!
Ho letto le Vs. osservazioni e legittime lamentele, però vorrei riportarVi la mia testimonianza come spunto di riflessione per chi, per giustissime e legittimissime ragioni, si è pentito di aver scelto la strada della libera professione.
Io mi sono laureata nel 2005 e dopo la pratica, stufa di lavorare 10-12 ore al giorno gratis e con spese a carico mio 8tipo benzina per fare le commissioni), ho deciso di mollare tutto e cercarmi un lavoro. Prima ho lavorato presso l’ufficio legale di una banca (ho passato le selezioni e senza nessuna conoscenza) ma a stage a 400 euro al mese e senza ticket per pranzo (e per di pù facevo la pendolare con sveglia alle 5.20 della mattima!), poi sono andata in un’altra banca (di nuovo previa selezione e senza conoscenza) ma finendo a lavorare per due anni allo sportello (saltando puntualmente la pausa pranzo perchè, essendo sotto organico, il lavoro di back office andava fatto fuori orario di apertura al pubblico) alla mercè di clienti isterici, nuovamente facendo la pendolare (sempre sveglia alle 5.20) etc.. Ora lavoro nell’ufficio legale di un’azienda: Voi direte, che fortuna! ma CHE FORTUNA E FORTUNA! è vero, ho uno stipendio fisso… ma poi basta. Se sto male e sto a casa, a parte il fatto che mi costringono a lavorare anche da casa quando non a tornare al lavoro prima, poi la fanno pagare in vari modi; lavoro 10-12 ore al giorno e spesso anche il sabato, senza potermi permettere di disporre del tempo libiero (come dovrebb fare un lavoratore subordinato) perchè se esco alle 17.30 si arrabbiano, quando non c’è talmente tanto lavoro da dover finire a casa dopo cena; la direzione è praticamente una dittatura, fanno di testa loro spesso senza consultare l’uff. legale per poi finire qui quando le cose non vanno e tu devi mettere le pezze ai loro casi; le rare volte in cui vieni convocato se ti permetti di far presente che la legge dispone diversamente da quanto loro vorrebbero fare ti dicono che sei un incompetente e che in qualunque momento possono sotituirti con qualcuno che gli dà ragione…
insomma, come capite, non sono rose e fiori neppure al lavoro da dipendente!
Non fate l’errore che ho fatto io, di credere che uno stipendio fissa risolva tutto e dia gratificazione. non è vero! ci sono altri problemi e tante altre umiliazioni, talvolta insopportabili!
Ora sto pensando di provare l’esame che non ho mai avuto il coraggio di fare e da cui sono scappata per paura di entrare nel circolo vizioso delle bocciature (ho cominciato a studiare, ma non è facile lavorando dalle 8 alle 20!). vorrei conseguire il titolo per soddisfazione personale e per crearmi un’alternativa a quest’agonia! spesso sento di essermi messa in vendita, perchè per avere uno stipendio accetto soprusi e umiliazioni, senza considerare la frustazione di fare un mucchio di lavoro e o non viene apprezzato e viene denigrato o viene poi attribuito a meriti di altri.
Almeno con la libera professione tornerei a poter, almeno in parte, diporre del tempo… e soprattutto torneri ad avere rispetto… e il rispetto di me stessa!
NON MOLLATE!
NON VENDETE LA LIBERTA’, LA SODDISFAZIONE PERSONALE E IL RISPETTO PER VOI STESSI per 1500-2000 euro al mese (che poi saranno quelli per il resto della vostra vita, salvo piccoli aumenti di 40 euro ogni 2 anni o circostanze fortunate)!