Corso di laurea in Veterinaria
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria (classe LM-42) forma professionisti esperti nella cura, prevenzione e gestione della salute degli animali. Ha una durata di 5 anni e consente, al termine, di esercitare la professione, grazie al titolo abilitante introdotto con la riforma del 2022.
Scegliere Veterinaria significa coniugare una forte passione per il mondo animale con una formazione scientifica rigorosa e multidisciplinare. Il percorso unisce studio teorico, pratica clinica e attività nei laboratori, permettendo di acquisire competenze spendibili in ambiti molto diversi.
Cosa si studia in Medicina Veterinaria?
Il corso è articolato in 10 semestri e prevede l’acquisizione di 300 CFU, distribuiti tra lezioni teoriche, laboratori, tirocini e prova finale. L’insegnamento segue una progressione didattica che accompagna lo studente dalle scienze di base alle competenze cliniche avanzate.
Formazione di base (1° e 3° anno)
Nei primi anni del corso lo studente sviluppa familiarità con le tecniche di base della medicina veterinaria, come l’analisi microscopica, la lettura dei parametri biologici, genetica e organizzazione cellulare. La formazione, infatti, mira a costruire solide basi su cui poggeranno le competenze cliniche avanzate negli anni successivi.
Le principali materie includono:
- Biochimica, botanica, zoologia e genetica animale
- Anatomia, istologia, embriologia e fisiologia degli animali domestici
- Chimica generale, organica e inorganica
- Fisica applicata, statistica e informatica
- Zootecnia, nutrizione e alimentazione animale
- Microbiologia, immunologia e parassitologia veterinaria
Le attività di laboratorio sono parte integrante del programma e mirano allo sviluppo di abilità pratiche di analisi, osservazione e diagnosi.
Formazione clinica e sanitaria (4° e 5° anno)
Negli ultimi due anni invece, il corso diventa fortemente professionalizzante, orientato all’approfondimento delle malattie animali, alla medicina clinica e alla tutela della salute pubblica.
Le principali discipline includono:
- Clinica medica, chirurgica, ostetrica e ginecologia veterinaria
- Farmacologia e tossicologia applicata
- Patologia generale e anatomia patologica
- Malattie infettive e parassitarie degli animali
- Diagnostica per immagini e radiologia veterinaria
- Medicina comportamentale e zooantropologia
L’attività clinica prevede esercitazioni a stretto contatto con i pazienti animali, apprendendo le tecniche di visita clinica, somministrazione farmaci, assistenza in sala operatoria e gestione delle emergenze veterinarie.
Tirocinio professionalizzante e prova finale
Il tirocinio pratico rappresenta una fase centrale nella formazione del futuro medico veterinario. Si svolge durante il quinto anno e ha una durata complessiva di 37 CFU, distribuiti su tre principali ambiti operativi:
- Clinica medica e chirurgica veterinaria
- Sanità animale e igiene delle produzioni zootecniche
- Ispezione e sicurezza degli alimenti di origine animale
Il tirocinio è organizzato all’interno di ospedali veterinari, cliniche convenzionate o ASL. Lo studente è costantemente affiancato da un tutor professionista e partecipa attivamente alla vita clinica e diagnostica delle strutture.
Al termine del percorso è prevista la prova finale, composta da due parti:
- una tesi di laurea, che può essere compilativa, sperimentale o incentrata su un caso clinico
- una prova pratica valutativa con valore abilitante all’esercizio della professione veterinaria
Superata questa fase, il laureato può iscriversi direttamente all’Albo dei Veterinari, senza dover sostenere ulteriori Esami di Stato.
Come si accede a Veterinaria?
L’accesso alla laurea magistrale in Medicina Veterinaria è a numero programmato nazionale, come previsto dalla legge 264/1999.
Fino all’a.a. 2024/2025, l’accesso avveniva tramite un test nazionale a risposta multipla. Tuttavia, a partire dall’a.a. 2025/2026 Veterinaria sarà coinvolta nella nuova riforma dell’accesso universitario, con l’introduzione del cosiddetto semestre filtro. Ciò prevede un primo semestre con accesso libero, durante il quale gli studenti frequentano corsi fondamentali in materie come biologia, chimica e fisica. Al termine del semestre sostengono esami nazionali standardizzati.
Competenze sviluppate
Durante il percorso di studi in Veterinaria, lo studente sviluppa un’ampia gamma di competenze che spaziano dall’ambito clinico a quello sanitario, produttivo e ambientale.
Le principali competenze includono:
- Competenze scientifiche e cliniche: diagnosi, prevenzione e cura delle malattie degli animali domestici, selvatici o da reddito.
- Competenze sanitarie e ispettive: controllo igienico e sanitario degli alimenti di origine animale, sicurezza alimentare e zoonosi.
- Competenze zootecniche e ambientali: benessere animale, gestione delle produzioni e sostenibilità degli allevamenti.
- Competenze relazionali: comunicazione efficace con i proprietari di animali, i colleghi e le autorità sanitarie.
- Competenze decisionali: gestione delle emergenze, delle diagnosi differenziali e delle responsabilità etiche e deontologiche.
Oltre alle competenze tecniche, il corso forma professionisti in grado di affrontare con responsabilità le implicazioni sociali, sanitarie e ambientali del loro lavoro, promuovendo una visione integrata della salute animale e umana (One Health).
Sbocchi professionali
La laurea in Medicina Veterinaria consente l’esercizio della professione sia come libero professionista che come dipendente nel settore pubblico o privato.
Gli ambiti lavorativi più comuni sono:
- Ambulatori e cliniche veterinarie
- Servizio Sanitario Nazionale (ASL, Istituti Zooprofilattici)
- Aziende zootecniche, mangimistiche e agroalimentari
- Ricerca scientifica e università
- Controllo qualità e sicurezza alimentare
- Organizzazioni internazionali (es FAO, OIE, OMS)
Secondo le statistiche, a 5 anni dalla laurea circa il 77% dei laureati in Veterinaria risulta occupato, con una soddisfazione complessiva molto alta (oltre il 90%).
Il reddito medio annuo varia tra i 30.000 e i 38.000 euro, ma può aumentare significativamente per chi lavora in contesti specialistici. I liberi professionisti con attività avviata possono infatti raggiungere compensi molto superiori, specie nel settore dei piccoli animali o della consulenza per allenamenti intensivi.
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