Medico
Introduzione alla professione del Medico
Il Medico è il primo punto di riferimento sanitario per i cittadini. Si occupa della salute generale dei pazienti lungo l’intero arco della vita, offrendo cure primarie, prevenzione, diagnosi e monitoraggio delle patologie più comuni.
Il ruolo del Medico non si limita alla prescrizione dei farmaci o visite specialistiche, ma è anche una figura di ascolto, orientamento e supporto psicologico. Opera principalmente in ambulatori individuali o associati e, in alcune situazioni, effettua visite domiciliari. La sua presenza è fondamentale nel garantire la continuità assistenziale e nel coordinare il percorso di cura dei pazienti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
Diventare medico richiede tempo, passione e dedizione, ma rappresenta una delle professioni più gratificanti e stabili, sia dal punto di vista umano che lavorativo.
Il percorso per diventare Medico
Diventare Medico richiede un percorso formativo lungo, impegnativo e altamente specializzato, che unisce conoscenze tecniche approfondite ed esperienze pratiche in ambito clinico. Il primo passo è l’iscrizione al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (LM-41), della durata di sei anni. Dal 2025/2026 l’accesso è regolato dal cosiddetto ‘semestre filtro’ con il quale tutti gli studenti si iscrivono liberamente al primo semestre e poi, al termine, viene stilata una graduatoria nazionale in base ai risultati ottenuti negli esami del primo semestre.
Durante i primi anni del corso lo studio si concentra su materie scientifiche fondamentali, come anatomia, istologia, biologia molecolare, fisiologia, genetica e biochimica. Mentre negli anni successivi l’attenzione si sposta sulle discipline cliniche, tra cui medicina interna, chirurgia, farmacologia, pediatrica e altre materie specializzanti.
Per l’ultimo anno è previsto un tirocinio pratico valutativo (TPV), obbligatorio e svolto presso strutture sanitarie pubbliche e ospedali, sotto la supervisione di tutor. Questo periodo è utile per mettere in pratica le competenze acquisite e, in seguito al superamento dell’esame finale, consente l’abilitazione automatica all’esercizio della professione di Medico.
Una volta laureato e abilitato, il Medico può iscriversi all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia, condizione necessaria per esercitare legalmente la professione.
Corso di laurea in Medicina e Chirurgia
Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia (LM-41) ha una durata di sei anni e prevede l’acquisizione di 360 CFU distribuiti tra lezioni frontali, laboratori, esercitazioni pratiche e tirocini. L’accesso, dal 2025/2026, è regolato dal semestre filtro, che sostituisce il precedente test d’ingresso con una selezione basata sugli esami svolti nel primo semestre. L’obiettivo del corso di laurea in Medicina e Chirurgia è quello di formare medici competenti, in grado di comprendere la struttura e il funzionamento del corpo umano e i principali strumenti diagnostici e terapeutici per trattarle.
Il piano di studi è suddiviso in tre fasi principali:
- Fase preclinica: dedicata all’apprendimento delle discipline di base, fondamentali per comprendere i meccanismi biologici e fisiologici del corpo umano.
- Fase clinica: include l’introduzione graduale alle discipline mediche e chirurgiche, con focus sulla patologia, sulla medicina interna e sulla chirurgia generale. Si approfondiscono anche aspetti legati alla comunicazione con il paziente, all’etica, alla sanità pubblica e alla psicologia medica, fornendo le basi per comprendere le dinamiche cliniche in modo sempre più adeguato.
- Fase professionalizzante: si svolge prevalentemente in strutture sanitarie, dove lo studente partecipa attivamente alle attività cliniche. Il sesto anno è infatti interamente dedicato al tirocinio pratico, durante il quale si consolidano le competenze cliniche e relazionali necessarie all’esercizio della professione.
Oltre alle materie strettamente mediche, il corso offre anche una preparazione trasversale in:
- Etica e deontologia
- Psicologia medica
- Comunicazione con il paziente
- Statistica medica ed epidemiologia
Il percorso è completato da attività seminariali, laboratori, simulazioni cliniche e momenti di confronto interdisciplinare, garantendo una formazione completa e aggiornata.
Specializzazioni
Il termine ‘Medico’ può comprendere diverse figure professionali, distinte principalmente dal percorso formativo e dall’ambito di esercizio.
Tra le più comuni troviamo:
- Medico chirurgo, laureato in Medicina e Chirurgia e abilitato all’esercizio della professione medica generale dopo il TPV.
- Medico specialista, medico chirurgo che ha completato una scuola di specializzazione in un settore specifico.
- Medico di medicina generale: medico chirurgo che ha conseguito il diploma di formazione specifica in Medicina Generale e fornisce assistenza sanitaria prima sul territorio.
Medicina Generale
Per diventare Medico di Base è obbligatorio frequentare un corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale, accessibile tramite bando regionale. Il corso prevede 4.800 ore tra teoria e pratica, suddivise in attività ospedaliere, ambulatori e tirocini presso medici di medicina generale già attivi. Al termine del triennio è prevista una prova finale con discussione della tesi.
Oltre alla medicina generale esistono numerose specializzazioni mediche suddivise in diverse aree.
Area Medica – Clinica Generale e Specialistica
- Medicina interna
- Geriatria
- Oncologia medica
- Malattie infettive e tropicali
- Malattie dell’apparato cardiovascolare
- Malattie dell’apparato respiratorio
- Endocrinologia
- Reumatologia
Area Neuroscienze e Comportamento
- Neurologi
- Psichiatria
- Neuropsichiatria infantile
Area dell’Età Evolutiva
- Pediatria
Area chirurgica
- Chirurgia generale
- Chirurgia plastica
- Ginecologia e ostetricia
- Ortopedia e traumatologia
- Urologia
- Otorinolaringoiatria
- Cardiochirurgia
Area Diagnostica e dei Servizi
- Radiodiagnostica
- Radioterapia
- Medicina nucleare
- Anestesia e rianimazione
- Medicina del lavoro
- Igiene e medicina preventiva
- Medicina legale
L’accesso alle scuole di specializzazione avviene tramite concorso nazionale e la durata varia dai 3 a 5 anni a seconda dell’indirizzo. Le specializzazioni permettono di operare in ambiti ad alta competenza e di ricoprire ruoli nei reparti ospedalieri, nella ricerca o nella libera professione.
Sbocchi lavorativi
Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e il completamento del percorso post-laurea (specializzazione), il Medico può accedere a numerosi sbocchi professionali. Le possibilità dipendono dalla specializzazione scelta, dal tipo di contratto e dal settore. A seguire una panoramica dettagliata delle principali opzioni disponibili.
Ospedali pubblici (Servizio Sanitario Nazionale)
Attraverso concorsi pubblici, i medici possono essere assunti a tempo indeterminato in ospedali e strutture sanitarie pubbliche, dove lavorano come:
- medici specialistici in reparti (chirurgia, medicina interna, pediatria..)
- dirigenti medici
- medici d’urgenza nei pronto soccorso
- specialisti ambulatoriali interni (SA)
Strutture private e libera professione
Molti medici esercitano come liberi professionisti o sono assunti da strutture sanitarie private, in particolare:
- cliniche private e case di cura
- poliambulatori e centri diagnostici
- studi medici privati
- medicina estetica, nutrizionale o dello sport
Ricerca e carriera accademica
Percorsi rivolti a chi vuole affiancare o sostituire l’attività clinica con quella scientifica:
- dottorati di ricerca in area biomedica
- ricerca clinica e sperimentale farmacologica
- insegnamento universitario
Organizzazioni internazionali e ONG
Per chi vuole operare in contesti globali o umanitari:
- medici in missione umanitaria (ONG o enti come Medici Senza Frontiere, Croce Rossa..)
- organizzazioni sovranazionali (OMS, ONU, EDC..)
- Cooperazione sanitaria internazionale
Forze armate e pubblica amministrazione
Incarichi pubblici in ambiti non ospedalieri:
- medico militare
- medico penitenziario
- INAIL, INPS o Ministero della Salute
- Medicina legale e forense
La domanda dei medici in Italia è in costante crescita, soprattutto in ambito ospedaliero e territoriale, a causa del massiccio pensionamento previsto nei prossimi anni. Questo comporta tempi di inserimento molto brevi per i giovani laureati, soprattutto se disposti a lavorare in province meno coperte o in settori come urgenza, medicina generale e geriatria.
Quanto guadagna un Medico?
Gli stipendi dei medici possono variare sensibilmente in base alla specializzazione scelta, al tipo di struttura presso cui operano (pubblica o privata), agli anni di esperienza e all’eventuale attività di libero-professionista.
Il Medico di medicina generale, convenzionato con il SSN, guadagna mediamente tra i 60.000 e gli 80.000 euro lordi all’anno, in base al numero di pazienti assistiti. Il compenso si calcola infatti per ogni paziente in carico, con tariffe più alte per minori e over 75.
Chi sceglie di proseguire con una specializzazione può invece aspirare a retribuzioni più elevate, soprattutto nei settori di alta specializzazione o con forte componente chirurgica.
Ecco una stima media degli stipendi annui lordi per alcune delle specializzazioni più diffuse in Italia:
- Cardiochirurgo: 120.000 – 180.000 euro
- Radiologo: 90.000 – 150.000 euro
- Anestesia e rianimazione: 85.000 – 130.000 euro
- Ortopedico: 80.000 – 140.000 euro
- Neurologo: 75.000 – 110.000 euro
- Psichiatra: 70.000 – 100.000 euro
- Pediatra: 65.000 – 90.000 euro
- Ginecologo: 80.000 – 120.000 euro
Queste cifre sono da considerarsi indicative e possono variare in funzione di numerosi fattori, tra cui turni, reperibilità, incarichi extra, attività libero-professionale e collocazione geografica.

