Compendio statistico Eurostat 2017: "Italia penultima nell'UE per numero di laureati"
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Compendio statistico Eurostat 2017: “L’Italia è penultima nell’UE per numero di laureati”

da | Apr 2017 | News | 0 commenti

Se non siamo il fanalino di coda in Europa è solo perché c’è chi fa ancora peggio di noi. Il Compendio statistico Eurostat 2017 ribadisce un dato ormai noto, ossia che nel nostro Paese il numero di laureati è ancora troppo basso rispetto a quello degli altri stati membri dell’UE. In confronto al 2002, nel 2016 la percentuale di laureati di età compresa tra i 30 e i 34 anni è aumentata ovunque, Italia inclusa. Ma da noi rimane comunque inferiore rispetto alla media. E non di poco.

Il Compendio statistico Eurostat 2017 dice che abbiamo raggiunto il 26,2 per cento di laureati nella fascia 30-34 anni della popolazione. Un tasso che ci mette al penultimo posto, davanti solo alla Romania (ferma al 25,6 per cento). Il confronto con i primi della classe, neanche a dirlo, è impietoso. La Lituania è al vertice di questa speciale graduatoria con un ragguardevole 58,7 per cento, ma oltre quota 50 si piazzano anche Lussemburgo (54,6 per cento), Cipro (53,4), Irlanda (52,9) e Svezia (51).

C’è da aggiungere, tuttavia, che il Compendio statistico Eurostat 2017 ci mostra pure un risultato positivo. Da noi il tasso di laureati nella fascia d’età tra i 30 e i 34 anni è raddoppiato rispetto al 2002, quando a stento superava il 13 per cento. E siamo pure riusciti a centrare in anticipo l’obiettivo che ci eravamo prefissati di raggiungere entro il 2020. Ma non può bastare. Soprattutto se si considera che il target fissato dalla strategia Europa 2020 sarebbe quello di arrivare a una media UE del 40 per cento di laureati.

In tutta Europa i laureati sono in maggioranza donne, con l’unica eccezione della Germania, dove sono soprattutto gli uomini a completare gli studi terziari. Riguardo all’Italia, il Compendio statistico Eurostat 2017 dice che le laureate nella fascia d’età considerata sono il 32,5 per cento del totale, un dato che tra gli uomini scende al 19,9.

Il Compendio statistico Eurostat 2017 evidenzia anche un altro problema: è ancora troppo elevato l’abbandono scolastico. Da noi i giovani tra i 18 e i 24 anni che non hanno ottenuto un diploma di scuola secondaria sono il 14 per cento del totale. Un dato che ci pone al quintultimo posto, davanti solo a Malta, Spagna, Portogallo e Romania. In questo caso l’obiettivo fissato dall’UE sarebbe il 10 per cento, ma c’è chi riesce a fare molto meglio, come la Croazia, che ha un tasso di abbandono scolastico pari ad appena il 2,8 per cento.

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