Dieci domande per la Regione Abruzzo. A chiedere l’attenzione questa volta è l’Unione degli Universitari dell’Aquila che da qualche settimana si sta opponendo alle decisioni della Regione Abruzzo in merito alla gestione della nuova casa dello studente.
L’edificio, inaugurato lo scorso 4 novembre nella zona ovest della città, è stato costruito con i fondi della Regione Lombardia, in un’area donata al pubblico dalla Curia dell’Aquila.
Ma adesso, accusano gli universitari: «la gestione degli oltre 120 posti letto presenti nella nuova casa dello studente è stata attribuita dalla Regione Abruzzo alla Curia e i posti sono stati assegnati senza nessun concorso o avviso pubblico». Si tratta, spiegano gli studenti, di un attentato al diritto allo studio.
Così, gli universitari dell’Aquila hanno indirizzato dieci domande al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, chiedendogli di rispondere pubblicamente per fare chiarezza sulla questione.
Con le domande, gli studenti chiedono alla Giunta regionale «con quali motivazioni e su quali basi giuridiche sia stata adottata la delibera del 2 novembre scorso con la quale si affida la gestione della casa dello studente alla Curia dell’Aquila». Tale delibera, ribadiscono più volte gli universitari, non sarebbe conforme né con la normativa vigente sul diritto allo studio, né con gli accordi relativi alla casa e sottoscritti a giugno tra Regione Abruzzo, Lombardia, Dipartimento Protezione Civile, Provincia, Comune dell’Aquila e Arcidiocesi.
La gravità dell’affidamento della gestione della nuova casa dello studente alla Curia dell’Aquila, secondo gli studenti sta proprio nel fatto che resterebbero in attesa di un alloggio centinaia di studenti che rispondendo al bando emesso dall’ADSU sarebbero risultati idonei ma non beneficiari.