L'Edisu Piemonte scopre dichiarazioni reddito false
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Edisu Piemonte, le borse regionali e i “piccoli evasori”

da | Set 2009 | News | 1 commento

Edisu Piemonte

L’Edisu, l’Ente Regionale per il Diritto allo studio, si rimbocca le maniche e come ogni anno, oltre ad elargire le borse di studio regionali destinate agli studenti più meritevoli, per il recupero delle spese universitarie, si ritrova a mettere a nudo tutti coloro che furbescamente falsano le dichiarazioni dei redditi al fine di ottenere una borsa di studio.

E’ il caso dell’Edisu della Regione Piemonte che dal 2006, effettua un controllo a tappeto sulle domande che arrivano annualmente per le borse. I controlli hanno dunque fatto emergere che nell’anno accademico passato, in più di 358 hanno compilato dichiarazioni dei redditi false. In tutto è stato recuperato circa 1 milione e mezzo di euro che andrà ridistribuito agli studenti meritevoli.

Intanto l’università si sta interrogando sulla possibilità di allargare i controlli sulle domande per le borse regionali per evitare soprattutto che, per colpa di un considerevole gruppo di “furbetti”, ci rimettano studenti che davvero necessitano degli assegni.

Lo stesso discorso, come ha dichiarato il Presidente dell’Edisu, vale anche per tutti gli studenti che abbandonano magari gli studi senza darne comunicazione all’Edisu, il quale ignaro, continua ad erogare l’assegno, per poi cercare di recuperarlo inseguendo lo studente. Il problema per l’Edisu infatti è la difficoltà che incontra per ritornare in possesso di quelle somme.

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GIUSEPPE VINELLA
GIUSEPPE VINELLA
14 anni fa

In data 09.09.2009, mio figlio Paolo , iscritto al Politecnico facoltà di Ingegneria Elettronica, in mia presenza ha presentato domanda cartacea presso lo sportello di Corso Raffaello n.20 per l’ottenimento del servizio mensa. Tra i documenti acclusi alla domanda, il modello ISEE rilasciato dall’INPS relativo al nucleo familiare indicante, ai fini dell’assegnazione della tariffa del servizio mensa, il valore di euro 31.606,76 che gli darebbe diritto alla fascia 2. Orbene, da quella data ad oggi, nonostante le sue reiterate proteste che hanno sortito come risposta solo l’invito a (ri)presentarsi personalmente in Corso Raffaello per non so cosa, egli utilizza il servizio mensa con ogni volta l’addebito sul già attivato borsellino elettronico del corrispettivo relativo alla fascia alta, senza tenere in debita considerazione la predetta situazione ISEE. Mi sembra un comportamento poco serioe poco attento da parte dell’Ente e mi riservo di denunciarlo al MIUR che, economicamente, contribuisce alla realizzazione del servizio mensa. Ben vengano i controlli per scovare i delinquenti, ma si accertino e si riconoscano con tempestivià (i mezzi ci sono) la legittimità delle dichiarazioni e degli atti delle persone oneste. Cordiali saluti. Giuseppe Vinella