Ostetrica
Introduzione alla professione di Ostetrica
L’Ostetrica (o Ostetrico) è una figura professionale sanitaria altamente specializzata, che si occupa dell’assistenza, della prevenzione e dell’educazione nella salute della donna durante tutte le sue fasi della vita. Il suo intervento è fondamentale nei momenti della gravidanza e del parto, ma anche nella fase neonatale e in ambiti come sessualità, contraccezione e menopausa.
Contrariamente a quanto spesso si pensa, il ruolo dell’Ostetrica non si limita alla sala parto, ma accompagna la donna anche nella preparazione alla nascita, nel supporto all’allattamento, nella rieducazione perineale e nell’assistenza psicologica e relazionale. In alcuni contesti specifici l’Ostetrica può anche operare in ambito forense, collaborando con le autorità in casi di violenza, malasanità o contenziosi clinici.
Sebbene esista anche la figura maschile, si usa comunemente il termine Ostetrica al femminile, poiché la stragrande maggioranza dei professionisti è una donna e la dizione è consolidata anche a livello normativo e istituzionale.
Il percorso universitario per diventare Ostetrica
Per accedere alla professione di Ostetricia è necessario conseguire una laurea triennale in Ostetricia, appartenente alla classe L/SNT1 delle Professioni Sanitarie. Il corso è erogato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e prevede l’accesso programmato tramite il test di ammissione per le Professioni Sanitarie, che si tiene ogni anno in una data unica a livello nazionale.
Il test è composto da 60 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti e verte su argomenti di:
- Biologia
- Chimica
- Fisica e Matematica
- Cultura generale
Ogni ateneo redige una graduatoria locale in base ai punteggi ottenuti e l’ammissione dipende dal numero di posti disponibili. Una volta superato il test si accede a un percorso di studi altamente professionalizzante, che combina solide basi scientifiche con competenze cliniche e relazionali.
Il piano formativo prevede insegnamenti come:
- Anatomia, fisiologia, biologia e microbiologia
- Scienze ostetrico-ginecologiche e neonatologiche
- Educazione sanitaria, sessuologia e uroginecologia
- Counselling, assistenza alla gravidanza e patologie ostetriche
Un elemento centrale del percorso è il tirocinio clinico, che inizia sin dal primo anno e si svolge in ospedali, consultori, ambulatori e case maternità. Gli studenti sono affiancati da tutor esperti e prendono parte attiva alle attività assistenziali, acquisendo competenze dirette nell’assistenza al parto, alla donna e al neonato.
Formazione post laurea e specializzazioni
Dopo la laurea, l’Ostetrica può decidere di proseguire il proprio corso formativo attraverso diverse opportunità, utili per approfondire le competenze cliniche o accedere a ruoli più avanzati in ambito organizzativo, accademico o specialistico.
Le principali opzioni disponibili includono:
- Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (LM/SNT1), utile per ruoli di coordinamento, formazione e ricerca
- Master di I livello, per specializzarsi in ambiti come l’ostetricia Forense, l’assistenza perinatale, la prevenzione e il counselling ostetrico
- Corsi di perfezionamento e formazione continua ECM, obbligatoria per legge, che garantisce l’aggiornamento costante delle competenze
- Dottorati di ricerca, per chi intende intraprendere una carriera accademica o in ambito scientifico
La formazione continua è obbligatoria per chi esercita la professione. Attraverso il sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) le Ostetriche devono acquisire ogni anno un numero definito di crediti formativi partecipando a corsi, seminari o aggiornamenti. Questo meccanismo garantisce un costante miglioramento delle competenze e un allineamento alle più recenti evidenze scientifiche.
La formazione post-laurea, quindi, non è solo un’opzione per ambire a ruoli di responsabilità, ma rappresenta anche un requisito indispensabile per mantenere la qualità dell’assistenza e rispondere in modo aggiornato alle esigenze della salute femminile.
Abilitazione alla professione e iscrizione all’Albo
Il titolo di laurea triennale in Ostetricia ha valore abilitante, il che significa che, una volta superato l’esame finale, è possibile esercitare immediatamente la professione senza sostenere un Esame di Stato separato.
Per poter lavorare legalmente come Ostetrica, è tuttavia obbligatorio iscriversi all’Albo professionale delle Ostetriche, istituito all’interno dell’Ordine TSRM-PSTRP. L’iscrizione va effettuata presso il Collegio provinciale competente per territorio e deve essere accompagnata da:
- Polizza di assicurazione per la responsabilità civile professionale
- Comunicazione all’ASL territoriale in caso di attività autonoma
- Apertura di Partita IVA, nel caso si sceglie la libera professione (codice attività 86.94.02)
Svolgere l’attività senza essere iscritti all’Albo è considerato un esercizio abusivo della professione ed è sanzionato penalmente.
Sbocchi lavorativi per l’Ostetrica
L’Ostetrica può lavorare sia come dipendente (pubblico o privato), sia come libera professionista, offrendo servizi personalizzati sul territorio. Le opportunità lavorative sono ampie e in continua evoluzione, grazie all’attenzione crescente verso la salute femminile e la nascita.
Settore pubblico
L’accesso al sistema sanitario avviene tramite concorso. Le principali sedi di lavoro includono:
- ospedali pubblici e reparti di ostetricia e ginecologia
- consultori femminili
- servizi di assistenza domiciliare
- ambulatori territoriali e centri nascita
- servizi per la prevenzione e l’educazione sanitaria
In questa realtà l’Ostetrica svolge un ruolo chiave, non solo nell’assistenza clinica alla gravidanza e al parto, ma anche nella prevenzione e promozione della salute femminile. I consultori in particolare, sono ambienti dove la figura lavora con maggiore autonomia, occupandosi anche di educazione sessuale, supporto psicologico e consulenze ginecologiche di base.
Settore privato
Nel privato, l’ostetrica può lavorare presso:
- cliniche e poliambulatori specialistici
- centri maternità
- studi professionali o multidisciplinari
- servizi educativi, scuole e associazioni
In questi contesti l ‘Ostetrica può proporre percorsi personalizzati di accompagnamento alla nascita, visite pre e post-parto, consulenze per l’allattamento e la salute perineale. Nei centri specialistici è spesso parte di team multidisciplinari, contribuendo con le sue competenze in una rete integrata di assistenza.
Libera professione
L’Ostetrica può esercitare in autonomia o in convenzione, offrendo prestazioni come:
- assistenza alla gravidanza e al parto fisiologico
- supporto all’allattamento e alla salute pelvica
- educazione alla sessualità, alla genitorialità e al benessere
- consulenze domiciliari o in studio privato
Sempre più professionisti scelgono questa via per garantire continuità assistenziale e un rapporto diretto con le pazienti. Lavorare da liberi professionisti consente grande flessibilità e personalizzazione, ma richiede anche competenze gestionali, organizzative e un buon radicamento sul territorio.
Quanto guadagna l’Ostetrica
Lo stipendio dell’Ostetrica varia in base all’esperienza, al settore lavorativo e al tipo di contratto (dipendente o libera professione).
Settore pubblico
Nel Servizio Sanitario Nazionale, le Ostetriche lavorano come dipendenti e sono inquadrate in base ai contratti collettivi nazionali. Lo stipendio base varia in funzione del livello di inquadramento e dell’esperienza maturata.
- Inizio carriera: circa 1.300 – 1.600 euro netti al mese, per chi è appena entrato nel sistema, dopo il superamento di un concorso pubblico.
- Con esperienza (5-10 anni): la retribuzione può salire fino a 1.800 – 2.000 euro netti al mese, grazie agli scatti di anzianità, alle indennità e alla progressione di carriera.
In alcuni casi, chi ricopre ruoli di coordinamento o lavora in reparti con particolari complessità può percepire compensi leggermente superiori.
Settore privato
Nel privato, l’Ostetrica può lavorare in cliniche, case di cura, studi specialistici o centri nascita. In questo contesto, le retribuzioni possono essere leggermente più alte rispetto al pubblico, ma variano molto bene alla struttura e al contratto.
- Cliniche e centri specialistici: da 1.500 a 2.000 euro netti al mese, per ostetriche con contratto a tempo pieno.
- Collaborazioni esterne o part-time: i compensi possono essere più bassi, ma compensati da maggiore flessibilità.
Il privato può offrire più margine di crescita economica a chi si specializza in ambiti molto richiesti come l’Ostetricia Forense, Assistenza alla Fertilità o Educazione Sessuale.
Libera professione
Chi sceglie la libera professione può lavorare in autonomia, aprendo uno studio privato o offrendo assistenza domiciliare. In questo caso, il reddito dipende direttamente dal numero di pazienti seguiti, dal tipo di servizi offerti e dalla capacità di costruire una rete professionale.
- Compensi medi: da 1.500 a oltre 3.000 euro netti al mese, in base alla mole di lavoro
- Profili altamente attivi: in alcune aree urbane, le Ostetriche con un portafoglio di clienti consolidato e un’offerta di servizi diversificata (corsi preparto, consulenze perineali, supporto all’allattamento) possono superare i 3.500 – 4.000 euro al mese.
Va però considerato che, da libera professionista, l’Ostetrica deve sostenere spese per:
- partita IVA e fiscalità
- contributi previdenziali
- affitto di spazi o attrezzature
- assicurazione professionale
- aggiornamento obbligatorio ECM
Quindi in Italia, lo stipendio medio di un’Ostetrica si aggira intorno ai 1.500 – 2.000 euro netti mensili, ma con buone possibilità di crescita per chi lavora nel privato o si orienta verso la libera professione. Le prospettive occupazionali sono positive, anche grazie all’ampliamento delle competenze riconosciute alla figura dell’Ostetrica e all’aumento delle domande di servizi di assistenza personalizzata.

