ddl gelmini commissione cultura
Si è discussa ieri alla Camera in Commissione Cultura la riforma dell’Università, con la partecipazione delle associazioni universitarie tra cui Link -coordinamento universitario, l’Unione degli Universitari e l’associazione dei dottorandi italiani, in forte
opposizione con la prevedibile prossima
approvazione del ddl.
“Il disegno di legge non è
emendabile“, tuona Link, rappresentato da Ricci, portavoce del coordinamento, che ha avuto il compito di esporre un documento di “contro-riforma” chiamato appunto “Altra riforma”.
La commissione VII Montecitorio ha visto dunque alzarsi forti critiche non solo dalle associazione degli studenti universitarie, che seppur in pochi e precisi punti possano essere in linea con la riforma, nella sostanza accusano un cambiamento nullo, come nel caso del
mandato dei
Rettori, della durata massima di 4 anni rinnovabile per due volte, arrivando così fino ad 8.
E’ poi la volta dei
dottorandi e dei
ricercatori, schierati senza esclusione di colpi contro un provvedimento “che non serve a risolvere i veri problemi del sistema universitario italiano e non prende in considerazione l’attuale
situazione dei ricercatori strutturati, andando verso un sistema ingestibile per i prossimi anni”.
Una
riunione, quella sul disegno di legge Gelmini, liquidata con
rapidità e poca attenzione alle parti, è l’opinione dell’Udu, che denuncia “con questo metodo il Governo ha intenzione di approvare un ddl che scardinera’ l’intera architettura del sistema universitario”.
Alla fine tutti sanno tutto e producono il niente.
Mi viene da dire: avete voluto la bicicletta ed ora pedalate!