Logopedista
Introduzione alla professione di Logopedista
Il Logopedista è un professionista sanitario che si occupa della prevenzione, valutazione, educazione e riabilitazione dei disturbi della comunicazione, del linguaggio orale e scritto, della voce, della deglutizione e delle funzioni cognitive connesse. Lavora con pazienti di tutte le età (bambini, adulti e anziani), trattando disturbi come dislessia, balbuzie, afasia, disturbi dello spettro autistico, disturbi neurologici (es. Alzheimer) o conseguenze di traumi cranici.
La sua attività include valutazioni individuali, piani di intervento personalizzati, attività terapeutiche e collaborazioni interdisciplinari con altre figure sanitarie (psicologi, neuropsichiatri, fisioterapisti, otorini, ecc.). Si tratta di una professione che richiede spiccate capacità relazionali, empatia, precisione e aggiornamento continuo.
Il percorso universitario per diventare Logopedista
Per diventare Logopedista è necessario conseguire una laurea triennale in Logopedia (L/SNT2), appartenente alla classe L/SNT2 delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione. Il corso è attivato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia e prevede l’accesso a numero programmato nazionale, regolato dal MUR.
L’ammissione avviene tramite test d’ingresso per le Professioni Sanitarie, che si svolge ogni anno in una data unica su scala nazionale e comprende 60 quesiti a risposta multipla da completare in 100 minuti.
Le domande sono suddivise nelle seguenti aree:
- Biologia 18 quesiti
- Chimica 12 quesiti
- Fisica e Matematica 8 quesiti
- Logica e Ragionamento 10 quesiti
- Cultura generale 12 quesiti
L’ammissione al corso dipende dal punteggio ottenuto e dal numero di posti disponibili nella graduatoria nazionale, che può variare da ateneo ad ateneo.
Il percorso di studi ha una durata di tre anni e combina attività teoriche, esercitazioni pratiche, laboratori linguistici e tirocini clinici obbligatori presso strutture sanitarie pubbliche o convenzionate. Il tirocinio, presente sin dal primo anno, è fondamentale per sviluppare competenze operative e affiancare professionisti in contesti reali.
Tra le principali discipline affrontate durante il corso troviamo:
- Anatomia, fisiologia e neurologia
- Psicologia dello sviluppo e pedagogia
- Linguistica, fonetica e glottologia
- Otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria
- Patologia del linguaggio, della voce e della deglutizione
- tecniche di valutazione e riabilitazione logopedica
La laurea si conclude con un esame finale abilitante, che ha valore di Esame di Stato e consente di accedere direttamente alla professione, previo adempimento degli obblighi normativi (iscrizione all’Albo e assicurazione professionale).
Formazione post laurea e specializzazioni
Dopo la laurea triennale il Logopedista può decidere se proseguire il proprio percorso formativo, con l’obiettivo di approfondire competenze specifiche e accedere a ruoli accademici o attività di ricerca.
Tra le principali opportunità di formazione post-laurea troviamo:
- Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie (LM/SNT2), utile per accedere alla didattica universitaria.
- Master di I livello, pensati per la specializzazione clinica in ambiti come:
- disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
- disturbi della deglutizione e disfagia
- neuropsicologia del linguaggio
- comunicazione aumentativa alternativa (CAA)
- disturbi della voce, della fluenza e della pronuncia
- Dottorati di ricerca, per chi desidera intraprendere una carriera accademica o contribuire allo sviluppo scientifico della disciplina.
- Corsi di perfezionamento professionale, anche brevi, per acquisire competenze aggiornate in risposta alla domanda del mercato.
La formazione continua è obbligatoria per legge, quindi tutti i Logopedisti iscritti all’Albo devono partecipare ai corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) accreditati, maturando ogni anno un numero di crediti formativi. Questo sistema garantisce l’aggiornamento delle competenze e l’adozione di pratiche basate su evidenze scientifiche.
Abilitazione alla professione di Logopedista
Per esercitare la professione è obbligatorio superare l’Esame di Stato al termine del percorso triennale. Una volta conseguito il titolo abilitante, il Logopedista deve iscriversi all’Albo professionale, istituto all’interno dell’Ordine TSRM-PSTR (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione).
L’iscrizione all’Albo è necessaria per esercitare legalmente e deve essere accompagnata da una polizza di responsabilità civile professionale. Chi intende avviare uno studio privato deve introle comunicare l’inizio dell’attività all’ASL territoriale.
Tirocinio formativo
Sebbene ottenere una laurea in Psicologia comporti l’abilitazione professionale, a partire dal 2022 è stato integrato nel percorso l’obbligo di frequentare il Tirocinio Pratico Valutativo (TPV), necessario per iscriversi all’Albo degli Psicologi.
Il TPV ha una durata minima di 750 ore da svolgere in un periodo massimo di 12 mesi, con un limite di 39 ore settimanali e 7 giornaliere.
Le attività organizzate in sede di TPV mirano a supportare l’acquisizione dei fondamenti indispensabili per costruire le competenze pratiche. Le attività di tirocinio potranno essere svolte nelle strutture sanitarie pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.
Sbocchi lavorativi per un Logopedista
Dopo il conseguimento della laurea e dell’abilitazione, il Logopedista può lavorare sia nel settore pubblico che in quello privato, come dipendente o libero professionista. Le possibilità occupazionali sono molteplici e riguardano pazienti di tutte le fasce d’età.
Settore pubblico
Nel sistema sanitario nazionale, il Logopedista può trovare impiego presso:
- Ospedali e ASL, in reparti di otorinolaringoiatria, neurologia, pediatria, geriatria e riabilitazione
- Centri riabilitativi convenzionati, servizi territoriali e ambulatori di medicina fisica e riabilitativa
- Servizi per l’infanzia e l’adolescenza, spesso in collaborazione con neuropsichiatri infantili
L’accesso al settore pubblico avviene tramite concorso, secondo i requisiti e le graduatorie previste.
Settore privato
Nel privato, il Logopedista può lavorare in:
- Poliambulatori, cliniche private e centri specialistici, con focus su disturbi del linguaggio, apprendimento o neuromotori
- Case di cura, RSA e strutture per anziani, dove si occupa prevalentemente di disturbi della comunicazione e della deglutizione
- Studi polispecialistici e centri per l’infanzia, in collaborazione con pediatri, psicologi e terapisti della neuro e psicomotricità
Ambito educativo
Numerosi Logopedisti operano anche all’interno o in collaborazione con:
- Scuole pubbliche e paritarie, per il trattamento di studenti con bisogni educativi speciali (BES), DSA o ritardi del linguaggio
- Centri di supporto all’inclusione scolastica e servizi educativi territoriali
Ricerca, formazione e carriera accademica
Chi prosegue con la laurea magistrale o un dottorato potrà accedere a:
- Attività di docenza universitaria, come tutor o docente nei corsi per le professioni sanitarie
- Ricerca scientifica, presso enti pubblici, università o istituti privati
- Ruoli di coordinamento o gestione in ambito riabilitativo e sanitario
Quanto guadagna un Logopedista?
Lo stipendio di un Logopedista in Italia varia in base all’esperienza, al settore lavorativo (pubblico, privato, libero professionista) e all’area geografica.
Settore pubblico
Inizio carriera: circa 1.300 – 1.600 euro netti al mese
Con esperienza: fino a 2.000 euro netti al mese
Settore privato
Cliniche e centri riabilitativi: 1.500 – 2.000 euro netti al mese
Studi privati o specialistici: anche oltre 2.000 – 2.500 euro netti, soprattutto con attività autonomia
Libera professione
Compensi variabili tra i 1.500 e oltre i 3.000 euro netti al mese, a seconda del volume di pazienti, collaborazioni e tariffe orarie.
Le prospettive occupazionali sono buone, con alto tasso di occupazione entro un anno dalla laurea, grazie alla crescente domanda di specialisti in disturbi del linguaggio e della comunicazione.

