Con l’entrata in vigore dei D.M. n. 75 e 77 del 24 aprile 2025, in attuazione degli articoli 6 e 7 del d.l. 71/2024, convertito in Legge 106/2024, prende ufficialmente forma un nuovo modello di formazione per i docenti specializzati nei corsi di sostegno. Un cambiamento importante, con il quale si punta a rendere il sistema più moderno, inclusivo e digitale, coinvolgendo tutte le università italiane.
Con questa nuova fase la formazione docenti si caratterizza per una forte impronta innovativa, sia dal punto di vista metodologico sia organizzativo, grazie al coordinamento di INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).
Chi può accedere ai corsi sostegno?
I nuovi corsi di specializzazione sono rivolti a due categorie specifiche di insegnanti con caratteristiche e requisiti differenti. Ecco quali:
Docenti con almeno tre anni di servizio sul posto di sostegno. Gli anni di servizio possono anche non essere continuativi, svolti nel medesimo grado scolastico negli ultimi cinque anni. Questi percorsi sono strutturati in 40 CFU e considerano il tirocinio già assolto, in virtù dell’esperienza pregressa.
Docenti con titolo di specializzazione conseguito all’estero nei corsi di sostegno. Vengono riconosciuti gli anni svolti in un Paese dell’UE, ma con un riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MUR), con contenzioso attivo in corso. Per loro sono previsti due percorsi differenziati:
- 48 CFU per i candidati privi di esperienza professionale specifica, con almeno 12 CFU destinati al tirocinio.
- 36 CFU per i candidati con almeno un anno di servizio nel grado d’istruzione pertinente in Italia, per i quali il tirocinio si intende assolto.
Entrambe le tipologie di percorsi sono pensati per fornire una preparazione mirata e di qualità, che risponda alle richieste del sistema scolastico nazionale, il quale necessita assolutamente di figure altamente specializzate e competenti nel sostegno didattico.
Come si svolgono i corsi sostegno?
Tra le novità introdotte dalla riforma, ne troviamo una che interessa particolarmente le modalità di svolgimento dei corsi online. Infatti, tutta la parte teorica sarà svolta in modalità telematica sincrona, su una piattaforma digitale nazionale appositamente predisposta da INDIRE. Grazie a questo modello si può garantire la partecipazione in tempo reale di tutti i corsisti, superando ostacoli logistici e geografici.
La modalità sincrona rappresenta un equilibrio imprescindibile, infatti solo il 10% delle ore complessive di lezione potrà essere svolto in modalità asincrona. Questo per tutelare la qualità dell’esperienza didattica e l’interazione tra formatori e studenti. Anche per le assenze il limite massimo è del 10% sul totale delle attività previste.
Il percorso formativo è quindi interamente supportato da un’unica piattaforma digitale, già sperimentata con successo da INDIRE nei programmi precedenti.
Questa piattaforma serve a:
- Accedere in modo sicuro e personalizzato per ogni studente
- Monitorare la puntualità, la presenza e il progresso formativo di ogni individuo
- Gestire in modo informatizzato gli esami e i materiali didattici
- Pianificare trasparentemente il calendario delle lezioni e delle attività
- Archiviare in modo ordinato i contenuti per eventuali consultazioni future
Questo tipo di gestione tecnologica consente di raggiungere un elevato livello di standardizzazione, utile non solo per garantire una formazione uniforme tra gli atenei, ma anche per assicurare la tracciabilità e la trasparenza dell’intero percorso formativo.
Laboratori didattici e tirocini al centro della formazione
All’interno del percorso, un ruolo fondamentale è riservato ai laboratori didattici, che rappresentano ben 8 dei 40 CFU previsti. Queste attività si svolgono esclusivamente in modalità sincrona e sono pensate per simulare case reali, sviluppare competenze concrete e promuovere l’utilizzo di tecnologie inclusive.
I laboratori saranno affidati a docenti specializzati nel sostegno, con l’obiettivo di fornire esperienze formative diversificate e aderenti ai diversi ordini scolastici. L’enfasi è posta sull’applicazione della didattica speciale, sulla gestione delle diversità in classe e sull’elaborazione di strategie inclusive realmente efficaci.
Una delle differenze principali tra i percorsi riguarda il tirocinio, che resta obbligatorio solo per i candidati senza almeno tre anni di servizio sul posto di sostegno. Chi ha invece già maturato questa esperienza verrà esentato dal tirocinio.
Nei percorsi in cui il tirocinio è previsto, le attività si svolgono in presenza, presso le istituzioni scolastiche selezionate in fase di registrazione. Il tirocinio rappresenta un’occasione preziosa per osservare e agire in contesti reali, consolidando così quanto appreso durante la formazione teorica.
Tutor online ma esami in presenza
Durante tutto il percorso, gli studenti potranno contare sul’affiancamento di un tutor online, che fornirà supporto metodologico, organizzativo e motivazionale. I tutor svolgono un ruolo chiave nel garantire la qualità dell’apprendimento e l’efficacia della didattica a distanza, funzionando da ponte tra docenti e studenti. Il modello riesce così a coniugare la flessibilità dell’e-learning con la solidità della formazione in presenza, creando un’esperienza formativa equilibrata e completa.
Al termine di ogni insegnamento o laboratorio, gli studenti dovranno sostenere delle prove in presenza con votazione in trentesimi. Queste verifiche sono pensate per certificare il livello di competenza acquisite e garantire omogeneità nel giudizio.
Il percorso si conclude con un colloquio finale, anch’esso in presenza, basato su un elaborato scritto che analizza un caso di studio tratto dall’esperienza scolastica dello studente. Questa prova serve a valutare la capacità di riflessione critica, l’integrazione tra teoria e pratica, e la padronanza degli strumenti propri del sostegno didattico.
Dove si svolgono i corsi di sostegno?
I corsi saranno erogati da tre categorie di istituzioni:
- Università italiane, in totale autonomia organizzativa
- INDIRE, in quanto ente pubblico di ricerca educativa per percorsi coordinati direttamente a livello nazionale
- Università convenzionate con INDIRE, per una proposta formativa integrata
Va specificato che il titolo rilasciato da un’università è un titolo universitario riconosciuto per l’insegnamento sul sostegno in Italia. Invece, il titolo rilasciato da INDIRE non ha valore universitario, ma rimane comunque fruibile all’interno del sistema scolastico.
Un’opportunità concreta per docenti precari e con titolo estero
Per i docenti precari o in attesa di riconoscimento del titolo estero, questi percorsi rappresentano una reale opportunità per acquisire una specializzazione riconosciuta. In questo modo potranno migliorare la propria posizione in graduatoria e stabilizzare la propria carriera. Inoltre il modello attuale, grazie alla modalità telematica, è perfettamente compatibile anche con chi lavora a tempo pieno o vive lontano dalle sedi universitarie.
I nuovi percorsi per la specializzazione sul sostegno si inseriscono in una strategia nazionale che punta a riformare in profondità la formazione dei docenti. Inclusione, qualità, accessibilità e innovazione digitale sono le parole chiave di questo modello, che punta a creare una rete di professionisti competenti, motivati e in grado di rispondere alle sfide della scuola contemporanea.


